venerdì 16 marzo 2012

Un pieno che fa il vuoto intorno
La stangata sulla benzina inizia a modificare la mobilità urbana

Fonte: Metronews

Roma. Nelle città italiane, in tempi di crisi, ci si sposta sempre di meno. Dove si può, aumentano gli utenti dei mezzi di trasporto pubblico e crescono gli impavidi ciclisti. La soglia - psicologica e al tempo stesso concretissima per il portafoglio - dei 2 euro al litro per la benzina si avvicina a grandi passi e diventa un macigno insostenibile per i milioni di pendolari incatenati loro malgrado all’auto. Il caro carburante sta iniziando così a scalfire i modelli della mobilità.

Cambio di abitudini
«In molti stanno cambiando abitudini - conferma Massimiliano Dona, segretario generale dell’Unione nazionale consumatori - si contiene l’uso dell’automobile e tanti stanno persino decidendo di darla via. Noi suggeriamo come difesa passiva di fare benzina nei distributori “no logo”, anche per lanciare un segnale alle grandi compagnie, e di fare il pieno lontano da ponti e fine settimana». «L’auto è il mezzo di lusso per eccellenza del trasporto, il più caro e il più sprecone: una macchina, anche tenuta ferma, ha costi pari a 3.000 euro l’anno - commenta Andrea Poggio, vicedirettore generale di Legambiente e ideatore della campagna “Vivi con stile” - speriamo che la crisi ci abitui a pedalare. Ma 2 euro non bastano, la benzina deve aumentare ancora per convincere gli italiani a cambiare mentalità».

Impresa difficile
Un’impresa improba: siamo il Paese con il maggior tasso di motorizzazione al mondo e da noi l’auto è vista come una ragione di vita: «I dati però ci dicono che dove si vive meglio ci sono meno auto - insiste Poggio - e non è solo una questione di trasporti pubblici che mancano, ma di cultura e di regole». Cosa fare, dunque? Secondo Legambiente si può partire da una guida “ecologica e rilassata” che può far risparmiare tra il 10 e il 30% di carburante; si possono scegliere auto più piccole e parsimoniose; si può viaggiare a “pieno carico” (oggi la media italiana è di 1,15 passeggeri a bordo) dividendo per due o per quattro il costo della benzina.


(Lorenzo Grassi)

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