mercoledì 28 ottobre 2009

Anche così nasce un campione: Paolo Bettini

Sto leggendo il libro di Paolo Bettini appena uscito. Molto bello e istruttivo. Mi è saltato subito all'occhio il racconto che segue, che spiega come il futuro campione entrò in possesso di una bella bici da corsa. Una lezione per i feticisti della componentistica, dei materiali, ecc.:

«[C]hiesi al babbo la prima bici da corsa. Papà Giuliano, che come ho già scritto la sempre saputo ingegnarsi per non farci mancar nulla, trovò una vecchia bici da un rigattiere. La rimise in ordine, la riverniciò. E con quella biciclettina rossa, strappata al destino di una discarica, cimelio che oggi fa bella mostra di sé nelle stanze del Bettini Fans Club a La California, spiccai il volo verso mille traguardi».

Paolo Bettini, con Andrea Berton, Così ho pedalato in cima al mondo, Red edizioni, Milano, 2009, p. 19.

lunedì 26 ottobre 2009

A Firenze, Piazza Duomo pedonale

Un altro piccolo tassello nella lotta allo smog, al traffico e allo strapotere dell'automobile. Simbolico, irrinunciabile. A Piazza Duomo da oggi si circola a piedi. Ma la strada da fare in Italia è ancora lunghissima.

martedì 20 ottobre 2009

Strade per le bici in Danimarca

Un po' di tempo fa Stefi mi ha mandato un link a un blog danese che si occupa di bici. Come è noto, la Danimarca è all'avanguardia nel mondo per quanto riguarda l'uso della bici come mezzo di trasporto. Ebbene, le leggi italiane e regionali sulla ciclabilità prevederebbero, teoricamente, ciò che vedete nel video. Ma, di fatto, quando vengono costruite nuove strade molto raramente viene realizzata la ciclabile annessa.  Il risultato è davanti a tutti.
Il link è il seguente: http://www.copenhagenize.com/2009/08/copenhagen-bicycle-superhighways.html

Le accise della benzina

Anche per questo pedaliamo. Qui sotto trovate l'elenco delle accise che gravano sul prezzo al litro della benzina (fonte wikipedia):
  • 1,90 lire per la guerra di Abissinia del 1935 (0,001 euro);
  • 14 lire per la crisi di Suez del 1956 (0,007 euro);
  • 10 lire per il disastro del Vajont del 1963 (0,005 euro);
  • 10 lire per l'alluvione di Firenze del 1966 (0,005 euro);
  • 10 lire per il terremoto del Belice del 1968 (0,005 euro);
  • 99 lire per il terremoto del Friuli del 1976 (0,051 euro);
  • 75 lire per il terremoto dell'Irpinia del 1980 (0,039 euro);
  • 205 lire per la missione in Libano del 1983 (0,106 euro);
  • 22 lire per la missione in Bosnia del 1996 (0,011 euro);
  • 0,020 euro (39 lire) per rinnovo contratto autoferrotranvieri 2004.

giovedì 15 ottobre 2009

I portici di Bologna

La copertina del Magazine del "Corriere della Sera" di oggi è dedicata all'acqua. Hanno fatto uno scoop pazzesco. Hanno analizzato l'acqua dei rubinetti grazie all'Università di Milano Bicocca e hanno detto che non è affatto male. Ma lo sanno che viene continuamente analizzata da analoghe università e istituti, molto più delle acque minerali in bottiglia (quello sarebbe stato un bello scoop, vedere che cosa si annida in una bottiglia di plastica dopo 800 Km di autostrada, soste sotto al sole, stoccaggio in magazzino, ecc.)? Ma non voglio parlare di questo.
Mi ha colpito l'articolo di Angelo Panebianco, intellettuale di alta caratura, relativo all'uso dei portici di Bologna da parte dei ciclisti. Un membro della giunta comunale ha chiesto - secondo l'illustre politologo "in modo confuso e ambiguo" - di regolarizzare questi comportamenti, ossia di permettere legalmente di circolare sotto ai portici. Di ambiguo e confuso non mi pare che ci sia nulla, non so se il membro del consiglio comunale si è espresso in crittogrammi. Comunque il professore bolognese è contrario. E dice che anche Romano Prodi, che è ciclista, lo è. Dice che è giusto fare piste ciclabili. Panebianco nota con orrore che un altro membro della maggioranza ha proposto che i ciclisti possano circolare contromano. (È una cosa che si fa in diverse parti del mondo civilizzato, dalla Gran Bretagna alla Nuova Zelanda, dalla Danimarca alla Francia, e anche in Italia c'è già chi lo fa.) Panebianco inorridisce a queste proposte forse perché non è ciclista. L'idea di circolare sotto i portici in bici, per me viene associata all'approccio agli edifici, quando si cerca un palo o una rastrelliera per parcheggiare, oppure per qualche spostamento ravvicinato quando piove. Per il resto, penso che i ciclisti non siano mica sado-masochisti, al punto da infognarsi tra la folla per slalomare, più noiosamente che rischiosamente, tra ombrelli, passeggini, anziani, comitive di studenti, ecc. Credo che ogni ciclista di buonsenso vada per strada, appena può, se il percorso da compiere supera i 50 metri. Invece, secondo me, ha pienamente ragione Panebianco quando afferma che la maggior parte dei ciclisti gira di notte senza luci. Ok, questo è giusto: luci a led per tutti con batterie ricaricabili. Basta fari a dinamo con lampadine fulminate. Se fossi un amministratore comunale (ovviamente apparterrei all'area trozkista moderata) le regalerei, le luci a led. Molto più utili, economiche e gratificanti di tanti gadget e iniziative dispendiose messe in atto in tutti i Comuni italiani. (Su questo tornerò, forse, perché mi è venuta un'idea.) E, dopo aver regalato le luci a led, giù multe per chi non le usa. Nota lo studioso felsineo che la notte i vigili scompaiono. Anche a Roma, forse in tutta Italia, chissà: ed è il Far West. Ma non per colpa delle bici. Indovinate per colpa di chi? Delle automobili, avete indovinato. ma come avete fatto? A Bologna non ci sono le falangi di suv, microcar, smart e  scooteroni che abbiamo a Roma? Beati voi. È questo il dramma di Roma e di altre grandi città: beata Bologna che ha i portici pieni di ciclisti, e di pedoni a cui prestare molta attenzione. Il degrado della vita urbana nelle grandi città è colpa della auto, delle soste selvagge, dello smog e della psiche degli automobilisti, plasmata dall'ambiente, ormai persuasa che non sia possibile alcuna alternativa: beato chi ne ha scoperta una e se la tiene da conto.

mercoledì 14 ottobre 2009

Festival della Scienza 2009


A Genova, dal 23 ottobre al 1° novembre 2009, si svolge il Festival della Scienza. La bici piace, la bici attizza. Guardate l'elenco degli sponsor della manifestazione; che cos'avrebbero avuto da offirire di eccitante dalle loro produzioni? Poco, comunque meno della bici a vela oppure il tentativo disperato di uno scienziato pazzo. Per questo noi pedaliamo.

Non ci credo

Incredibile. Ancora non ci credo. Sono off topic di brutto, ma ho letto una cosa di sinistra sui giornali. Nel tepore pre-autunnale, in attesa delle eccitanti primarie del Partito Democratico, con la vicenda della Binetti che scatena la passione militante, con l'attesa anche delle castagne, arriva una frase drastica e vera:
«I conflitti armati in Africa non sono dovuti al tribalismo ma alla bramosia delle multinazionali e al loro desiderio di appropriarsi in modo esclusivo di giacimenti strategici (petrolio, uranio, coltan...)». Lo ha detto il compagno relatore generale del sinodo dei vescovi sull'Africa cardinale Turkson. Forse qualcuno dei nostri aspiranti governanti a 23 gradi centigradi potrebbe prendere esempio...

Lo stress la causa, la bici il rimedio

Ieri è uscita la notizia sulle agenzie di stampa: il 70% degli italiani muore per malattie causate da stress. Lo riferisce uno studio del Dipartimento di Studi Clinici dell'Universita' "La Sapienza di Roma" in collaborazione con l'AISIC. La presidente dell'AISIC, Cinzia De Vendictis, ha affermato: «Si tratta delle malattie cronico-degenerative, che includono le patologie cardiovascolari, tumori, broncopneumopatie croniche ostruttive, cirrosi epatica, le malattie intestinali che nell'insieme costituiscono piu' del 70% delle cause di morte».
Credo di non esagerare, affermando che il traffico è una delle maggiori cause di stress. E che in bici patisci sì lo smog, ma il traffico non esiste. L’altroieri, sotto la pioggia, scivolavo tra le auto e il marciapiede. Quando ero a casa, asciutto e rivestito, forse loro stavano ancora là.
Tra i disturbi causati dallo stress anche l'ipertensione che, oltre alle patologie cardiovascolari, può essere causa di diabete e infarto. Colpisce il 25% degli italiani, circa 15 milioni di persone, percentuale che raggiunge l'80% se si considerano gli "over 65". "Ansia, depressione, alcolismo, disadattamento sociale, abuso di farmaci, sono tutte possibili complicazioni dell'ansia da stress".

martedì 13 ottobre 2009

lunedì 12 ottobre 2009

Ciclabile repellente


Non è uno spettacolo infrequente. Fino all'arrivo dell'inverno. Ci si imbatte in carta igienica, preservativi usati, cacca, ecc. Per favore, non diamo la colpa ai nomadi che vivono poco distante, come non addossiamo loro la responsabilità delle decine di televisori, lavatrici, frigoriferi abbandonati nei paraggi: un campo nomadi non rottama tutti questi elettrodomestici. I residui delle piacevoli notti dei romani costituiscono un argomento repellente, soprattutto per chi usa la ciclabile per diporto o per andare al lavoro. Nessuno controlla. La foto è stata scattata nei pressi della via Olimpica. Oltre alle crepe e alle buche, anche questo: siamo lontani anni luce da un'idea normale di pista ciclabile.

venerdì 9 ottobre 2009

Io dissuado



Campagna "Io dissuado", sabato domenica prossima a via dei Cerchi stendiamoci per terra. Protestiamo contro i 5100 morti all'anno provocati dai veicoli a motore, nonché dalla mancanza di controlli e di sanzioni.
Organizza l'ANIA.
Installiamo però anche i dissuasori veri! A Roma stanno solo nei parcheggi dei centri commerciali, o poco più.

Mercedes 2

Ancora grosse risate dalla campagna Mercedes: "Finalmente posso concedermi il lusso di un'automobile che consuma meno". In effetti, non consuma niente, costa poco, pesa niente e ha due ruote: è un vero lusso.

Esperienze con il freno a contropedale

Bruno mi scrive:

«Ciao,
ho letto nel nel tuo blog un post riguardante la tua bici in cui hai messo un mozzo a contropedale, siccome a giorni farò lo stesso su una bici nuova, volevo sapere come ti ci trovi e se in qualche modo, con una guida un pò più attenta, si può fare a meno del freno anteriore (visto che anche dove abito io non è proprio tutta pianura) fammi sapere, grazie».

La bici l'ho usata poco, all'inizio ci stavo scomodo perché la sella era troppo alta. Poi ho trovato un'altezza più adatta. Il mozzo a contropedale che ho montato è piuttosto economico (ora si trova anche a 15 euro, fabbricato nella Repubblica Ceca). È un po' un giocattolone, non pensate di farci dei viaggi, ma è molto divertente. Davanti ho montato una corona a 46 denti e si riesce a spingere la bici abbastanza. Il pignone balla un po' nel mozzo, perché ha un sistema di fissaggio un po' cheap per i miei gusti (ma un paio di amici che lo usano da anni dicono che non ha mai dato problemi a proposito); però quel rumorino quando pedali francamente mi dà un po' fastidio; diciamo che è un mozzo più indicato per una bici tipo Graziella che per un telaio da corsa.
Consiglio di montare anche un freno anteriore. Abito in una zona urbana di discese e salite discrete (fino all'8%, credo). A meno di non andare molto piano, la frenata solo posteriore è poco efficace, forse può migliorare con l'allenamento, ma tutti sanno che nelle frenate -soprattutto quelle d'emergenza - il freno anteriore è molto importante. Condizioni che l'asfalto bagnato rende ancora più insicure.
Per concludere: il freno a contropedale è molto divertente, quando non pedali la bici non emette alcun rumore, vale la pena senz'altro di farsi una ruota del genere. Ma non vi aspettare il non plus ultra della tecnologia per 15 euro.

giovedì 8 ottobre 2009

Stringiamo i denti: le statistiche migliorano...

Dal XVII Rapporto ACI-Censis Servizi 2009 presentato oggi:

Qual è il mezzo di trasporto prediletto tra coloro i quali hanno deciso, per far fronte all’aumento costante del prezzo della benzina, di “modificare” il proprio stile di mobilità sostituendo o alternando l’uso della 4 ruote per gli spostamenti ricorrenti ?

I mezzi pubblici sono indicati dal 41,2% degli intervistati. Se si rinuncia all'auto, però, ci si sposta anche a piedi (34,3%) o con le due ruote (quella buona e quella cattiva). E vince la bicicletta, con 16,3%, sulle moto (15,7%).

mercoledì 7 ottobre 2009

Mercedes

La nuova campagna Mercedes, pompatissima su riviste e giornali: "Voglio un'auto che non inquini la coscienza".
Ecco, compratevi la bici.

martedì 6 ottobre 2009

L'Eroica 2009

Sabato e domenica, a Gaiole in Chianti, per l'Eroica da 205 Km. Tutto molto bello, ma anche tristezza per la morte di un cicloamatore. Per me, due cadute controllate, 13h10' di pedale, imprecazioni reiterate alle ultime salite.



Qui dabbasso, Americo Severini, 79 anni, tre volte campione italiano e vicecampione del mondo di ciclocross: ha corso la 205 Km:




giovedì 1 ottobre 2009

Arezzo: faro di consapevolezza

Oggi su La Repubblica, una luce nel buio sul consumo d'acqua minerale (e plastica) nel nostro paese. L'Italia è abbondantemente al primo posto nel mondo con 192 litri di minerale a testa all'anno. Ciò significa che, per colpa dell'acqua, nelle discariche italiane finiscono tonnellate di plastica in più. L'intelligenza degli italiani si vede anche lì: bevi, pisci e ti accolli per quattromila anni un altro pezzo di plastica.
I cittadini di Arezzo sembrano dare segni di risveglio dall'ipnosi televisiva: uno si due (che non è tantissimo) beve acqua di rubinetto; gli altri ancora dormono, ma in compenso meno che nel resto d'Italia. A Roma, si vedono donne (genere Vigna Clara, tipo A o B, ossia mora rifatta o bionda ancora resisto e faccio sport) che rischiavano la sciatica nel trascinare 12 litri d'acqua che credevano dimagrante verso la Smart. Ma anche uomini forzuti si cimentano nel trascinamento del liquido che esce dal rubinetto di casa (che è anche meglio): ti porto 18 bottiglie tutte insieme: che ti credi, che non ci riesco?