Dura legge ma legge. Trecentocinquanta euro di multa a un ragazzo che gira in bici contromano e con il cellulare all’orecchio possono anche rappresentare una sanzione giusta, seppure in apparenza sproporzionata. Con i pochi euro occorrenti per l’acquisto di un auricolare la stangata sarebbe stata evitata. Ma il singolare sistema adottato dalla polizia municipale comasca per fare cassa andrebbe contestualizzato. E il contesto, senza giustificare in alcun modo, il comportamento scellerato del giovane ciclista, è quello di una città che ama poco le biciclette.
fonte e articolo completo: La Provincia di Como
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