venerdì 30 marzo 2012

Biciclette e metrobus, non parcheggi

In tutta l'Italia assistiamo alle stesse dinamiche. I costruttori premono su amministrazioni deboli, per realizzare opere ambientalmente ed economicamente insostenibili, nonché inutili, come questo parcheggio a Brescia, il cui preventivo (che, come sempre, lieviterà) è di 23 milioni di euro. Con questo denaro si potrebbero acquistare parecchi autobus, realizzare corsie ciclabili e molto altro. Per questo a Brescia si protesta.  

Fonte e articolo completo: Quibrescia

In bicicletta per dire no al parcheggio

(s.s.) Una biciclettata colorata per le vie del centro storico di Brescia per dire no al parcheggio sotto il castello. E’ l’iniziativa che il Comitato contro la realizzazione dell’opera, attivo dall’autunno scorso, ha organizzato per sabato 31. Alle numerose sigle aderenti al Comitato (Acli, Amici della Bici, Brescia per Passione, Coda, Codisa, Comitato per la Salute la Rinascita e la Salvaguardia del Centro Storico, Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia, Ecodem, Gamete09, Gnari de Mompià, Italia Nostra sezione di Brescia, Legambiente Brescia, Movimento per la Partecipazione “CittadineCittadini”, Uisp) si sono aggiunte anche Arci e la Pastorale del creato.
“Un movimento trasversale”, ha commentato il presidente di Legambiente Brescia Isaac Scaramella, “nato dalla voglia di bloccare questa inutile e costosa struttura. Il preventivo ora è di 23 milioni di euro che è facile scommettere non verrà rispettato, e in un momento di congiuntura economica così difficile, in cui ai bresciani viene aggiunta anche l’addizionale Irpef, l’intenzione di costruire un’opera del genere è quantomai deleteria”. Carmine Trecroci, vicepresidente di Legambiente Brescia, ha aggiunto che “i cittadini del centro storico sono in larga parte contrari al progetto del parcheggio sotto il colle del Cidneo, e la stessa cosa vale per le associazioni, tant’è vero che le adesioni giunte al Comitato non sono state mandate solo da gruppi ambientalisti”.
Ma il pensiero del Comitato corre soprattutto all’ambiente, all’incremento di traffico in una città già satura di polveri sottili e al “sabotaggio del trasporto pubblico locale”. “La realizzazione del parcheggio sotto il castello”, ha aggiunto Paolo Mori di Italia Nostra, “è un colpo gobbo per Fossa Bagni ma in particolare per il trasporto pubblico locale, che sta già perdendo migliaia di utenti, e per la metropolitana. Per valorizzare fino in fondo il metrobus, si sarebbe dovuto organizzare un sistema di trasporti con al centro questa infrastruttura, invece si costruisce un parcheggio che di fatto ne saboterà l’utilizzo”.

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