venerdì 27 aprile 2012

#Salvaiciclisti. Manifestazione nazionale


Critical Mass a Roma


venerdì 27 aprile, ore 18.30, via dei Fori Imperiali, Roma, palo 27

giovedì 26 aprile 2012

Importante articolo di Michelangelo Alimenti, che riepiloga la vicenda, il ritaro e i paradossi dell'approvazione da parte del Comune di Roma del Piano Quadro della Ciclabilità (PQC).

Fonte e articolo completo: Comune.info

La propaganda della destra va a due ruote.

Secondo i «grandi» media sarebbe un regalo. L’improvvisa approvazione del Piano della ciclabilità da parte del Comune di Roma sarebbe un dono ai ciclisti e a tutti i romani che il consiglio comunale avrebbe fatto in vista della grande manifestazione Salvaiciclisti, la versione italiana della campagna promossa in Inghilterra dal Times a seguito dell’investimento di una loro redattrice, abituale ciclista, in programma il 28 aprile a Roma (alla quale hanno aderito, tra gli altri, anche Margherita Hack, Ascanio Celestini, Jovanotti e Marc Augé). In realtà si tratta di un «regalo» che ha avuto una gestazione di diversi anni (il provvedimento era stato avviato dalla precedente giunta su pressione di associazioni e cittadini), soltanto negli ultimi due anni è stato presentato ufficialmente due volte, ma ha dovuto vedere la più grande campagna di informazione mediatica sul tema della bicicletta che l’Italia ricordi per essere approvato.[...]

Roma, città dell’antibici? Reportage di Panorama.it sulle due ruote

Fonte: Panorama
#salvaciclisti
E’ leggera, è economica, è ecologica. E’ bella e silenziosa. E’ la bicicletta. Per molti non un semplice mezzo di trasporto, ma un vero e proprio oggetto di culto. Più rubata dei motorini; più personallizzabile di una moto; più tonificante di un’ora di palestra. Andare in bici come filosofia di vita. Andare in bici perché ormai fa fiko. Andare in bici perché conviene. Alle tasche, all’ambiente, alla salute. Già, ma si può?
“Si può e si deve” è la risposta che arriva da #salvaciclisti, il movimento popolare e spontaneo indipendente da partiti e associazioni che chiede alla politica interventi mirati per aumentare la sicurezza dei ciclisti sulle strade italiane e che per per sabato prossimo, 28 aprile, ha organizzato la bicifestazione nazionale a Roma. Un’iniziativa che si svolgerà in contemporanea con diverse città europee, tra cui Londra, per chiedere interventi concreti da parte delle amministrazioni locali a favore dei cosiddetti utenti fragili della strada: i ciclisti.
2.256 quelli che hanno perso la vita negli ultimi dieci anni in incidenti stradali. 250 solo nel 2011. Per questo #salvaciclisti ha intimato ai sindaci che hanno aderito alla bicifestazione - tra cui Giuliano Pisapia, Gianni Alemanno, Luigi De Magistris - di presentarsi ai Fori Imperiali solo a patto di portare con sé delibere approvate e finanziate a favore della sicurezza.
A Roma, dopo due anni di battaglie, l’Assemblea capitolina ha pochi giorni fa approvato all’unanimità il Piano quadro della Ciclabilità: 1000 km di piste protette per le biciclette da realizzare entro il 2020, per un investimento complessivo di 170 milioni di euro, nuove corsie protette in tutti i Municipi e il raccordo delle piste finanziati da 25 milioni di euro all’anno provenienti dalle multe.
Basterà? Gli interventi da apportare sono molti: dall’istituzione delle cosiddette Zone 30, dove la velocità massima non può superare i 30 km all’ora al monitoraggio costante delle strade, al ripensamento degli incroci più pericolosi e, naturalmente il superamento della peggiore delle abitudini di automobilisti, autisti di pullman e motociclisti: la sosta selvaggia.
Alla vigilia della bicifestazione del 28 aprile, ore 15, ai Fori Imperiali, Panorama.it ha pedalato in compagnia di #salvaciclisti per le vie di Roma, la città, almeno finora, dell’antibici dove, però, andare in bici è più bello - parola di cronista - che da qualunque altra parte.

VERSO IL 28 aprile - Commenta su roma.corriere.it o su twitter #romainbici

Biciclette, il successo
delle riparazioni «fai da te»

Fonte: Corriere della Sera

Boom delle Ciclofficine: nessuna spesa e un po' di consigli
Anche decine di artigiani parteciperanno a «#Salvaiciclisti»



Una ciclofficina
 in via Madonna dei Monti (Jpeg)Una ciclofficina in via Madonna dei Monti (Jpeg)
 
ROMA - Tra i quasi 18 mila manifestanti che hanno aderito alla campagna Salvaiciclisti e che sabato si ritroveranno alle 15 in via dei Fori Imperiali, ci saranno anche gli artigiani della bicicletta e i responsabili delle Ciclofficine popolari. Qualcuno arriverà con il pullman, specie da fuori Roma, qualcun altro pedalerà dal proprio laboratorio fino al Colosseo per unirsi al mondo della bicicletta, che chiede sicurezza sulle strade italiane e che darà vita ad un gigantesco sit-in con bike al seguito. Rubando per un giorno la strada (e la scena) alle automobili.
La realtà dei centri di riparazione, a Roma, continua a prendere piede. Negli anni, e di pari passo con l'aumento del numero dei bikers urbani ecologici, sempre più negozi e rivenditori - che siano piccole realtà commerciali o grandi catene, come Decathlon - si sono infatti muniti di laboratori per le piccole e grandi riparazioni delle biciclette: telai piuttosto che camere d'aria, fanali o sellini. E oggi sono sparsi un po' in tutti i quartieri della Capitale (da Prati alla Casilina, dalla Portuense al Pigneto, dall'ex Mattatoio di Testaccio alla Gianicolense e alle botteghe del centro storico), come nei paesi del circondario (Formello, Subiaco, Civitavecchia, Fiano Romano o Fiumicino).

Ma il vero successo, per i ciclisti romani, sono state le Ciclofficine popolari: nate dall'esperienza dell'Angelo Mai occupato, sono oggi una realtà consolidata. Un luogo dove poter «recuperare» pezzi di bici e dove poter auto-riparare personalmente la propria, con l'aiuto di professionisti competenti. Nessuna spesa di manodopera, solo donazioni a offerta libera (unico introito delle Ciclofficine, insieme ai proventi delle bike salvate dal macero, rimesse a nuovo da meccanici esperti e poi rivendute per 50-60 euro l'una nelle aste pubbliche che si svolgono orientativamente ogni due mesi).
«La prima che nasce a Roma è quella del centro sociale Macchia rossa. Era il 2004 - ricorda Giacomo, il capomeccanico delle Ciclofficine -. Poi sono arrivate le altre storiche, come la Donchisciotte all'ex Snia e i Ciclonauti, che sono tutt'ora i più attivi». A rivolgersi alle Ciclofficine sono soprattutto giovani e ragazzi che vivono a Roma per il progetto universitario Erasmus. Anche grazie a loro, gli utenti e i frequentatori dei laboratori popolari sono aumentati del 10-15 per cento, rispetto a qualche anno fa.

Simona De Santis e Clarida Salvatori
@corriereroma
26 aprile 2012 | 9:40
Comunicato Legambiente 

Treni in città (www.treniincitta.it)

Regione Toscana e Legambiente: “la mobilità urbana sostenibile è una grande priorità nazionale ed oggi una chiave per uscire dalla crisi”

Oltre il 41% degli italiani vivono in meno del 9% del territorio italiano,
dove si concentrano 15 aree metropolitane, con la più alta domanda di mobilità  e densità abitativa

“Cogliere la sfida della liberalizzazione per rilanciare gli investimenti nei treni regionali e metropolitani, nell’integrazione con il trasporto pubblico locale
e la rete dei percorsi ciclabili”


Le città e le politiche della mobilità sostenibile sono state al centro della conferenza nazionale promossa a Firenze da Regione Toscana e Legambiente. A dimostrare la priorità di questi temi rispetto al dibattito politico sul futuro del Paese e le ricette per uscire dalla crisi è uno studio, presentato per l’occasione, che mostra i cambiamenti avvenuti nel territorio italiano e nella domanda di mobilità.
25 milioni di italiani vivono oggi nelle 15 principali aree metropolitane e nei sistemi urbani che si sono andati consolidando negli ultimi venti anni. In meno del 9% del territorio italiano si concentra la massima densità abitativa, la più alta richiesta di mobilità, il maggior consumo di suolo. Qui vive oltre il 41% della popolazione, qui aumenta la congestione del traffico, il numero e la densità di auto in circolazione (il 44,3% del totale); qui è la principale domanda di mobilità delle persone oltre che il maggiore disagio per l’accesso alla casa. In sintesi, lo studio evidenzia come la risposta alla crisi economica passi per le città, perché solo offrendo un alternativa per gli spostamenti rispetto all’automobile sarà possibile aiutare le famiglie e migliorare la vivibilità urbana.
La conferenza di oggi ha visto la partecipazione di Edoardo Zanchini (Vicepresidente Legambiente), Ennio Cascetta (Università di Napoli), Luca Ceccobao (Assessore ai trasporti Regione Toscana), Anna Donati (Assessore mobilità Comune di Napoli), Alfredo Peri(Presidente Federmobilità e Assessore ai trasporti Regione Emilia-Romagna), Mauro Moretti (AD Ferrovie dello Stato), Ermete Realacci (Camera dei Deputati) ed Enrico Rossi(Presidente Regione Toscana), coordinati dal giornalista Franco De Felice, per dibattere intorno ai temi fondamentali del trasporto pubblico nelle città, ossia le risorse dopo i tagli di questi anni, la liberalizzazione del servizio, gli obiettivi per il rilancio della mobilità sostenibile nelle aree urbane.
Nel pomeriggio invece Stefano Maggi (Università di Siena), Alberto Pacher (Assessore ai trasporti Provincia di Trento), Daniele Giannetta (Direttore di Esercizio, Ferrovie del Gargano), Gianni Scarfone (Amministratore Delegato TEB), Roberto Ciccone (Assessore alla mobilità, Comune di Perugia), Saverio Montella (Regione Toscana), Jean-Luc Laugaa (Amministratore Delegato GEST), coordinati da Fausto Ferruzza (Presidente Legambiente Toscana), illustreranno le migliori esperienze di Regioni e Comuni dove grazie a nuove linee di treni e tram e a servizi più efficienti si è migliorata la vita dei cittadini e aumentato il benessere degli utenti. A dimostrazione che investire nella mobilità sostenibile fa bene e conviene.

Le aree urbane in Italia – hanno dichiarato l’assessore ai trasporti della Regione Toscana Luca Ceccobao e il vicepresidente di Legambiente Edoardo Zanchini, in apertura del convegno - sono anche uno straordinario motore di crescita economica e di creatività. Con le giuste politiche, proprio le città possono diventare il volano per uscire dalla crisi attraverso una prospettiva incentrata su qualità, innovazione e integrazione sociale”.

In Italia è nelle principali aree metropolitane che si rileva il maggior disagio e i problemi più acuti dovuti alla congestione del traffico. Ma la risposta a questi problemi non può essere solo locale.  Anche per via delle difficoltà economiche delle famiglie, in queste aree cresce sempre più la domanda pendolare e di trasporto pubblico locale, che però non trova risposta in un servizio all’altezza, dopo i pesanti tagli di questi anni operati dal Governo, per cui sono in circolazione un numero di treni inadeguato con carrozze spesso vecchie e affollate.

“In aree urbane così densamente abitate – ha aggiunto Edoardo Zanchini - una mobilità pubblica incentrata sulle ferrovie suburbane e metropolitane, con una vera attenzione ai pendolari e una attenta integrazione del servizio con il trasporto pubblico locale e con la rete dei percorsi ciclabili, può rappresentare una risposta vera ai problemi di congestione e un alternativa concreta e attraente all’utilizzo dell’automobile. L’Italia è tra i pochi paesi europei a non avere una politica specifica e un Ministero dedicati alle aree urbane. E proprio qui si sono accumulati i più gravi ritardi e le più gravi mancanze, con il 70% delle risorse nazionali che continua ad andare alle grandi opere e, in particolare, a strade e autostrade, trascurando completamente le città”.


“In un momento di difficoltà servono risposte innovative – ha dichiarato l’assessore regionale Luca Ceccobao -, è in atto una contraddizione che dobbiamo superare, mentre la crisi e l’aumento dei carburanti hanno generato nuova domanda di mobilità pubblica, le risorse dal livello centrale diminuiscono l’offerta di trasporto pubblico locale e ferroviario. Servono risorse per infrastrutture e per investimenti, ma serve anche una nuova capacità progettuale che innovi il settore della mobilità, puntando su velocità, semplicità, comfort e servizi sempre più innovativi ed integrati di trasporto pubblico. Penso al trasporto ferroviario integrato con le tramvie e le metropolitane, ma anche alle piste ciclabili, all’importanza di realizzare parcheggi scambiatori e corsie preferenziali per i bus. Le grandi aree metropolitani e i territori periferici hanno diverse esigenze, che vanno soddisfatte entrambe in modo appropriato”.

La conferenza TreniinCittà ha trattato tutti gli aspetti della mobilità, con suggerimenti e proposte:
Spostare nelle aree urbane la priorità degli investimenti infrastrutturali. Una grande questione politica nazionale, perché solo con nuovi investimenti sarà possibile recuperare i ritardi e rafforzare il sistema ferroviario nelle aree metropolitane; realizzare nuove stazioni, valorizzare integrazione e interscambio. Ma soprattutto, comprare nuovi treni e potenziare il servizio lungo le direttrici principali (interventi, questi, attualmente non finanziati né considerati prioritari).
Trovare nuove risposte per il Governo delle aree metropolitane, per dare risposta ai cambiamenti del territorio con più adeguati modelli amministrativi. A vent’anni dal fallimento della Legge 142/1991 e mentre si discute dell’abolizione delle Province, occorre guardare in modo nuovo ai problemi del territorio. Perché è evidente che per queste aree dove vive oltre il 40% della popolazione, la responsabilità per gli investimenti deve essere (anche) di competenza nazionale. Ma occorre anche definire delle strategie della mobilità e territoriali, della casa e dei servizi in rete, che sia in capo a un nuovo livello amministrativo sovra comunale con nuovi e specifici poteri.
La liberalizzazione del servizio ferroviario regionale non è la soluzione dei problemi, se non è accompagnata da nuove risorse e da chiari obiettivi pubblici di indirizzo e gestione. I migliori esempi a livello europeo di mobilità pubblica ferroviaria suburbana e di trasporto pubblico locale sono accomunati da un chiaro modello di governo e da una regia pubblica che ha il compito di definire chiaramente obiettivi, di operare i controlli e intervenire con sanzioni. In questa direzione sarà quindi indispensabile definire al più presto il ruolo della nuova Authority dei Trasporti.
Mettere al centro gli utenti della mobilità, i milioni di pendolari delle aree urbane, che meritano la stessa attenzione degli utenti dell’Alta Velocità ferroviaria. Se si vuole puntare ad aumentare gli utenti e a potenziare il servizio, occorre operare una rivoluzione nell’attenzione e interlocuzione diretta con cittadini e comitati pendolari, nella disponibilità all’ascolto e al confronto che permette di migliorare il servizio e fidelizzare i viaggiatori.


L’ufficio stampa: 0686268376 – 79 (www.treniincitta.it)

Aree metropolitane e sistemi urbani
Superficie
(kmq)
Popolazione 1991
Popolazione 2011
Incremento
totale
%
Densità 1991
(ab./kmq)
Densità 2011
(ab./kmq)
Torino
2.869,9
1.981.561
2.032.915
51.354
2,6
690,4
708,3
Milano
2.921
4.564.436
4.953.672
389.236
8,5
1.562,6
1.695,9
Città Veneta
2.401,2
1.362.859
1.517.077
154.218
11,3
567,6
631,8
Verona
569,6
408.489
466.229
57.740
14,1
717,1
818,5
Genova
661,1
868.771
800.238
-68.533
-7,9
1.314,3
1.210,6
Bologna
1.459,6
679.040
708.396
29.356
4,3
465,2
485,3
Adriatico Nord
1.182,7
693.836
784.678
90.842
13,1
586,6
663,5
Firenze
1.105,8
1.019.081
1.051.108
32.027
3,1
922,2
951,2
Tirrenica-Toscana
641,2
395.446
397.248
1.802
0,5
616,8
619,6
Roma
5.286,5
3.821.681
4.280.478
458.797
12,1
722,9
809,7
Adriatico Sud
550,6
422.650
493.912
71.262
16,9
767,6
897,1
Napoli
1.418,8
3.298.894
3.432.515
133.621
4,1
2.325,1
2.419,2
Bari
2.014,2
1.045.297
1.081.151
35.854
3,4
519,1
536,8
Sicilia Orientale
1.542
1.191.691
1.263.074
71.383
5,9
772,8
819,1
Palermo
1.292,4
981.128
1.017.839
36.711
3,7
759,1
787,8
Cagliari
571,9
362.920
375.235
12.315
3,4
634,6
656,1
TOTALE
26.488
23.097.780
24.655.765
1.557.985
7
872
931
Elaborazione Legambiente 2012 su dati Istat

Stato
Ministeri totali
Nome Ministeri
Nome Ministro
Francia
18
Ministero della Città
Regno Unito
20
Ministero delle Comunità e dei Governi Locali

Sottosegretario alle Città
Eric Pickles


Greg Clark
Germania
16
Ministero dei Trasporti, dell’Edilizia e dello Sviluppo Urbano
Peter Ramsauer
Spagna
14
Segretariato di Stato per Infrastrutture, Trasporti e Abitare
Rafael Catalá Polo
Cina
22
Ministero per l’Abitare e lo Sviluppo Urbano e Rurale
India
37
Ministero dello Sviluppo Urbano
Stati Uniti
15
Ministero per l’Abitare e lo Sviluppo Urbano
Shaun Donovan
Brasile
24
Ministero delle Città
Mário Negromonte
Italia
18



Elaborazione Legambiente 2012
Finanziamenti statali per tipologie di infrastrutture 2002-2011
Tipo di infrastruttura
Totale finanziamenti (mln Euro)
Finanziamenti per modalità
Strade ed autostrade
59.856,9
72,1%
Linee ferroviarie nazionali e regionali
10.348,2
12,5%
Metropolitane
12.733,5
15,4%
Totale
82.938,6
100%
Elaborazione Legambiente su dati Ministero Infrastrutture e Trasporti 2011, Allegato 9 DEF
Comunicato Fiab

FIAB, sabato 28 tutti a Roma per bicifestazione #Salvaiciclisti
Regione Puglia sponsorizza pullman ciclisti dal Salento
Dalla Venezia: "Ci aspettiamo azioni di responsabilità da Governo e Parlamento a sostegno di città sane e sicure"
E la Commissione europea lancia consultazione pubblica sulla sicurezza stradale



Fervono i preparativi. Tutti pronti, quelli della FIAB, per andare a Roma sabato 28 aprile dove alle 15 dai Fori Imperiali, si snoderà la grande "bicifestazione" nazionale "Veni, vidi, bici", promossa dalla campagna #Salvaiciclisti. Tutte le informazioni di dettaglio su  http://fiab-onlus.it/salvaiciclisti/

La Federazione Italiana Amici della Bicicicletta, che fin dall'inizio ha aderito alla campana #Salvaiciclisti, sarà presente ai massimi livelli. Con il Presidente Antonio Dalla Venezia, ci saranno i vicepresidenti Marco Gemignani e Stefano Gerosa, i Consiglieri nazionali Mariella Berti, Germana Prencipe, Valerio Parigi, il responsabile servizio legale Eugenio Galli, i curatori della pubblicazione sul recupero delle ferrovie dismesse Umberto Rovaldi e Giulia Cortesi, la responsabile progetti editoriali Silvia Malagutti.

La FIAB dà appuntamento ai propri iscritti che arriveranno da tutta Italia nel punto di raccolta di Santa Maria Maggiore lato obelisco (p.zza Esquilino) alle 14 (verso Via Cavour, a 3 minuti in bici  ed a 10 a piedi da Termini). Dall'obelisco la FIAB, con bandiere al vento, si muoverà alla volta dei Fori Imperiali, dove la manifestazione prenderà il via alle ore 15,00. Chi volesse raggiungere direttamente la manifestazione ai Fori Imperiali può prendere la metro a Termini e scendere al Colosseo. Attenzione però. L'indicazione è valida però solo se si è a piedi, perchè non è consentito portare la bici al seguito nella metropolitana.

Un pullman di ciclisti, organizzato dalle associazioni FIAB Cicloamici Lecce e Ruotando, arriverà a Roma dalla Puglia sponsorizzato dall'Assessorato regionale alla Mobilità che ha già aderito alla campagna nazionale #Salvaiciclisti. Oltre a mettere a disposizione un contributo economico per concorrere a coprire le spese di trasporto, l'assessorato alla mobilità della Regione Puglia presterà per l'occasione ai ciclisti pugliesi manifestanti, 20 biciclette arancioni pieghevoli, del progetto "Cicloattivi Università" - facilmente trasportabili in pullman - che fanno parte delle oltre 1.600 bici pieghevoli fatte costruire dalla Regione Puglia per concederle in comodato gratuito per un anno agli studenti universitari pugliesi. Lo striscione Pugli(a)Pedali completerà l'opera.

Il Presidente FIAB, Antonio Dalla Venezia, dichiara: "Visti il risalto nazionale dato dai media ai problemi della sicurezza stradale sollevati dalla campagna #Salvaiciclisti, le interrogazioni parlamentari, l'attenzione dell'ANCI a discutere con la FIAB di modifica delle norme tecniche sulla mobilità ciclistica, e immaginando le migliaia di italiani che in bici ma anche a piedi, sui roller, sui risciò e comunque con mezzi a propulsione muscolare, sabato parteciperanno alla manifestazione di Roma, ci aspettiamo un grande e coerente gesto di responsabilità dal Parlamento e dal Governo per rispondere alle legittime aspettative di una parte consistente della società civile che chiede di poter vivere la propria città in serenità e in salute".

Intanto, come il cacio sui maccheroni, arriva una consultazione pubblica sulla sicurezza stradale lanciata dalla Commissione europea. Si chiama "Strategia dell'Unione europea per ridurre le lesioni derivanti da incidenti stradali". Tutti sono invotati a rispondere online entro il prossimo 22 giugno per dire la loro.

Lo scopo della consultazione, si legge in un appello dell'European Cyclists' Federation che sollecita la partecipazione, è "... per elaborare una strategia per ridurre la gravità delle ferite causate da incidenti stradali. Il questionario affronta le questioni generali relative alla sicurezza stradale e quelle più specifiche su come migliorare i dati disponibili sulle vittime di incidenti e la loro raccolta a livello UE, e su come raggiungere alcuni gruppi specifici di utenti della strada".

La consultazione è aperta a tutti, basta cliccare su http://ec.europa.eu/transport/road_safety/take-part/public-consultations/road_injuries_en.htm.