Carpi: ucciso dal Tir L'autista sfugge al linciaggio
Fonte: Il Resto del Carlino
Agganciato e trascinato sotto le ruote
Tragedia alla Transtir di via del Commercio: morto un 52enne
di Silvia Saracino
di Silvia Saracino
Modena, 18 marzo 2012 - Massimo Stefanini, 52 anni, per tutti ‘Pippo’, era la colonna portante della Transtir di via del Commercio.
Lavorava nell’azienda di spedizione da oltre dieci anni, era diventato responsabile di magazzino perchè era conosceva perfettamente i movimenti dei camion e coordinava le procedure di carico merci sui mezzi diretti in tutto il mondo.
Venerdì sera intorno alle venti, il momento di maggior lavoro, faceva avanti e indietro in bicicletta dal magazzino al piazzale dove c’erano i camion pronti a partire, un’operazione che aveva già fatto mille volte. Qualcosa però è andato storto.
Un camionista 32enne di origine serba, che aveva appena caricato il mezzo e stava facendo manovra per immettersi in via del Commercio, ha travolto Stefanini in sella alla sua bicicletta. Il camionista non si è reso conto di quello che stava accadendo e ha trascinato il corpo dell’uomo sotto le pesanti ruote finchè qualcuno gli ha gridato di fermarsi. I colleghi presenti erano inorriditi per la scena che si presentava davanti ai loro occhi, qualcuno ha chiamato il 118, ma per Massimo Stefanini purtroppo non c’era più nulla da fare.
«Non riesco a capire come sia potuto accadere - dice il titolare Giancarlo Turci, che venerdì sera era in azienda al momento dell’incidente - conosciamo bene il camionista, è una brava persona ed è sconvolto. Ha detto di aver sentito un rumore, è sceso a controllare ma non ha visto nulla e ha proseguito nella manovra. Non so quali ragioni ci possano essere, lo diranno le indagini. Ho sempre insistito sul rispetto delle norme sulla sicurezza, ma si vede che non è mai abbastanza - prosegue il titolare - questa tragedia per noi è un colpo durissimo, ma andiamo avanti e lunedì saremo a lavorare».
Negli attimi subito dopo l’incidente, i colleghi di Stefanini, sotto choc, hanno inveito contro il camionista, qualcuno diceva che aveva bevuto.
L’arrivo della polizia ha evitato il linciaggio, gli agenti hanno portato via l’autotrasportatore che è stato sottoposto ad alcol test: l’esito è totalmente negativo.
Nella casa in via Remesina, dove Stefanini viveva con la seconda moglie e la loro figlia di tre anni, i parenti sono sconvolti e chiedono giustizia. «Qua ci sono tre famiglie distrutte - ha detto il cognato Stefano Loschi, riferendosi anche alla prima moglie di Stefanini e alla figlia di vent’anni che vive all’estero - non sappiamo ancora cos’è successo, si parla di una distrazione del camionista: se così fosse è un fatto inammissibile, in mezzo a un piazzale pieno di persone. Vogliamo che sia fatta giustizia» . Sarà la polizia municipale a fare luce su quello che è successo in quel piazzale dove oggi rimangono solo i mazzi di fiori lasciati dai colleghi della vittima.
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