martedì 30 giugno 2009

Critical Mass di giugno a Roma

Venerdì scorso, 26 giugno, mentre andavo alla Critical Mass mensile, a Piramide, mi imbatto della splendida bici-casa di un madonnaro:


È poi la volta dell'eroica ragazza infortunatasi durante un'acrobazia perciolosissima su una bici a due piani.



Nonostante l'infortunio, è venuta a salutare il gruppo. Fra le bici si ammira un tandem Bi-bici; i suoi ingranaggi attirano la mia attenzione:




la Bi-bici, da un po' più lontano:



Poi si parte e si gira per Roma, gustosamente:



Molti saluti e applausi all'Esquilino dalle case e dai negozi indiani:

lunedì 29 giugno 2009

Bevi l'acqua del rubinetto

Non si inquina l'ambiente con le bottiglie di plastica.
Costa molto poco.
Non finisce mai.
La tua spesa pesa meno.
Risparmio sicuro.

venerdì 26 giugno 2009

Roma: il bilancio Atac e le bici a noleggio

E gli autobus, magari ecologici? Chiuso il bilancio 2008 dell'Atac, con 57,3 milioni di euro di attivo; nel 2007 erano 24,3 milioni. Come azienda, quindi, non sta messa male. Allora, perché viaggiare in autobus per Roma è un'impresa difficile. La domenica, poi, è quasi impossibile spostarsi in autobus, con attese eterne. Brutte notizie arrivano dal nuovo servizio di noleggio bici. Sul Corriere della sera del 24 giugno 2009, Cronaca di Roma, pag. 6 un articolo segnala un nuovo allarme Alcuni dirigenti dell'Atac hanno denunciato il furto di 50 delle 200 bici in servizio. Prima, con la Cemusa, non era successo. È vero che a Roma di notte si fregano pure i tricicli, ma un furto di bici così sistematico non s'era mai visto. Dichiara Luca Avarello, dirigente Atac: «È strano che in soli 23 giorni [da quando il servizio è passato nelle mani dell'Atac, n.d.r.] si siano verificate tutte queste sparizioni. Forse c'è qualcuno cui dà fastidio che il bike sharing funzioni così bene». Va specificato che non si tratta più di bike sharing, ma di noleggio bici, il che non impedisce al servizio di funzionare bene ed essere apprezzato, in particolare dai turisti che di fronte alla paralisi del traffico e alle tariffe dei tassisti, magari una pedalata se la fanno. Va anche detto che non si tratta di bici di grande qualità, il loro valore dichiarato, 270 euro cadauna appare sovrastimato per il tipo di componenti che montano.
Il danno del furto delle bici a Roma ammonta quindi a 13.500 euro, coperti da assicurazione, quindi rimborsati. L'Atac dichiara che dal 1° giugno sono state affittate bici per un totale di 3402 ore e una cifra di 4.300 euro. Poco più di 17 ore per ogni bicicletta. Forse con 57 milioni di attivo è giunto ora il momento di avere qualche idea nuova sulla ciclabilità e l'intermodalità bus e metro + bici.

Una visione politica



«Se un aereo è in grado di volare giorno e notte senza combustibile, alimentato solo dall'energia solare, nessuno può dire che sia impossibile realizzare la stessa cosa con le automobili, con gli impianti di riscaldamento delle case o con i computer.
Questo progetto dà voce alla nostra convinzione che uno spirito pionieristico unito ad una visione politica, siano in grado di cambiare la società e liberarci dalla dipendenza dei combustibili fossili».

Bertrand Piccard, sul Corriere della sera del 26 giugno 2009. Piccard si sta preparando al primo volo con il Solar impulse, aereo a energia solare, con cui nel 2012 intende tentare la circumnavigazione della Terra.

giovedì 25 giugno 2009

Nel dubbio, boicotta subito

Secondo il settimanale “Il Salvagente” (25 giugno-2 luglio 2009, p. 17), è in arrivo sul mercato italiano un gelato contenente una proteina sintetica denominata Isp (Ice Structuring Protein), una proteina geneticamente modificata, OGM, prodotta dall’azienda Unilever, multinazionale anglo-olandese che possiede in Italia diversi marchi: Algida, Sorbetteria di Ranieri, Eldorado e Carte d’or. Se volete, potete prendere nota di queste marche.
Ora, il gelato non è un alimento fondamentale. I prodotti confezionati, peraltro, sono abbastanza insulsi per poterne fare a meno senza grossi problemi. L’insulsa idea di realizzare in laboratorio una “proteina che strutturi il ghiaccio” appare una stronzata colossale, semplice asservimento ai bisogni estetici di un’industria chem, nel mio mondo ideale di povero crito, non dovrebbe neanche esistere. La Commissione della Ue ha dato il via libera a questo gelato. Aggravante: il contenuto OGM non verrà indicato in etichetta. Chi sostiene entusiasticamente questo genere di sostanze chimiche afferma che non vi è alcun pericolo per la salute. Intanto, però, la soglia è stata fisSi dice che Nell’attesa, perché non cominciare a boicottare da subito questi prodotti? È un’idea. Anche se non avete votato al referendum, ricordate che il boicottaggio è come un voto. Fate sentire la vostra voce. Oppure state zitti. Maggiori dettagli sul prodotto OGM qui.

mercoledì 24 giugno 2009

Solidarietà a Joel Button

Leggiamo la notizia dell'ennesimo atto di violenza contro persone a vario titolo identificabili come deboli o "anormali": donne, immigrati, senzatetto. È la tipica espressione di una incultura civile, avallata dalle politiche securitarie dell'attuale governo (il 30 il ddl sicurezza sarà al Senato) e da striscianti rigurgiti in violazione della Legge 20 giugno 1952, n. 645. Vedi la ragazza pestata a sangue a Napoli, vedi altri casi simili di ammazzati e pestati un po' dovunque nel nostro Bel Paese, terra di ineguagliabili bellezze naturali, il maggior possessore di beni artistici, si mangia bene un po' dovunque, basta che conosci, bene come in Italia non si sta da nessuna parte, a Roma c'è il Papa non succede niente, poi Roma sotto è vuota, il terremoto non ci sarà mai, e se ci fosse finirebbe il mondo. E poi la sicurezza, la gente vuole più sicurezza...
Button partì da Parigi a piedi dieci anni fa, con un messaggio di pace per i popoli. A Piazza Mastai, a Trastevere, nel cuore di Roma, il suo viaggio ha conosciuto una brusca frenata. Alle 7,30 di ieri qualcuno ha incendiato il suo carrello. Era andato un momento al bagno. Leggo che finora Button ha percorso 45.300 Km. Al di là delle sue intenzioni, quelle di portare in giro un messaggio di pace, è interessante notare che Button si ascrive alla categoria dei "deboli" suddetti. Sui deboli si abbatte irrazionalmente l'ira dei vigliacchi: anche i ciclisti urbani sono deboli, anormali, non ve ne dimenticate.
Button aveva raccolto delle firme per la pace: tutte bruciate nel carrello, come pure i suoi effetti personali.
Button afferma: «Credo siano stati dei fascisti. Nella piazza ci sono i gazebo di Rifondazione Comunista per la Festa di Liberazione, magari era un dispetto fatto a loro». Non sappiamo se le cose stiano così, ma già era successo qualcosa a Trastevere, l'altroieri: due loschi individui erano scesi da un auto e avevano cominciato a menare alcuni degli organizzatori.
Adesso Joel vuole ricostruire un carrello e riprendere il suo viaggio: lui riparte da Roma, noi ci restiamo.

Elkann: "I produttori d'auto sono troppi"

È vero. John Elkann, intervenendo a una conferenza organizzata da Aspen Italia, ha detto la verità. E aggiungiamo: oltre a essere troppi, producono auto troppo grandi e troppo inquinanti. "In Fiat - continua il giovane vicepresidente di Fiat Group - ci siamo trovati a far fronte ad un crollo del mercato del 25%, cioè uno su quattro non compra più auto [...] Abbiamo la capacità di produrre il 50% in auto in più di quelle che vengono comprate". Ecco come ragionano i grandi manager dell'auto: secondo voi potrebbero fare qualcosa di serio per l'ambiente, in siffatte condizioni di 'sovracapacità'? Insomma, smaltiti gli ennesimi incentivi per la rottamazione, si torna a battere cassa. L'idea di dirottare una parte degli investimenti su altri settori sembra non sfiorare i nostri industriali più capaci.

martedì 23 giugno 2009

Fumo verde negli occhi

Non si può più aprire un giornale o una rivista senza imbattersi in articoli dedicati al risparmio energetico, alla riduzione delle emissioni, alle soluzioni verdi che sembrano coinvolgere tutta la nostra vita. Davvero ridicole le pubblicità delle automobili “verdi”, economiche e poco (ma che dico?, per nulla) inquinanti. Basta guardare la lunga serie di bici con marchi automobilistici, con cui si tenta, invano, di darsi una ripulita.


Una "bici" Mercedes

Fino ai minisuv, che poi sono delle Panda, ma costano il triplo, che consumerebbero poco e rispetterebbero l’ambiente. Un’idea come un’altra per fare soldi, tentando di captare le nuove esigenze verdi. L’ambiente...Ci avete pensato a quante stronzate si dicono in nome dell’ambiente? Un po’ come per dio. Leggete sulla bottiglia di birra: “Non gettare nell’ambiente”. Forse è un invito a lanciare la bottiglia nello spazio? Questo sarebbe molto inquinante. Insomma, con questo giochetto dell’ambiente, del verde, del risparmio energetico, della lotta all’inquinamento tutte le aziende finiscono per fare i loro comodi, con qualche strizzatina d’occhio e qualche operazione di facciata. Lo scopo è sempre lo stesso: vendere. A prezzi anche maggiorati, perché ora ti stanno vendendo un prodotto che fa risparmiare. C’è molta retorica, perfino nei settori più interessanti. Avete pensato a quanto costa un impianto a pannelli fotovoltaici? Quanto impiegherete per rifarvi i soldi? Che impatto ambientale ha la produzione di pannelli fotovoltaici? Nel frattempo, non smettete di pedalare e consumate il meno possibile. Vi chiameranno esagerati se biasimate l’usa e getta delle bottigliette di plastica. «Eh, ma sei un talebano!» e cose del genere, mentre dopo una sorsata d’acqua, la bottiglia va a Malagrotta, ulteriore ordigno ecologico nel mare di plastica che ci circonda.

venerdì 19 giugno 2009

La nostra storia recente

«La nostra storia recente è stata un progresso di orrore e stupidità, che potremmo, senza esagerare, definire un concorso di colpe tra i mascalzoni e gli imbecilli. Il quadro è fosco e i suoi tratti spesso farseschi sono annullati dal numero dei morti».

Goffredo Fofi

Usate le borracce, usate il rubinetto

Sapete quanta plastica si consuma ogni anno per imbottigliare le acque minerali in Italia? 350 mila tonnellate di PET.
Usate l'acqua pubblica, un bene prezioso e usate le borracce. L'ambiente ringrazia. Avete mai visto quelle persone che trascinano agonizzanti verso la Smart due confezioni di bottiglie d'acqua minerale? E avete mai visto certe signore dotarsi di bottiglietta da 150 ml di acqua minerale, piccola, così sta nella borsetta? Da oggi dì no alle bottiglie di plastica e dì no alle acque minerali. È semplice. Forse anche un possessore di Suv o di scooterone riesce a capirlo, ma non garantisco in questo senso.

giovedì 18 giugno 2009

Strisce pedonali invisibili

Eccellente servizio, su Il Tempo di oggi, firmato da Augusto Parboni. A Roma le strisce pedonali sono invisibili, cancellate dalle auto e non più riverniciate. Questo causa un elevato pericolo per i pedoni che attraversano la strada. La visuale delle auto davanti impedisce di vederli, per terra non si vede niente, e le auto che viaggiano sui 60 all'ora rischiano di investirli.
Nei Paesi sviluppati le strisce vengono riverniciate periodicamente. Come nota giustamente l'autore dell'articolo: «Gli attraversamenti vengono lasciati sbiadire per anni, fino a quando poi un pedone viene ucciso e le amministrazioni comunali decidono finalmente di ammodernare la segnaletica orizzontale». Questo vale per i piccoli centri urbani, forse. A Roma, nel raggio di un chilometro da casa mia si contano una trentina di altarini dedicati ai morti per strada: la maggior parte non sono pedoni, ma questo attesta la qualità della circolazione. Nella mia zona, Monte Mario, vi sono un paio di attraversamenti collocati in punti molto critici - l'imbocco della Galleria Giovanni XXIII e in mezzo a via Pestalozzi - luoghi di sfogo dei carburatori di imbecilli al volante, prima che il semaforo rosso li fermi.
Sono pressoché invisibili e molto pericolosi. Anche per un'automobile fermarsi a far passare i pedoni costituisce un pericolo serio di tamponamento, sicuramente ci si prende un rimprovero a base di clacson. Il mondo alla rovescia.

mercoledì 17 giugno 2009

Ricicletta Fest a Pitigliano

Accorrette numerosi, venerdì 19, sabato 20 e domenica 21 a Pitigliano. Straordinari prototipi di bicicletta, proiezioni, incontri con ciclisti trancontinentali. Tutte le informazioni qui.

martedì 16 giugno 2009

Morti da traffico


A causa di incidenti, senza contare l'inquinamento, ogni anno nel mondo muoiono 1.27 milioni di persone: lo afferma il recente Global Status Report on Road Safety. Gli incidenti per strada sono la prima causa di morte per le persone dai 5 ai 44 anni. "La sicurezza sulle strade deve essere parte del sistema di pianificazione dei trasporti, in particolare in questo momento focalizzato sul miglioramento delle infrastrutture e sulla costruzione di strade in molte parti del globo".
È molto chiedere di tappare le buche, di riverniciare le strisce pedonali, che nessuno rispetta? A Roma, il pedone sulle strisce, se qualcuno si ferma, ringrazia sentitamente per grazia ricevuta. E quanto dobbiamo aspettare perché vengano resi illegali i Suv, vera bomba su ruote?

lunedì 15 giugno 2009

Vento e fumi

Giovedì scorso pedalicchiavo per Villa Borghese e, tra una manciata di pinoli e l'ascolto a distanza delle prove per il concerto di Claudio Baglioni, mi imbatto in un'enorme pala eolica. Che bello, che festa! Sotto alla pala un tendone dove leggo che si tratta dei festeggiamenti della giornata mondiale del vento. Bellissima notizia. L'eolico a Villa Borghese dal 1° al 25 giugno. Poi vedo una serie di condizionatori vicino al tendone. A qualche metro di distanza grosse nuvole di fumo emanano odori pestilenziali: è il gruppo elettrogeno a combustibile fossile per far funzionare i condizionatori! Clamorosa incongruenza. Meglio una bella corrente d'aria e fontanelle d'acqua fresca...

venerdì 5 giugno 2009

Bici (nuova) con freno a contropedale



Un telaio Lazzaretti da 58 cm che aspettava da diverso tempo il suo turno, un mozzo a contropedale, due cerchi, raggi, mozzo anteriore riciclato da una mtb, un movimento centrale buono, pedali e corona shimano a 46 denti presa pure da una mtb. Ed ecco qua la mia nuova bici. Devo ancora trovare un degno freno anteriore, che metterò perché le discese dalle mie parti sono un po' ripide.





L'incrocio dei raggi è in terza nella ruota anteriore e in quarta in quella posteriore. La corona è stata avvitata all'interno per allineare la catena. Fa un certo effetto pedalare, perché la bici non fa alcun rumore.

giovedì 4 giugno 2009

Morto il bike sharing a Roma

Il servizio di affitto bici a Roma, dal 1° giugno è passato dalla Cemusa all'Atac. Le bici sono state ridipinte di verde (o cambiate, non saprei, si parla nel sito dell'Atac di 150 nuove biciclette e 19 parcheggi). Novità dolenti anche per quanto riguarda le tariffe: adesso si pagano 50 centesimi per ogni mezz'ora di affitto della bici, per un massimo di 24 ore. Quindi non è più bike sharing, che prevede la prima mezz'ora gratis. Adesso è noleggio. La bici può continuare a essere consegnata in parcheggi diversi da quello in cui è stata prelevata. Le tariffe non sono convenienti: un'ora di bici affittata equivale a un'ora e un quarto in autobus, o un corsa in metropolitana o in treno. Quindi quando il sito dell'Atac dice "conveniente negli spostamenti" dice una bugia: non conviene proprio affittare una bici. Non essendoci convenienza economica, per quale motivo la gente dovrebbe prendere la bici, sudare, respirare smog degli autobus? Per filantropia?
Se non si trova posto nel parcheggio di arrivo si telefona (a proprie spese) a un numero dell'Atac che indica un parcheggio libero: entro un tempo massimo di 24 ore.

Dice il sito dell'Atac: «L'obiettivo del Bike Sharing è quello di favorire gli spostamenti brevi all'interno della città, oltre che contribuire alla riduzione del traffico cittadino mediante un sistema di condivisione del mezzo di trasporto, la bicicletta appunto».

Questo evidentemente è falso, perché altrimenti il prezzo non della prima mezz'ora, ma della prima ora, sarebbe stato pari a zero, e poi si sarebbe fatto pagare l'affitto per indurre l'utente a riportare la bici in un parcheggio in tempi brevi. La verità è che gli stessi autobus e tram dell'Atac sono più economici e comodi della bici affittata.
Anche le altre regole stabilite dall'Atac invitano ampiamente a disertare questo inutile servizio. Il tempo minimo di tolleranza gratuito è pari a 5 minuti. Ossia se sto 36 minuti in bici pago un euro. Se mi rubano la bici pago una penale di € 250; per il superamento del tempo massimo di utilizzo (di 24 ore) pago € 10,00 + € 5,00 ogni ora; in caso di abbandono della bicicletta senza avvertire il numero unico Atac (06/57003, di cui parlo poco più sotto) si pagano 30 euro, una vera manna per la riduzione dell'inquinamento a Roma.
Chiamo il numero dell'Atac alle 14.37. Il numero è: 06/57003. La solita serie di avvisi registrati, poi una voce comincia a scusarsi varie volte e assicura che un operatore mi risponderà appena possibile. Poi, sopo quattro minuti, la linea cade, suona occupato.
L'impressione è che gli operatori non siano occupati, come dice il disco, ma disoccupati, stiano cioè a casa loro o in giro a cercare lavoro. Insomma un servizio inesistente per continuare a prenderci in giro, sospetto con l'idea di affossare questo servizio e far sparire queste bici dalla circolazione. Tanto nessuno le affitterà. La scusa sarà: sono stati i romani, allora, con la loro saggezza antica a decidere che sono meglio l'autobus e l'auto della bici. Vox populi vox...

mercoledì 3 giugno 2009

Carta di Bruxelles: staremo a vedere

CARTA DI BRUXELLES

La diffusione della mobilità in bicicletta contribuisce a rendere città più vivibili, un trasporto urbano più efficiente, strade meno congestionate e meno rumorose, un’attività fisica individuale utile a combattere la sedentarietà, maggior sicurezza delle strade. Inoltre favorisce la lotta ai cambiamenti climatici, il risparmio dei carburanti fossili, lo sviluppo del turismo sostenibile.

In occasione di Velo-City®2009 a Bruxelles le città firmatarie del presente documento si impegnano a:
a) attuare politiche adeguate finalizzate a raggiungere almeno il 15% di spostamenti in bicicletta nel proprio territorio entro il 2020, o una percentuale maggiore se quel limite fosse stato già raggiunto;
b) ridurre almeno del 50% il rischio di incidenti mortali per i ciclisti entro il 2020;
c) realizzare cicloposteggi e politiche contro il furto delle bici;
d) attivare opportune iniziative per aumentare gli spostamenti sicuri in bicicletta nei percorsi casa-scuola e casa-lavoro;
e) contribuire allo sviluppo del turismo sostenibile investendo per migliorare e incrementare il turismo in bicicletta.
f) cooperare più strettamente con: 1) le associazioni di utenti della bicicletta, 2) le organizzazioni dei dettaglianti e dei produttori di bici, 3) tutti gli altri soggetti interessati come polizia, consulenti e centri di esperienza, tecnici e costruttori di infrastrutture, per raggiungere gli obiettivi prefissi e per essere di buon esempio per altre città.
La città firmataria, insieme a tutte le altre che hanno già sottoscritto la Carta di impegni, chiedono alla Commissione Europea e al Parlamento Europeo di:
a) fissare l’obiettivo di raggiungere almeno il 15% di spostamenti in bicicletta nella ripartizione modale in Europa, entro l’anno 2020;
b) istituire la figura del Responsabile Europeo della Mobilità ciclistica; nell’amministrazione della Commissione Europea;
c) Creare un gruppo inter-parlamentare sulla Mobilità in bicicletta nel Parlamento Europeo;
d) Finanziare in maniera adeguata appositi Programmi europei finalizzati a sostenere quelle città e quelle ONG che promuovono gli spostamenti in bicicletta in Europa.

Inoltre, i firmatari della Carta chiedono alle Autorità di tutto il mondo, a tutti i livelli, di promuovere in modo deciso la mobilità ciclistica di incorporare tale forma di mobilità sostenibile in tutte le aree delle politiche (sanità, pianificazione territoriale, gestione delle città, economia, mobilità e traffico, tempo libero, sport, turismo).

Benedetta frana che fermi il traffico

A Varigotti (Savona) si respira aria pulita. Una frana a Capo Noli ha interrotto il traffico dell'Aurelia da due mesi. Una deviazione manda camion e auto altrove; si sente l'odore dei fiori e sono tornate le lucciole. Residenti e turisti apprezzano la novità. Niente più traffico di scorrimento, quello che passa e non porta soldi ma smog: gli albergatori dicono che bisogna ridurre il traffico di scorrimento. Per arrivare ai paesi ci vuole un giro tortuoso, proprio quel giro che ha salvato poche località italiane lontane dalle autostrade e dal turismo mordi e fuggi.

martedì 2 giugno 2009

Ciclabile da paura

Passata la festa ciemmonica, quei fiumi gioiosi di ciclisti per le strade di Roma, si ritorna alla realtà quotidiana. Uno spunto interessante è la deviazione della ciclabile nei pressi del Foro Italico. Una ciclabile provvisoria pensata evidentemente per il dirt jumping, o cose del genere. Eccola:



La pista a un certo punto si blocca. State attenti, ve la mostro dall'altra parte:



C'è una scala, "segnalata" da un dissuasore, di quelli che servono a non far passare le auto. Pensate che succederebbe se di notte uno arrivasse davanti al dissuasore. C'è un progettista dietro a cotanta scienza? Qualcuno potrebbe pensare di imboccare una discesa e si ritroverebbe sulle scale. Il dissuasore potrebbe essere scambiato per una barriera anti-motorini, come su altri punti delle ciclabili romane. Volare sulle scale: un modo per migliorare le prestazioni dei ciclisti, in una città già difficilissima per loro. No, non sono i sette colli livellati a preoccuparci, non sono neanche il sudore e la fatica: sono le ciclabili dipinte per terra e interrotte quando non si sa che fare a rendere tutto un po' evanescente.

lunedì 1 giugno 2009

Ciemmona 2009: qui Tangenziale

Ciemmona 2009

VENERDI' 29 MAGGIO
Partenza dalla ExLavanderia

Quasi quasi si parte

Tandem autocostruito (particolare)

Ancora odorosa di vernice, la nuova bici doppia di Piero, bellissima

La stessa bici vista da davanti

Risciò

Pensa se tutti i giorni fosse così

Graziella su una Rossella

Blocco auto

Pausa sulla Tangenziale

Sabato: che bello il cielo dal sellino

SABATO 30 MAGGIO
pausa a Trastevere

Piero

Motociclista filosofo si riposa

DOMENICA 31 MAGGIO
Si va al mare

E sbrigatevi

Forza, non vi fermate

Reclinata autocostruita

Bella ciclista sorridente

Ragazza floreale

Ma le nubi si addensano

Ciclista francese carico di bagagli

EUR

Quasi arrivati a Ostia

Ciclista canadese tracollato

Riparo dalla pioggia, viva le altalene!

Soddisfatto del riparo