lunedì 27 dicembre 2010

Alcuni lo sanno dalle mailing list, altri dal comunicato dell'Associazione ExLavanderia. Non ho dormito molto e la rabbia e lo sdegno sono in me ai massimi livelli. Il nostro amico César, ciclista urbano e uno degli attivisti della ciclofficina popolare ExLavanderia, è una delle persone ferite la settimana scorsa dai pacchi bomba recapitati in due ambasciate di Roma. Da chi, non mi interessa neanche saperlo. Invece quello che voglio raccontare è il fatto che César da anni si muove per Roma soltanto in bicicletta e presta buona parte del suo tempo libero, come altri di noi, a risistemare biciclette vecchie e ad aiutare gli altri a farlo. Adesso è all'ospedale, ha una mano ridotta male (gli sono state amputate due dita), ma non gli manca il carattere per affrontare anche questo problema. Sono davvero molto incazzato.
Pedalate.

venerdì 24 dicembre 2010

Iran: la prima pattuglia di polizia in bici

    A Tabriz, capoluogo della regione Azerbaijan orientale, in Iran si è costituita la prima pattuglia di polizia in bicicletta. I vantaggi della bici per le forze dell'ordine sono evidenti. Spostamenti più rapidi rispetto ad altri mezzi di trasporto, specialmente nelle ore di maggior traffico, controllo delle aree pedonali, dei parchi, del lungolago, delle zone ricreative. Inoltre gli agenti in bicicletta servono da modello per la popolazione, in modo da incentivare l’uso delle due ruote in città.

    Potete vedere altre foto qui.
    Anche in Iran lo hanno capito, in Italia no.

    giovedì 23 dicembre 2010

    «Era il 1951. Avevo ventun'anni. Studiavo l'arte. Logico quindi che volessi venire in Italia. Ho fatto un viaggio in bicicletta: avevo pochi marchi in tasca. L'Italia era un altro mondo, non solo rispetto alla mia "Germania anno zero". [...] L'Italia è diventata il contrario di quella che ho girato in bici mezzo secolo fa. È un Paese ricco, sorretto da una sostanza etica molto fragile. Non saprei cosa un giovane tedesco possa imparare girando in bici per l'Italia di oggi».


    "Wagenbach l'italiano", L'Espresso, 29 dicembre 2010, p. 91, [colloquio con Kurt Wagenbach di Stefano Vastano].
    Finalmente una buona notizia dal Consiglio dei ministri:  ha confermato lo stop all'utilizzato dei sacchetti di plastica dal 1 gennaio 2011, senza proroghe. Archiviati 20 miliardi di buste di plastica all'anno, ora tocca ai 12 miliardi di bottiglie di plastica gettati annualmente in Italia: un'offesa all'intelligenza e alla dignità dell'essere umano.
    Idea regalo per i vostri figli a Natale: il piccolo ingegnere nucleare. La scatola contiene fra l'altro un pezzo di uranio (attenzione: lavarsi le mani dopo averlo toccato), un modellino di reattore di cemento, un piccolo fusto per le scorie. Impara anche tu a produrre a casa tua l'energia pulita che rispetta l'ambiente. Per sicurezza, è meglio giocare con il reattorino nucleare all'aperto o in locali areati. Alimentate i vostri elettrodomestici con l'energia birichina dell'atomo. Fate amicizia con i nuclei radioattivi. E anche tu sei più attivo.

    mercoledì 22 dicembre 2010

    Nel numero del 17 dicembre 2010, l'egregia rivista Internazionale -  che ci fa vedere le cose italiane da lontano e da prospettive più indipendenti, quindi meglio, e ci fa scoprire il mondo - pubblica un articolo dedicato alla bicicletta in città. È uscito non su La Nuova Ferrara (linko a un articolo sui ciclisti ferraresi indisciplinati) o la Gazzetta di Mantova, ma sul New York Times. La città in questione non è Lodi, né Bolzano, né l'immancabile Copenhagen, ma Los Angeles. Questo per dire che non siamo esattamente alla periferia del mondo, in isole felici dove la gente si rompe un po' le palle, la qualità della vita è buona e la sera non c'è nessuno in giro, ma in una delle principali metropoli del pianeta. La città delle star del cinema, da Bugs Bunny a Ed Wood. Va anche chiarito che l'articolo non è uscito nella rubrica "Science Fiction", ma in quella dei viaggi. La fantascienza, casomai, è la bici a Roma, Milano, Torino, Napoli, Palermo, Genova: lì sì che si potrebbe vedere il capitano James Tiberius Kirk a bordo di una bici con telaio di fotoni e ruote di antimateria, alle prese con gli automobilisti alieni dalla pelle verde, che ascoltano Gigi D'Alessio e si danno fare con le mani nel naso in una lunga, interminabile coda.
    Forse è l'auto del promotore della Formula 1 a Roma
    Seth Kugel, l'autore dell'articolo sul NYT-Internazionale, si è preso la briga di girare in bici a Los Angeles per una settimana. La famosa città stereotipata in tanti "se non hai un automobile muori di fame", "dove tutti girano in auto", "non ci sono i marciapiedi, tanto non servono, perché i pedoni non esistono", e via di questo passo. La città a cui si adattano meglio questi stereotipi non è Los Angeles, ma Roma.
    Infatti nei 6400 chilometri quadrati della metropoli statunitense stanno messi molto meglio che da noi. Ci sono lunghissime piste ciclabili, le bici possono salire sugli autobus e sui treni.
    «Cartelli sparsi in tutta la città invitano gli automobilisti a "dividere la strada" con i ciclisti e a lasciare almeno un metro di spazio alle bici».
    L'autore fa begli incontri e scopre angoli meravigliosi della città, proprio perché si sposta pedalando. Leggetevi l'articolo intero, se potete.
    Vi ricopio il finale: «Sono questi i momenti veri di Los Angeles, momenti che molti turisti, bloccati nel traffico delle tangenziali al volante delle loro auto a noleggio, non possono godersi. Se sono fortunati, ne hanno solo un assaggio quando si fermano per comprare un taco o un bahn mi dal camioncino di un venditore ambulante».
    Los Angeles Bicycle Club, 1887
    Il mondo che ci circonda sta cambiando molto rapidamente, le grandi città italiane no. Nel frattempo la benzina sale e nessuno può far nulla. Per favore, a Natale non regalate automobiline, evitate di crescervi in casa delle scimmie ammaestrate. Anche perché quando i vostri figli saranno grandi il petrolio sarà finito.

    martedì 21 dicembre 2010

    Calore nucleare, in Terminator 2: Judgement Day (1991)
    Basta con i luoghi comuni e la disinformazione. Troppi pregiudizi ostacolano la conoscenza. Mettetevi un reattorino nucleare sul terrazzo: potete anche cuocerci le uova.
    «Il paese è a tal punto decaduto che il commercio non esiste praticamente più. Solo il cambio degli NZ con i dollari permette di procurarsi merci in Uganda. Esistono centinaia di khadahuiles che assicurano il rifornimento di olio nel nordest del Congo per un pezzo di pane. Trasportano così poco più di cento chili di olio di palma, di cherosene o di zucchero per 600 chilometri! Il carico è bloccato con delle camere d'aria ai portabagagli delle loro bici indiane o cinesi, senza velocità».

    Claude Marthaler, Il canto delle ruote, Ediciclo, 2008, p. 234.

    Fuga di cervelli, anche con buone gambe

    Dopo l'invio del proprio curriculum, c'è voluta una quindicina di minuti perché i titolari di un'agenzia di bike-messenger di Parigi chiamassero Riccardo al telefono e gli dicessero che era assunto. Così anche Riccardo ha lasciato l'Italia. D'altra parte, non ci voleva molto a capire che uno che aveva corso in bicicletta la Parigi-Brest-Parigi, la Londra-Edimburgo-Londra, la 1001 miglia, poteva essere in grado di consegnare lettere e pacchetti con una discreta efficienza, e anche con un certo tornaconto economico per la ditta. In Francia, come in molti altri Paesi civilizzati, il bike-messenger è una figura diffusissima. In Italia, a Milano, ci sono gli Urban Bike Messenger, a Roma Eadessopedala, e pochi altri casi. Ma da noi il servizio di messaggeria sembra ancora una stranezza, come lo sembra l'uso della bici in città, del resto. Eppure, consegnare senza inquinare e facendo prima si può. Ditelo anche ai commendatori del motore a scoppio, che si ostinano a utilizzare motorini e automobili per consegne che arrivano sempre più tardi o mai.
    Il posto di Riccardino è stato preso da Er Fabri, a cui facciamo i nostri migliori auguri. Incombenza gravosa, ma sembra che i quadricipiti e i polpacci del giovane stiano rispondendo bene.
    Bonelli (Verdi); “Con tagli a Tpl stato-regione biglietto a 1,5 euro e 10% di servizio in meno”

    “Quella che stiamo discutendo in Regione è una manovra figlia del Governo Berlusconi e di Tremonti che avrà pesantissime ripercussioni sui cittadini. – afferma il Presidente nazionale e Capogruppo in regione dei Verdi per la Costituente Ecologista, Angelo Bonelli - Il mancato trasferimento dei fondi del governo sul trasporto pubblico, 200 milioni di euro, avrà come effetto quello di diminuire le linee del 10%, aumentare i biglietti e le tariffe almeno del 50% (portando il biglietto a Roma a 1,5 euro), incidendo profondamente sulle condizioni di vita dei cittadini. E la Giunta Polverini non ha fatto nulla per evitare ciò. Per dare un’idea su ciò che sta succedendo nel Lazio è sufficiente osservare quale sia il livello di spesa procapite sul trasporto pubblico tra Roma e Milano. Dopo i tagli la Capitale si assesta meno di 100 euro che diventano 250 nel capoluogo lombardo. Una simile disparità è frutto dell’assoluta incapacità di incidere sulle scelte dell’esecutivo nazionale da parte della Giunta Polverini che subisce in maniera supina scelte dettate direttamente dalla Lega Nord. In questa maniera il futuro dei cittadini del Lazio sarà quello della maggiore congestione e del maggior inquinamento contro il quale la Regione disarma ulteriormente se stessa. Nella manovra di bilancio, infatti, troviamo un taglio netto di 29 mln all’Arpa (Agenzia regionale protezione dell’ambiente) senza i quali si metterà una pietra tombale alla prevenzione sanitaria nella nostra regione. Oltre a ciò si azzerano le indagini epidemiologiche, unico strumento per conoscere come colpisce la salute dei cittadini l’inquinamento Questa è un manovra da bocciare e che con la propria frenesia taglia le gambe alla nostra regione”.

    lunedì 20 dicembre 2010

    Ore 16.15 ca: la ruota anteriore della graziella all'inizio del viaggio pomeridiano
    Emergenza neve. Molto bagnato, venerdì ho girato per Roma, con la sensazione sgradevole di cadere da un momento all'altro. La ruota anteriore (26") della graziella è una slick da 1.20 pollici, la ciclabile era piena di neve, la ruota posteriore slittava sulle salite. Zuppo d'acqua, impiego una vita ad arrivare dal labaro alla via Prenestina, presso il negozio BBike, che non avevo mai visitato. Molto bello e molto stile nell'arredamento. Una bici da pista Bianchi tutta cromata mi ipnotizza durante la presentazione del bel libro di Cecilia Gentile. Dall'ombelico in giù sono completamente zuppo. Poi parto verso casa, saranno le 20. Sul cammino visualizzo divinità induiste e demoni tibetani, oltre a creature sciamaniche (ossia, in chiaro e poco elegantemente, mi caco sotto dal freddo). Ma la città è bloccata, le autostrade sono bloccate, le ferrovie sono bloccate. La gente è costretta ad andare a piedi, e io pedalo. Quando tolgo le scarpe, i piedi sono diventati due budini insensibili. Però, che soddisfazione...

    Concludendo: montare un copertone un po' scolpito, anche 1.35-1.40. Portarsi i pantaloni impermeabili e forse perfino gli ingombrantissimi sovrascarpe del Tucano. La scarpa per il ciclista sotto l'acqua è davvero una nota dolente. Avevo messo due sacchetti, che si sono distrutti e poi, posando il piede, si rischia di scivolare.

    giovedì 16 dicembre 2010

    Queste sono soddisfazioni vere

    Ciao, dopo anni di bici e piedi, con qualche scivolone tardogiovanile per le moto ora fortunosamente superato, mi sono ritrovato nuovamente gettato in città per lavoro! Pochi giorni fa sono andato in libreria a prendere un libro della Montessori e, mentre aspetto al banco vedo il tuo. E' dal '95 che ho fatto la scelta di non avere l'auto e di muovermi a piedi, con il treno, i pullman pubblici e , naturalmente, la bici. Ho preso il tuo testo in mano e mi sono sorpreso nel constatare che lo sfogliavo con la sufficienza di chi pensa di saperla lunga. L'ho, allora, acquistato e l'ho letto tutto d'un fiato! Mi è piaciuto molto, moltissimo la parentesi che dedichi alla solitudine di chi si sposta in bici.
    Grazie per averlo scritto.
    AZ
    LIBERARE RISORSE PER LA MOBILITA' DEBOLE, ORA!!!

    Non lo ha detto Greenpeace o qualche oscuro professore, lo dice l'AIE, il massimo organismo mondiale che si occupa di energia. Oggi sul Sole-24 ore (giornale della Confindustria), supplemento Nova, si legge:
     
    «La produzione di petrolio convenzionale ha già raggiunto il picco». Nobuo Tanaka, direttore del l'Aie, l'Agenzia Internazionale per l'energia, ammette che l'output mondiale di greggio ha già toccato il limite massimo raggiungibile: da oggi non potrà che scendere. In altre parole, in questo decennio e nei prossimi, sarà progressivamente più difficile e costoso soddisfare una domanda di energia in crescita. «Un motivo in più per firmare un accordo internazionale sul clima, che apra la strada alle rinnovabili e all'efficienza energetica», sentenzia Tanaka. E dipendere meno dal greggio.

    L'articolo completo si trova qui.
    Giovedì 16 dicembre alle ore 17.30 presso la Provincia di Roma - Sala Impastato
    Palazzo Valentini, Via IV novembre 119/a
    , si terrà la presentazione della
    “Indagine sulle Piste Ciclabili a Roma”. Un progetto a cui hanno lavorato, a titolo volontario e gratuito, i Ciclomobilisti, per l’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali del Comune di Roma.
    Secondo un recente rapporto di Legambiente, fra le città italiane Roma sta messa molto male. Il rapporto calcola l'indice di ciclabilità, non solo tenendo conto delle piste ciclabili, ma anche in base all'estensione delle aree pedonali e delle zone 30 e alle zone a traffico limitato. A livello comunale, si prospettano molte promesse per il futuro (il 2020), sempre insistendo troppo sulle ciclabili, come se fossero l'unico parametro. Ciclabili che sono costose da costruire e da mantenere.
    Ma se paragonata a grandi città come New York, Berlino, Parigi, Londra, la ciclabilità di Roma sta messa ancora peggio.
    Speriamo che l'incontro di oggi sia un punto di partenza per ridefinire la mobilità debole nella Capitale.
    Stasera il frutto della ricerca dei volenterosi Ciclomobilisti sarà disponibile al sito www.agenzia.roma.it
    Il nuovo sito dei Ciclomobilisti è invece www.ciclomobilisti.it

    mercoledì 15 dicembre 2010

    Non voglio infierire sul contenuto e il non detto di questa campagna pubblicitaria del ministero del Lavoro, ma mi chiedo: "Sicurezza nelle strade. Chi la pretende?".
    E come si fa a pretenderla in bicicletta?
    ASTA DI NATALE
    sabato 18 h 16:30
    Ex Lavanderia










    QUESTO NATALE
    regala un fluidificante per la tua intasata città,
    regala la libertà di muoversi senza inquinare,
    regala il diritto ad una mobilità gratuita,
    regala spazio libero dalle macchine,
    regala tempo libero dal traffico,
    REGALA UNA BICICLETTA!

    La soluzione al problema della mobilità
    muore all'interno della tua cantina

    sotto forma di rottame accantonato.

    Le Ciclofficine ti insegnano a salvarti
    dal consumismo
    imposto dall'industria dei trasporti.

    IMPARA COME RIPARARE LA TUA BICI!

    PROGRAMMA:

    h 16:30
    - Bimbo Bike !!! Tombola per bambini
    h 18:00 - Incontro: "Se la mobilità fosse dolce", presentazione del libro "Manuale di resistenza del ciclista urbano" con l'autore Luca Conti, Marcello Aranci (presidente della Consulta per la sicurezza stradale della Provincia di Roma), Vito De Russis (presidente dell'Associazione dei Diritti del Pedone)
    h 19:30 - Cicloasta
    h 20:30 - Cena
    h 21:30 - Concerto ed estrazione Riffa:
    Mescolanza (jazz sperimentale)
    First Valley Blue Band (blues e world music)
    Criansa (intermezzo di percussioni brasiliane)
    Venerdì 17 alle ore 18, da Bike, via Ettore Giovenale, 16 si presenta il libro di Cecilia Gentile, Segui le donne, Ediciclo editore. Con degustazione di tè alla salvia.Altre informazioni qui.

    giovedì 9 dicembre 2010

    Squadra al lavoro su un venerando triciclo cinese, una macchina poderosa senza rapporti, con freno a leva. È un mezzo di trasporto che nel Paese di mezzo viene impiegato in modo intensivo:

    A Napoli, arrestati ieri due ciclisti della Critical Mass, Ana e Alfonso. Bici rotte e processo per direttissima. Aggressione del tutto immotivata delle forze dell'ordine. Il video è qui. Dettagli dal resoconto di clambfr sul blog di ciclistica.it.
    .
    Aggiornamento ore 15.33: i due ciclisti sono stati scarcerati.


    Dal sito del manifesto:

    «Più lontano un gruppetto di universitari e una ventina di ragazzi della Ciclofficina "Massimo Troisi": erano nella discesa di calata Trinità Maggiore, a due passi dalla piazza, a cambiarsi gli abiti al centro sociale Ska. Sono gli attivisti della Critical mass, si battono per una mobilità sostenibile. Ieri si preparavano al flash mob «Il presepe morente», biciclette colorate e abiti da pulcinella. Sono stati loro a finire sotto i manganelli della polizia, buttati giù dalle bici e picchiati.

    Alfonso Borelli, 28 anni, e Ana Paula Barbosa Rezende, una venticinquenne brasiliana, sono stati portati via dalle forze dell'ordine. L'accusa è di resistenza e violenza a pubblico ufficiale e di inottemperanza all'ordine di sciogliere la manifestazione. Quando gli amici, increduli, hanno cercato di seguirli è partita la seconda carica. «Eravamo con il nostro striscione - racconta Roberta, studentessa dell'Orientale - "Anche l'obelisco è precario", accanto ai ragazzi in bici, defilati rispetto alla piazza. La polizia è arrivata già con i manganelli in mano, nessuno si aspettava la carica, soprattutto i compagni della Critical mass che semplicemente volevano andare in giro per il centro storico». La violenza gratuita ha innescato la risposta, con cassonetti rovesciati e dati alle fiamme.
    «I ragazzi sono stati picchiati brutalmente», racconta Paola del progetto Bros, 48 anni e 25 di inutile iscrizione al collocamento: «Le forze dell'ordine ormai fanno solo disordine, hanno creato il panico tra i turisti per picchiare dei ragazzi che chiedono le piste ciclabili! Noi siamo abituati a questo: quando ci presentiamo, le istituzioni si nascondono dietro la polizia, la loro strategia è intimidirci. Ma qui nessuno si fa spaventare».
    Stamattina sono intervenuto a Radio24, nel programma in diretta Moebius 2.0. Stasera va in onda la replica, mi pare dalle 22 alle 23, e poi si trova in podcast. Abbastanza autocentrica, la puntata. Non si riesce a capire come viene in mente a certe persone di girare in bici per la città, il ciclista è un problema, ecc.

    Il mio incipit, grossomodo:
    «Fin qui sembra che il ciclista costituisca un grave pericolo per la carrozzeria delle automobili e per l'innalzamento delle statistiche sulla mortalità».

    mercoledì 8 dicembre 2010

    A CONCLUSIONE DELLA FUNZIONE UN APPLAUSO HA SOTTOLINEATO LE
    PAROLE FORTI PRONUNCIATE DAL GENERO DI ROSARIO PERRI CHE HA
    CHIAMATO IN CAUSA LE ISTITUZIONI: "ORA NON CI SEI PIU' - HA
    DETTO IL GIOVANE RIVOLGENDOSI AL SUOCERO - SEI RIMASTO VITTIMA
    NON DELLA BICI, CHE AMAVI TANTO, MA DELLO STATO, DELLE
    ISTITUZIONI CHE NON TUTELANO A DOVERE IL CITTADINO".
    (fonte: ANSA)
    BOICOTTA PAYPAL ORA!

    BOYCOTT PAYPAY NOW!


    Con Wikileaks e il diritto alla trasparenza e all'informazione

    martedì 7 dicembre 2010

    Appuntamento sabato 18 dicembre, grossa iniziativa all'ExLavanderia!

    ore 16.30: tombola per bambini.
    ore 18: presentazione libro "manuale di resistenza del ciclista urbano".
    ore 19.30: asta di biciclette.
    ore 20.30: cena [buonissima].
    ore 21.30: concerto Bonghisti e Malamurga; estrazione cicloriffa e II battuta asta.

    lunedì 6 dicembre 2010

    Manca poco. Il 22 dicembre (21 negli Stati Uniti e in altri Paesi) si celebra la Giornata Mondiale dell'Orgasmo Globale per la Pace. Affrettatevi. Preparatevi. Rilassatevi. Pedalate. Fate l'amore, non la guerra. Potete prendere visione dei rituali per dedicare l'energia orgasmica.

    Italia al cinquantottesimo posto mondiale per le politiche climatiche (fonte: rapporto Germanwatch). Non ha fatto nulla, a parte gli effetti della crisi.

    Domani a Roma (Salone della media e piccola editoria "Più libri più liberi", Eur) presento il Manuale di resistenza del ciclista urbano, assieme a Vittorio Giacopini: ore 15, Sala rubino.
    Se ci venite, per qualche motivo, passate pure.

    -Il biglietto d'ingresso al Salone costa 6 euro;
    -gli under 14 non pagano;
    -possessori di CartaGiovani, tessera Bibliocard,  possessori di biglietto obliterato in giornata, di abbonamento o carta METREBUS: 4 euro;
    -ragazzi tra 15 e 18 anni e visitatori over 65 biglietto ridotto a 3 euro.


    A seguire, presentazione in diretta su Radio3 a Fahrenheit
    Wikileaks, Premio Nobel per la Pace 2011 subito!

    quando avrò tempo, articolerò meglio il mio pensiero a proposito.
    Il primo invito è boicottare PayPal e Ebay. Ci sono vari motivi per farlo, il più recente è che hanno arbitrariamente cancellato wikileaks dai loro clienti. Info qui.  Altre informazioni di carattere generale qui. In Italia, almeno sul web, ci si sta muovendo poco. Potete leggere anche una guida qui su come lavora PayPal. 

    Mi sono appena cancellato da PayPal. È molto facile. Si va sul sito, si accede, si va a profilo; e si clicca su "chiudi conto". Oh, povero me, non potrò fare più la spesa su ebay!

    venerdì 3 dicembre 2010

    Riccardo Forte, presidente del coordinamento motociclisti romani (associato alla Fema internazionale), ha dichiarato: «Fino agli anni '90 il motociclista era un appassionato che andava su due ruote per scelta. Oggi è una persona costretta in sella dal traffico che spesso guida con la stessa arroganza e impazienza di un automobilista esasperato. E credo che una delle cose da fare sia aumentare i controlli sul posto, fermare gli incoscienti in strada lì per lì».

    [fonte La Repubblica, Cronaca di Roma, 3 dicembre 2010, p. III].

    Considerazioni sorte a commento dei dati allarmanti diffusi Aci-Istat: nel 2009 13 mila feriti e 100 morti fra i motociclisti.
     
    Il decalogo enunciato da Salvatore Settis nel suo nuovo libro, Paesaggio, Costituzione, Cemento, pubblicato da Einaudi.

    Come tutelare il paesaggio dagli scempi edilizi:

    1) Verificare a che punto è l'iter amministrativo.
    2) Verificare se sono state seguite tutte le procedure di autorizzazione.
    3) Avviare una mobilitazione di cittadini.
    4)Controllare se ci sono progetti analoghi nelle zone vicine.
    5) Coinvolgere le associazioni di tutela.
    6) Sollecitare gli incontri con gli uffici comunali e/o regionali.
    7) Sollecitare incontro con i partiti.
    8) Organizzare forme di protesta e segnalare la vicenda ai media.
    9) Consultare un avvocato amministrativista.
    10) Prepararsi a un'iniziativa giudiziaria presso i tribunali amministrativi.

    giovedì 2 dicembre 2010

    I giornali oggi riferiscono che per l'ottavo mese consecutivo, il mercato italiano dell'automobile segna un bilancio negativo rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Grida di aiuto provengono dagli industriali per il -21,1%. La verità è che si sta lentamente tornando a una situazione normale, tolti di mezzo gli incentivi. Questione di approcci diversi alla lettura dei dati. Pensassero a riconvertirsi, producendo fuel cells, pannelli fotovoltaici, centrali eoliche e idroelettriche portatili. Non ci sono scuse.

    Invece si continua ad andare avanti a forza di bugie. L'imminente Motorshow a Bologna e tutti i supplementi auto della stampa da almeno un anno annunciano a gran voce e con toni profetici i nuovi modelli elettrici, molto costosi, sperimentali sempre o a tiratura limitata. Una grande truffa ai danni dei lettori. Sapete quando è stata realizzata la prima autovettura elettrica? Nell'Ottocento. Il primo servizio di ricambio di batterie elettriche per le auto risale al 1896: un modo per ottimizzare le ricariche e non restare per strada.
    Nel 1899 un'auto elettrica superò i 100 Km/h, ma questo lo sanno in pochi. La maggioranza continua a bersi le fandonie delle aziende produttrici e i loro costosissimi modelli innovativi, i motori ibridi, ecc.
    Una lettura che non guasta è qui.

    sabato 4 dicembre 2010 ore 10.30 a Porta Maggiore, Roma



    La via dell’Acqua (Pubblica) che scorre
    una pedalata e una camminata lungo l’itinerario dell’acqua da Porta Maggiore a piazza Santi Apostoli.

    Una proposta di PrimaveraRomanae della Rete delle Ciclofficine Popolari di Roma in occasione della giornata di mobilitazione nazionale per l’acqua, promossa a Roma dal Crap (Coordinamento Romano Acqua Pubblica) a piazza SS. Apostoli.

    Costruiamo insieme un percorso sull’acqua, l’acqua pubblica, l’acqua bene comune… l’Acqua di cui nessuno può essere privat(izzat)o…Individuiamo luoghi, storie da raccontarci e azioni da fare lungo il percorso che cammineremo insieme con chi vuole sostenere il movimento dell’Acqua Pubblica nella battaglia referendaria.

    Per chi volesse collaborare alla costruzione del percorso, la mappa per aggiungere luoghi dove vi piacerebbe passare, se avete un motivo, un testo, un link su internet, una memoria, un'indignazione, una curiosità. 


    E la sera dalle 20 tutti a Centocelle all'inaugurazione della nuova Ciclofficina Popolare Luigi Masetti.




    Il Tevere stamattina in un momento di grazia. I ricami delle nuvole si perdono nelle immense distese liquide. I gabbiani sguazzano sulla terra conquistata. Anche qui, forse, qualcuno vorrebbe speculare con l'edilizia. Casa con vista fiume, il canotto è gratis. Ah, ah, ah.

    mercoledì 1 dicembre 2010

    «Si sbaglia quando si pensa che la cultura sia nozionismo, erudizione. Invece significa aver vissuto in un contesto e averne capito i margini precisi. Significa credere in quello che fai, con verità e abnegazione ed essere pronto a tutto per poterlo realizzare». 

    Mario Monicelli (fonte: "Noi siamo di un altro tempo", di Michela Tamburrino, La Stampa, 30 novembre 2010, p. 19).