venerdì 1 agosto 2008

Pedalando fino a Trevignano

Anche partendo da Roma si può fare una bella pedalata su strade secondarie e poco trafficate. Ieri ne ho avuta la riprova. Sono partito diretto a Trevignano Romano, con l’intenzione di non percorrere, in uscita da Roma, la via Cassia. Arrivo a Prima Porta dalla Flaminia, faccio il pieno di acqua e mi comincio a inerpicare su via di Valle Muricana, in direzione Sacrofano. Bella strada in salita e bella sudata. Periferia neanche male, poco traffico. A un certo punto sento odore di rucola, che mi piace molto. Mi fermo e comincio a raccogliere almeno tre etti di profumatissima verzura. È buonissima. Il bagaglio è leggero, 4 Kg, forse, ma in salita si fa sentire. Sudo, l’acqua finisce, la salita no. Alla salita farà seguito una discesa, ma quando? A Sacrofano le fronde etrusche del Parco di Veio mi fanno da copertura. Ma acqua niente. Mi aspetto di incontrare una fontanella, invece niente. Vedo il simbolo del ghiaccio sotto un limite di velocità, vorrei che fosse una segnalazione di grattachecca. Solo edicole con madonne agli angoli delle strade, almeno buttassero un po’ d’acqua, tipo laghetto incantato. Pazienza. Poi mi imbatto di via della Fontana Carissima: ma che, sfottete? Il respiro intona ritornelli di canzoni, la valocità rallenta. Finalmente si scende tra campi dorati, il sole e il vento. Alla fine arrivo a Campagnano e vado a comprare succo di frutta e biscotti. Si pedala e si mangia, molto istruttivo. Mi tocca poi un pzzo di Cassia bis, credo, perché la Cassia normale non si trova...Poi il lago di Bracciano e alla fine Trevignano.