giovedì 31 dicembre 2009

Il Campionissimo


Fausto Coppi (15 settembre 1919-2 gennaio 1960)

Incipit di Gianni Brera, Coppi e il diavolo: «Quando spunta il sole dietro il costone di Sant'Aloisio, i pochi sparuti abitanti di Castellania vedono illuminarsi prima i torrioni sbrecciati del castello, poi quasi di botto, la piccola valle divisa dal Rio. La terra è taccagna di argille che il sole estivo dissemina di crepe e le pioggie invernali ammollano in fango spesso e tenace.» 

mercoledì 30 dicembre 2009

Come faremo il pieno nel 2010 [?]

Se lo chiede oggi il supplemento Tuttoscienze della Stampa. Meglio il Sole o il bioetanolo? Il mondo si prepara alla "guerra verde", dice.
In realtà, la guerra è iniziata da tempo, il pieno si fa in panetteria e alla fontanella. Ma quale Sole o bioetanolo...La verità è che la maggior parte delle persone si è abituata a uno stile di vita sedentario e, nonostante i danni per la salute, nessuno vuole rinunciare alle proprie comodità. la bici si offre come un mezzo a costo zero per spostarsi quasi ovunque. Aspettando l'etanolo avanzato e l'auto a energia solare, c'è già qualcosa che si può fare. Ipotizzare scenari futuri, infatti, è anche un modo per non cambiare nulla.

martedì 29 dicembre 2009

Auspicio

Prendendo in prestito uno slogan pubblicitario dell'Enel, primo inquinatore italiano, con 143,1 milioni di tonnellate di CO2 rilasciate nell'atmosfera (fonte Greenpeace, su dati del Registro Europeo e Carbon Market) : "Iniziamo a cambiare, il futuro ci seguirà".

Consumare il meno possibile.
Eliminare i sacchetti e tutti gli oggetti di plastica usa e getta.
Usare la bici per gli spostamenti urbani.
Mangiare poco e meglio.
Nel dubbio, boicottare.

La bici come arma impropria, in Cina

Dice che in Cina uno ha steso due rapinatori in motorino con una biciclettata. Giudicate voi, il video è qui. A me sembra strano che si sia fatta una ripresa video, addirittura da due punti di vista diversi.

lunedì 28 dicembre 2009

Roma sui giornali, oggi, e una ricetta esclusiva

I giornali stamattina. Corriere della Sera, Cronaca di Roma: "Traffico alle stelle. Strade paralizzate e ingorghi, assalto ai centri commerciali". Dal centro alla periferia è stato un susseguirsi di ingorghi e incolonnamenti.
La Repubblica, Cronaca di Roma: Buche. Emergenza dopo la pioggia. Record di incidenti: 21 in poche ore [tra le 23 e le 7, tutti causati dalle buche]". I vigili: i rattoppi non bastano. I giornali segnalano rischi soprattutto per le due ruote (a motore); le bici ovviamente non se le fila nessuno: e sono quelle che rischiano di più.
Commenti: se vai di domenica dopo Natale a farti una passeggiata al centro commerciale ti meriti di rimanere imbottigliato; se esci a prendere un po' d'aria e lo fai con l'auto, ti meriti di rimanere nell'ingorgo, a riflettere sulle tue azioni. Se vivi a Roma  ti muovi in auto, rimani imbottigliato. Nel 2010, ricòrdatelo. Auguri. Per la fine dell'anno vi do una ricetta semplicissima: l'asfalto alla romana. Lo avrete già assaggiato, ma nessuno vi ha detto come farselo in proprio.




Asfalto alla romana


Ingredienti (per un metro quadro di strada): 
1 Kg di asfalto;
3 Kg di zucchero;
una tazza di farina;
un pizzico di sale.

Fate sciogliere lo zucchero e aggiungete  l'asfalto lentamente. Aggiungete la farina, ma non esagerate (sennò s'attacca troppo, per carità). Aggiungete il sale e servite dentro un cratere stradale. Con la pioggia lo zucchero si scioglierà et voilà, ecco fatto l'asfalto alla romana.



giovedì 24 dicembre 2009

2010: Felicidades, Auguri, Greetings




Puente de la ciclopista Ponte Milvio-Castel Giubileo, cerrado desde 2008
Ponte della ciclabile Ponte Milvio-Castel Giubileo, chiuso dal 2008
Bike lane bridge Ponte Milvio-Castel Giubileo, closed since 2008


Si quieren visitar Roma no lo hagan en bicicleta; si quieren visitar un lugar en bicicleta no vengan a Roma.



Se volete visitare Roma, non veniteci in bici; se volete visitare un luogo in bici non venite a Roma.


If you want to come to Rome, don't do it by bike; if you want to come somewhere by bike, don't come to Rome.

mercoledì 23 dicembre 2009

Il piacere aumenta le emissioni di ossigeno

Voi direte che si tratta di uno slogan legato all'uso della bici. Invece no. Su Panorama di questa settimana la pubblicità campeggia su varie pagine: "Il piacere aumenta le emissioni di ossigeno". Non voglio parlare di doppi sensi, sicuramente voluti dai pubblicitari. Lo slogan accompagna la pubblicità della nuova auto della BMW X6, una specie di maritozzo di metallo, ultima nata di una serie di flagelli denominati con non molta fantasia X2, X3, X4. Sono queste alcune delle auto che rischiano di ammazzare i ciclisti nelle città. Spesso guidate disinvoltamente, andrebbero bandite e relegate ai circuiti sportivi.
La pubblicità continua così: “La BMW ActiveHybrid X6 è l’ibrido più potente del mondo e consente una riduzione di consumi di circa il 20% rispetto al pari modello benzina”.
Il greenwashing colpisce duro, vedi le pubblicità dell'Enel, il primo inquinatore d'Italia. A volte però diventa quasi esilarante. Il gruppo ambientalista Terra! si dedica a bellissime attività rivolte a sensibilizzare sul danno prodotto dai Suv, tra cui le finte multe sotto al tergicristallo (vedi qui).

Oggi tutti a piazza del Popolo

Oggi dalle 17 alle 19 tutti sdraiati per terra in silenzio al piazza del Popolo (Roma). Si protesta sulle idee di restringere la libertà di opinione sul web in Italia. Altre informazioni qui.

Prime pistole alla Polizia municipale di Roma

Per le feste di Natale una buona notizia. Sono state consegnate dal Sindaco le prime pistole ai vigili urbani di Roma. In dotazione anche manganelli in gomma e spray anti-aggressione. I problemi del traffico saranno finalmente risolti.

martedì 22 dicembre 2009

Il mondo si raffredda: oggi le comiche


La prima pagina del Giornale di oggi può essere presa a sintomo acuto di un comportamento diffuso e irresponsabile. Si vola alto, con gli strumenti e il metodo che secoli di ricerca scientifica hanno messo a punto.
"E lo chiamano surriscaldamento del pianeta". Il titolone in prima pagina è accompagnato dalla foto della neve che blocca alcune automobili. Siccome a Milano nevica, deduce l'arguto articolista, Giuseppe De Bellis, l'idea del surriscaldamento del pianeta sarebbe tutta una panzana. L'incipit è memorabile:
"Conservate i giornali di oggi. Teneteli lì per la prossima volta". Il profeta Elia si prepara a elargire al popolo una lezione basata sulla dura realtà.
A pagina tre, si continua a fianco di una poetica foto di biciclette innevate. Occhiello: "Il pianeta è sotto zero, eppure i professionisti del catastrofismo continuano a invocare l'effetto serra. Non sono capaci di arrendersi all'evidenza: la natura fa quello che vuole, non quello che decidiamo noi". La natura mi ricorda un esponente politico di primo piano, ma procediamo oltre.
Il Sahel, il deserto del Sahara, del Gobi, quello australiano sono sotto zero, perché ha nevicato a Milano, capito? C'è gente che paga per leggere queste cose. Qui siamo al ridicolo, e ci ridiamo sopra; purtroppo però è la manifestazione di un atteggiamento che a bassa intensità percorre il modus vivendi attuale, abituato a livelli di consumo energetico insostenibile.

lunedì 21 dicembre 2009

Il mistero della cinese sulla ciclabile

Questa storia l'ho già raccontata a qualcuno a voce e adesso, che fa freddo e sono in vena di racconti, la metto per iscritto. Non è una storia inventata, è tutto vero e mi è successa un paio di anni fa su una pista ciclabile della nostra bella Capitale, paradiso dei ciclisti, del decoro urbano, piena di parchi tenuti in ordine impeccabile dal servizio giardini, piena di strade lisce, in cui tutti rispettano i limiti di velocità e i pedoni.
Era settembre, forse ottobre. La mattina uscii di casa con la mountain bike. Il tempo era buono, solo qualche nuvoletta sparsa, niente vento. Ma una volta sceso da Monte Mario e giunto nei pressi di Ponte Milvio, una coltre spessa di nebbia mi inghiottì. La ciclabile segue il corso ondulato del Tevere fino a Castel Giubileo.
La visibilità era talmente scarsa, che a un certo punto fui costretto a rallentare. La strada eracosparsa di potasture. Il giorno prima era stato effettuato il taglio della vegetazione ai lati della pista. A un certo punto, al centro della strada, vidi una piccola figura che si contorceva. Gridava aiuto, tenendosi le mani sulla testa e rotolandosi in terra. Nella nebbia la figura sembrava illuminata, vestita com'era di bianco. Mi avvicinai. Era una ragazza in tuta sportiva, una ragazza orientale che altre volte avevo visto correre. Fermai la bici e scesi ad aiutarla. Lei piangeva e gridava, in preda a delle fitte di dolore. Non parlava italiano, quando cercai di chiederle spiegazioni me lo fece capire. Tirò su il cappuccio della tuta: era piena di vespe. La stavano pungendo a ripetizione. Cominciai a scacciare via gli animali a ditate: pungevano anche me, ma dovevo sbrigarmi. Soltanto sulla testa ne aveva almeno una decina; altre stavano attaccate alle mani e alle braccia. Gli animali erano avvinghiati ai capelli. Non so che cosa si era passata fra i capelli questa giovane donna, ma quel qualcosa piaceva molto agli insetti. Sembrava il loro cibo preferito. Pappa reale, ginseng, miele? E la misteriosa ragazza cinese non sapeva, non voleva parlare in italiano. Ci procurammo entrambi diverse punture fino a quando, lentamente, lei non ebbe più insetti addosso. Mi chiese aiuto per raggiungere Castel Giubileo: la ragazza era minuta, pensai che il portapacchi d'acciaio ce l’avrebbe fatta. La caricai dietro con le gambe penzoloni e cominciai a pedalare. La bici andava, credevo che non ce l’avrei fatta. All’arrivo, cercai di scambiare ancora qualche parola, chiedendole di dov’era, ma lei disse no, muovendo il capo. Arrivammo alla fine della ciclabile. Lei si avvicinò a un’auto grigia, risollevata. E si dissolse nel nulla.

Qualità di vita in italia: Roma tracolla all'82° posto

Il quotidiano economico "Italia Oggi" e l'Università "La Sapienza" di Roma hanno compilato il Rapporto 2009 sulla qualità di vita nel Paese. Mantova risulta la città ideale. Belluno seconda. Roma si piazza all'82° posto su 103 province. Milano è al 77° posto.

venerdì 18 dicembre 2009

A Roma sabato 20 dicembre asta di biciclette riciclate

Udite, udite! 
Sabato 20 dicembre nel padiglione 31 del Parco di Santa Maria della Pietà si svolgerà l'asta di natale di bici riciclate, a cura della ciclofficina ExLavanderia. Inizio alle 16.30. All'incanto interessanti cicli estratti da cassonetti o donati da cittadini generosi. E rimessi in ordine dai ciclomeccanici per nuove avventure.
Alle 18.00 concerto con l'Orchestra giovanile di Monte Mario. Alle 20 si proseguirà con la cicloriffa: bici rimesse in movimento all'asta. E poi si cena.
Il sito sul dove, come e perché sta qui.



Sacchetti di plastica: uccidono anche all'istante


Quattro dei sette capodogli spiaggiati sul Gargano, in Puglia, sono certamente stati uccisi da sacchetti di plastica, corde e contenitori di vari materiali trovati nei loro stomaci. Lo ha appurato il prof. Giuseppe Nascetti, dell'Università della Tuscia. Un motivo in più per smettere di usarli nel nuovo anno.

giovedì 17 dicembre 2009

Copenhagen Wheel, la bicicletta “intelligente”


Presentata a Copenhagen la "Copenhagen green wheel", dotata di una ruota che, promette la stampa, fa diventare la bici intelligente. A me sembra una minchiata pazzesca.
La ruota contiene una batteria elettrica che regala la pedalata assistita, che si ricarica con le frenate. Vorrei vedere quanta energia elettrica produce con le frenate e quanta fatica in più fa fare al ciclista... La bici è dotata anche di chip bluetooh per le comunicazioni, di sensori ambientali che forniscono informazioni al proprio smartphone su inquinamento, traffico e percorsi: tutte inutili bietolate. È notorio che il traffico per il ciclista non esiste. La bici era già ecologica prima. E lo smartphone costa come tre biciclette usate!
La ruota “intelligente” è stata sviluppata dal Mit di Boston e da Ducati Energia. «L'idea è quella di competere con le attuali bici elettriche – afferma il direttore generale di Ducati, Federica Guidi –, quindi puntiamo a un prezzo inferiore ai mille euro». Però, che risparmio! Diciamo che si dovrà trovare un modo di smaltire l’invenduto.
Nella capitale danese, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, è stato fotografato a bordo della bici. Un’idea nuova per promuovere la bicicletta nella Capitale?

mercoledì 16 dicembre 2009

Nel 2010 dimentica l'acqua in bottiglia

Il 2010 potrebbe essere una buona occasione per smettere di comprare l'acqua minerale in bottiglia. Una delle maggiori fonti di inquinamento da plastica del nostro paese, l'acqua in bottiglia esce dalle vie urinarie dopo un'oretta; la bottiglia invece ce la teniamo per 10 mila anni. Che ne pensate? Non vi sembra una cazzata? Si consuma energia e carburante, si inquina l'aria, anche per produrre la plastica della bottiglia, per trasportare la bottiglia al negozio e anche per portarla a casa. "Eh, come faccio a trasportare la cassetta delle bottiglie a piedi, prendo la macchina, la metto in doppia fila e il traffico si intasa. E bevendo l'acqua del rubinetto si spende molto meno.
Regalati un sereno 2010, rinuncia all'acqua minerale; il 2010 potrebbe essere l'anno buono per rinunciare a molte cose e per impararne di nuove, meno inquinanti, più salutari e liberatorie.

C'è poi anche questa iniziativa:


martedì 15 dicembre 2009

Dati su cui riflettere

Dal sito del Ministero dei Trasporti

Spese di esercizio delle autovetture private (miliardi di euro)
carburanti: 34,623
assicurazione R.C.A.: 16,894
manutenzione e riparazione ordinaria: 15,430
ricovero: 5,471
tasse automobilistiche: 4,050
pedaggi autostradali: 3,352
pneumatici: 3,183
lubrificanti: 1,079


Voto, da 1 a 10, per esprimere la soddisfazione media degli italiani in relazione all’uso dei diversi mezzi di trasporto.
aereo: 8,10
motociclo: 8,38
bicicletta: 8,14
automobile: 7,94
treno: 6,30
metropolitana: 6,94
pullman: 6,53
autobus/tram: 6,11

Sondaggio di Natale

Secondo voi, la botta finale a questo sistema gliela darà prima il riscaldamento globale o la finanza creativa (un milione di euro di nuovo debito pubblico ogni 8 secondi)?

venerdì 11 dicembre 2009

Fuerza de la revolución

Amigos, no quiero hablar demasiado de mi nueva bicicleta. Su nombre es "Fuerza de la revolución". Es un modelo Graziella que el amigo Máximo del barrio Prati, encontró en la basura y, por problemas de espacio en su casa, me regaló. Pinté la bici de rojo, le puse ruedas de mountain bike de 26 pulgadas (en lugar de las de 24 que tenía). La fuerza de la revolución es la fuerza de un pueblo que no quiere dejar la lucha. Un movimiento de cosciencias que está simbolizado por la rotación de los pedales y de las ruedas.  Solo freno anterior, para ahora. Aquí está:


giovedì 10 dicembre 2009

Welcome Kumi. New leadership at Greenpeace International


Dr. Kumi Naidoo (Durban, 1965) is the new Executive Director of Greenpeace International. Kumi holds a D.Phil in Politics from Magdalen College, Oxford. He has published and spoken widely on issues relating to civil society, education and resistance to apartheid. Of Indian origins, Kumi was part of the successful struggle against apartheid in his native South Africa. He was deeply involved in neighbourhood organization, youth work in his community, the underground movement, and mass mobilizations against South Africa's apartheid regime. He has a long experience as militant. “His specialities are provocations, resistence acts and civil disobedience”, wrote French newspaper Libération. Exiled in London in 1987, after Nelson Mandela’s election in 1994, Kumi devoted himself to active citizenship: for ten years he was the General Secretary of CIVICUS, World Alliance for Citizen Participation. He worked also for Greenpeace Africa.




In 2005, Naidoo was one of the founders of Global Call to Action Against Poverty, a coalition of anti-poverty campaigners from over 100 countries, engaging the public to maintain pressure on leaders to fulfil their promises on aid, trade, climate change, debt and gender equality. Kumi brings with him a passion for activism, for non-violence and clear ideas for shaping the future of Greenpeace. A former Marxist, he says: «History teaches us that real change only comes when good men and women are prepared to put their lives and personal safety on the line to advance the cause of justice, equity and peace. I believe today that Greenpeace is the leading organization in embracing that approach». "Kumi has all of the qualities needed to take Greenpeace forward and lead it in the greatest challenge it and the world has ever faced: climate change."
Greenpeace International (Stichting Greenpeace Council), is the body that coordinates global Greenpeace policy and strategy, and is based in Amsterdam.
The best way to welcome Kumi? Take action! Mobilizing people and act now!

martedì 8 dicembre 2009

A Bologna l'Anti-motor show

A Bologna, numerosi ciclisti, fra cui alcuni amici miei, nello scorso weekend hanno preso parte a una bellissima iniziativa, in occasione dell'annuale fiera dei motori, che mi pare si chiami Motor Horror Picture Show. Sul sito di Repubblica trovate alcune foto. Bella gente e belle bici.

Finanziaria e incentivi

Primo sì della Camera alla Finanziaria 2010. Scajola promette incentivi per auto ed elettrodomestici. C'è un piccolo problema: il mercato delle automobili è saturo. E c'è la crisi. non era meglio puntare solo su incentivi agli Enti locali per l'acquisto di autobus ecologici?
L'ad di Fiat e Chrysler Marchionne al "Peterson Institute" a Washington: «Abbiamo fatto i programmi prevedendo una riduzione del mercato del 20 percento in ognuno dei prossimi due anni» (La Stampa, 8 dicembre 2009, p. 27).

lunedì 7 dicembre 2009

Fiorenzo Magni

Fiorenzo Magni (7 dicembre 1920): auguri!


giovedì 3 dicembre 2009

Light of my eyes


Devo dire che con il freno a pedale mi ci sto proprio divertendo. Sferraglia un po', ma con un 46 x 18, così leggera, ci vado ovunque. Il freno anteriore l'ho messo, comunque.


Non c'è molto altro da dire.


La corona dista 2 mm dal telaio. Emozioni silenziose nel freddo nebbioso.
 

mercoledì 2 dicembre 2009

Formigoni, Podestà e Moratti indagati per smog


Era ora. Si spera in ulteriori provvedimenti.

martedì 1 dicembre 2009

lunedì 30 novembre 2009

L'incontro dei ciclisti con l'assessore De Lillo a Roma

A Roma, venerdì scorso c'è stato un incontro con l'assessore Fabio De Lillo sulla ciclabilità. Un breve resoconto si trova qui. Vorrei andare oltre il contenuto dell'incontro e cercare di capire le dinamiche a cui i ciclisti urbani sono sottoposti nelle loro rivendicazioni rispetto alle istituzioni romane. le rivendicazioni dei ciclisti si concentravano in un ciclo decalogo. Sappiamo che diversi Comuni nel nostro paese hanno adottato una politica decisamente favorevole alla bici, con zone pedonali, piste ciclabili, zone a 30 Km/h, dossi, vasi, parcheggi a pagamento, divieti di circolazione. In altri luoghi, invece, si continuano a costruire strade larghe senza ciclabili, a ricostruirle ancora più larghe, a ridurre i marciapiedi (sta succedendo ora a Piazza Bainsizza, andate pure a vedere), a fare vaghe promesse e qualche piccolo intervento, magari marginale: sulla ciclabile Ponte Milvio-Castel Giubileo lo attestano le ripetute potature, a fronte di una totale trascuratezza nella manutenzione del manto stradale, pieno di crepe.
Del tutto casualmente - una casualità densa di serendipity e di desiderio di approfondire - proprio venerdì mi imbattevo del seguente passo, tratto da un interessante libro che consiglio a tutti. L'autore è un matematico e sta spiegando il perché negli Stati Uniti non si faccia nulla per imporre più controlli sulla vendita e la detenzione delle armi da fuoco. Il discorso è assolutamente pertinente per il nostro caso, se riferiamo i controlli ai veicoli a motore. Possiamo pensare al Codice della strada in vigore, ma anche a futuri inasprimenti delle norme. È facile dedurre che si otterrà molto poco. Cito:

«Considerate una situazione in cui il 20 % dell’elettorato è sfavorevole a controlli [sulle armi] più severi e tre quarti di questo gruppo (il 15 % dell’elettorato) li avversano al punto da votare contro qualunque candidato li sostenga. Supponete inoltre che l’80 % dell’elettorato favorevole a controlli più rigidi non abbia una convinzione altrettanto incrollabile. Diciamo che sono un ventesimo di questo gruppo (il 4 % dell’elettorato) li considererà un elemento decisivo e voterà contro qualunque candidato vi si opponga. Date le premesse, non è difficile immaginare un politico cauto che cerca di ignorare totalmente la questione o si finge contrario ai controlli. Questa strategia gli fa perdere il 4 % dei voti; la strategia opposta, il 15. Una differenza dell’11% sarebbe significativa in gran parte delle elezioni».

John Allen Paulos, Un matematico legge i giornali. Difendersi con la logica dai trucchi dell’informazione, Milano, Rcs, 2009, pp. 100-01.

martedì 24 novembre 2009

lunedì 23 novembre 2009

Naomi Klein, il bike bloc e Copenhagen

Sull'Espresso della settimana scorsa (pp. 92-93), Naomi Klein sostiene che al vertice di Copenhagen molti attivisti faranno un "bike bloc", «dirigendosi a centinaia e facendo della vecchia bicicletta un nuovo e inedito "irresistibile dispositivo di resistenza". Obiettivo dell'iniziativa non è far chiudere i battenti al summit, come a Seattle, bensì spalancarli».
Sullo stesso settimanale, un po' di pagine più in là, si parla di Copenhagen. Un esperto ambientalista danese spiega: «Vogliamo diventare la migliore città al mondo per i ciclisti». Credo che già lo sia, comunque che continuino pure a correre verso il progresso. L'uso della bici fa risparmiare 80 mila tonnellate di CO2. Continua l'ambientalista: «Un terzo dei cittadini va al lavoro in bici. Arriveremo alla metà e aumenteremo la sicurezza». Secondo voi, in una città che ha introdotto la pedonalizzazione del centro urbano nel 1967, il bike sharing nel 1995, che ha 450 Km di piste ciclabili, la qualità della vita aumenta o diminuisce? E i turisti ci vanno più numerosi e più volentieri o no? 

Orsani, campione italiano juniores muore in incidente

Un'auto gli è andata addosso durante un allenamento. Il campione italiano juniores a cronometro, Anthony Orsani, 18 anni, è morto dopo circa un'ora all'ospedale di Empoli. Il giovane ciclista si stava allenando nei pressi di Vinci con la sua nuova squadra, la Mastromarco Sensi.


giovedì 19 novembre 2009

Influenza A, vaccino-truffa?

Il governo polacco ha affermato che non comprerà il vaccino antipandemico perché sarebbe a rischio truffa. Ma va? Invece l'immunologo Aiuti e il sottosegretario Fazio hanno invitato le categorie a rischio a vaccinarsi. [In una intervista rilasciata qualche tempo fa, Aiuti sosteneva che era inutile vaccinarsi e che era più pericolosa l'influenza di stagione]. Per il ministro della salute polacco, Kopacz, il vaccino non è sufficientemente testato. In Italia, pochissimi hanno chiesto di vaccinarsi. Un segnale di saggezza degli italiani? Strano. Comunque i test clinici del vaccino sono durati solo 21 giorni. Mi sa che la mafia del farmaco almeno stavolta s'attacca al tram.

mercoledì 18 novembre 2009

L'acqua è un bene pubblico

L'acqua è un bene pubblico, come l'aria e l'idea della bici. Non è ammissibile che gli acquedotti vengano privatizzati. Tra poco ci metteranno una presa scart nel culo a tutti quanti.

martedì 17 novembre 2009

Opulenza e spreco

«Non è possibile continuare ad accettare opulenza e spreco».

Benedetto XVI, al vertice Fao di Roma

venerdì 13 novembre 2009

Microcar



Dice che così i ragazzini imparano a guidare e si abituano a stare seduti comodi in mezzo al traffico. E imparano anche a stare zitti. A mettere benzina, a controllare la pressione degli pneumatici e a lavare la macchina. Per poi leccarla e adorarla.
Stamattina ho notato i due reperti a distanza di dieci metri. Carine, vero?

mercoledì 11 novembre 2009

Spine, forature, non c'ero

Perché sulle ciclabili romane, almeno quella che percorro io, si pota un giorno sì e uno no? E perché non si mette un bel cartello all'inizio della pista "potatura in corso (fate come vi pare)"? Lo dico perché per la seconda volta ho bucato a causa delle potature. Quando ti accorgi che per terra è tutto un rametto, foglie e ovviamente spine, non puoi tornare indietro. Neanche puoi caricarti in spalla la bici o condurla a mano per un chilometro. Speri che vada bene. A volte va bene, altre volte buchi. Poi, se la foratura è piccola, vai al lavoro e quando esci nel tardo pomeriggio, al buio, scopri che hai bucato. Rigonfi la ruota, perché non sai se qualche birichino te l'ha sgonfiata, poi la rigonfi ancora dopo un paio di chilometri - e già hai capito. Infine, nel buio della ciclabile, ti dedichi a cambiare la camera d'aria alla graziella, impiegandoci una mezz'oretta, perché non è che lo si faccia tutti i giorni alla graziella. La foratura è una grande occasione di crescita, ho scritto una volta per scherzo, ma neanche tanto. Ma di sera è una rottura.
Stamattina devo andare in farmacia. Il traffico è completamente bloccato. In bici ci si impiega un attimo. Al ritorno, un tipo mi svolta a destra davanti, lentamente, senza freccia. Tre-quattro bussate sulla carrozzeria e mi avvicino al finestrino. «M'ha tagliato la strada, senza neanche mettere la freccia, è pericoloso». Il tipo non è proprio sveglissimo, ma dà una risposta formidabile: «Lei non c'era». Dal bar vicino due cominciano a ridere come matti «ma come, non c'era». Rido pure io e me ne vado. Forse però in qualche modo era vero che non c'ero.

martedì 10 novembre 2009

Che brutto clima!

Che brutto clima!
 







ROMA, SABATO 14 NOVEMBRE 2009
Sala della pace “Giorgio La Pira” Provincia di Roma/ Palazzo Valentini Via IV Novembre 119/A

CHE BRUTTO CLIMA! "Fermiamo il mercato dell’aria, riappropriamoci del clima, cambiamo la società"

Seminario nazionale di Attac Italia
Ore 10 - 12.30
introduzione di: Fabrizio Valli ( Attac Italia)
interventi di :
Giorgio Nebbia - ambientalista, saggista, professore emerito di Merceologia Università di Bari.
etc. etc.
link

Bibite

«Se pagate per bere quando dal vostro rubinetto scorre acqua pulita e potabile, avete denaro per cose non realmente indispensabili. nel mondo un miliardo di persone lotta ogni giorno per sopravvivere con meno soldi di quelli da voi spesi per una bibita».

Peter Singer

lunedì 9 novembre 2009

Roma, campione d'Italia

260 ore all'anno in mezzo al traffico, fermi. Mediamente, perché c'è chi trascorre in coda anche il doppio del tempo. Lo attesta uno studio del Codacons. È il record di Roma. E la pubblicità delle automobili continua a promettere veicoli volanti tra i fiorellini e gli altopiani della grafica computerizzata. Intanto il negozio di Suv vicino casa mia ha chiuso. Almeno questo. Ma quelli che abboccano sono sempre tanti...

mercoledì 4 novembre 2009

Morte in bici viaggia sull'automobile

Leggo con rabbia e tristezza della morte di Eva, che su via dei Fori Imperiali è stata travolta da un taxi.Un ciclista occupa quaranta centimetri di strada. Non sta andando sulla Pontina a 150 Km/h. Ecco la notizia scritta da Loskoindividuo, che riporto integralmente:


lunedì 2 novembre 2009

Bici da viaggio


L'idea di fondo era realizzare, con poca spesa, una bici da viaggio, sul tipo di quelle in voga negli anni Settanta-Ottanta. Un modello di bici a tutt'oggi ineguagliato. Soprattutto come filosofia. Quindi manubrio da corsa, pipa un po' alta, ruote da 26", portapacchi. Sul manubrio da corsa e la sua bellezza scriverò un post a parte, comunque non condivido affatto la mania di sostituirlo con manubri dritti, il fatto di dire che è scomodo...Così ho deciso di modificare la Bottecchia che già avevo, installando innanzitutto un manubrio da corsa. Sull'accoppiamento v-brake - leve da corsa devo dire che le cose funzionano abbastanza bene, che la corsa delle leve è più lunga e a un certo punto la frenata è molto rapida: questione d'abitudine. Comunque si può fare, al contrario di quanto affermano certi blog (che ho ovviamente letto con attenzione). Ho cambiato anche la corona grande, montando una 48, che mi permette di tenere una discreta andatura, quando la bici non ha alcun carico. Infine, la nuova sella: la Smp ha prodotto una nuova sella economica (sui 26 euro), più stretta della precedente e più funzionale a una pedalata un minimo dinamica; quella vecchia, più larga, era piuttosto scomoda sulle cadenze elevate.
Pesa un po', comunque, la Bottecchia, è un bel cancello: in salita, è inutile sforzarsi in piedi sui pedali per lunghi tratti, meglio un rapporto tranquillo. Ho fatto solo giri sperimentali all'alba, in particolare per provare i freni e l'assetto generale, ma è necessario provare il mezzo su percorsi più sostanziosi e con almeno una ventina di chili di bagaglio. Comunque per ora sono soddisfatto.

mercoledì 28 ottobre 2009

Anche così nasce un campione: Paolo Bettini

Sto leggendo il libro di Paolo Bettini appena uscito. Molto bello e istruttivo. Mi è saltato subito all'occhio il racconto che segue, che spiega come il futuro campione entrò in possesso di una bella bici da corsa. Una lezione per i feticisti della componentistica, dei materiali, ecc.:

«[C]hiesi al babbo la prima bici da corsa. Papà Giuliano, che come ho già scritto la sempre saputo ingegnarsi per non farci mancar nulla, trovò una vecchia bici da un rigattiere. La rimise in ordine, la riverniciò. E con quella biciclettina rossa, strappata al destino di una discarica, cimelio che oggi fa bella mostra di sé nelle stanze del Bettini Fans Club a La California, spiccai il volo verso mille traguardi».

Paolo Bettini, con Andrea Berton, Così ho pedalato in cima al mondo, Red edizioni, Milano, 2009, p. 19.

lunedì 26 ottobre 2009

A Firenze, Piazza Duomo pedonale

Un altro piccolo tassello nella lotta allo smog, al traffico e allo strapotere dell'automobile. Simbolico, irrinunciabile. A Piazza Duomo da oggi si circola a piedi. Ma la strada da fare in Italia è ancora lunghissima.

martedì 20 ottobre 2009

Strade per le bici in Danimarca

Un po' di tempo fa Stefi mi ha mandato un link a un blog danese che si occupa di bici. Come è noto, la Danimarca è all'avanguardia nel mondo per quanto riguarda l'uso della bici come mezzo di trasporto. Ebbene, le leggi italiane e regionali sulla ciclabilità prevederebbero, teoricamente, ciò che vedete nel video. Ma, di fatto, quando vengono costruite nuove strade molto raramente viene realizzata la ciclabile annessa.  Il risultato è davanti a tutti.
Il link è il seguente: http://www.copenhagenize.com/2009/08/copenhagen-bicycle-superhighways.html

Le accise della benzina

Anche per questo pedaliamo. Qui sotto trovate l'elenco delle accise che gravano sul prezzo al litro della benzina (fonte wikipedia):
  • 1,90 lire per la guerra di Abissinia del 1935 (0,001 euro);
  • 14 lire per la crisi di Suez del 1956 (0,007 euro);
  • 10 lire per il disastro del Vajont del 1963 (0,005 euro);
  • 10 lire per l'alluvione di Firenze del 1966 (0,005 euro);
  • 10 lire per il terremoto del Belice del 1968 (0,005 euro);
  • 99 lire per il terremoto del Friuli del 1976 (0,051 euro);
  • 75 lire per il terremoto dell'Irpinia del 1980 (0,039 euro);
  • 205 lire per la missione in Libano del 1983 (0,106 euro);
  • 22 lire per la missione in Bosnia del 1996 (0,011 euro);
  • 0,020 euro (39 lire) per rinnovo contratto autoferrotranvieri 2004.

giovedì 15 ottobre 2009

I portici di Bologna

La copertina del Magazine del "Corriere della Sera" di oggi è dedicata all'acqua. Hanno fatto uno scoop pazzesco. Hanno analizzato l'acqua dei rubinetti grazie all'Università di Milano Bicocca e hanno detto che non è affatto male. Ma lo sanno che viene continuamente analizzata da analoghe università e istituti, molto più delle acque minerali in bottiglia (quello sarebbe stato un bello scoop, vedere che cosa si annida in una bottiglia di plastica dopo 800 Km di autostrada, soste sotto al sole, stoccaggio in magazzino, ecc.)? Ma non voglio parlare di questo.
Mi ha colpito l'articolo di Angelo Panebianco, intellettuale di alta caratura, relativo all'uso dei portici di Bologna da parte dei ciclisti. Un membro della giunta comunale ha chiesto - secondo l'illustre politologo "in modo confuso e ambiguo" - di regolarizzare questi comportamenti, ossia di permettere legalmente di circolare sotto ai portici. Di ambiguo e confuso non mi pare che ci sia nulla, non so se il membro del consiglio comunale si è espresso in crittogrammi. Comunque il professore bolognese è contrario. E dice che anche Romano Prodi, che è ciclista, lo è. Dice che è giusto fare piste ciclabili. Panebianco nota con orrore che un altro membro della maggioranza ha proposto che i ciclisti possano circolare contromano. (È una cosa che si fa in diverse parti del mondo civilizzato, dalla Gran Bretagna alla Nuova Zelanda, dalla Danimarca alla Francia, e anche in Italia c'è già chi lo fa.) Panebianco inorridisce a queste proposte forse perché non è ciclista. L'idea di circolare sotto i portici in bici, per me viene associata all'approccio agli edifici, quando si cerca un palo o una rastrelliera per parcheggiare, oppure per qualche spostamento ravvicinato quando piove. Per il resto, penso che i ciclisti non siano mica sado-masochisti, al punto da infognarsi tra la folla per slalomare, più noiosamente che rischiosamente, tra ombrelli, passeggini, anziani, comitive di studenti, ecc. Credo che ogni ciclista di buonsenso vada per strada, appena può, se il percorso da compiere supera i 50 metri. Invece, secondo me, ha pienamente ragione Panebianco quando afferma che la maggior parte dei ciclisti gira di notte senza luci. Ok, questo è giusto: luci a led per tutti con batterie ricaricabili. Basta fari a dinamo con lampadine fulminate. Se fossi un amministratore comunale (ovviamente apparterrei all'area trozkista moderata) le regalerei, le luci a led. Molto più utili, economiche e gratificanti di tanti gadget e iniziative dispendiose messe in atto in tutti i Comuni italiani. (Su questo tornerò, forse, perché mi è venuta un'idea.) E, dopo aver regalato le luci a led, giù multe per chi non le usa. Nota lo studioso felsineo che la notte i vigili scompaiono. Anche a Roma, forse in tutta Italia, chissà: ed è il Far West. Ma non per colpa delle bici. Indovinate per colpa di chi? Delle automobili, avete indovinato. ma come avete fatto? A Bologna non ci sono le falangi di suv, microcar, smart e  scooteroni che abbiamo a Roma? Beati voi. È questo il dramma di Roma e di altre grandi città: beata Bologna che ha i portici pieni di ciclisti, e di pedoni a cui prestare molta attenzione. Il degrado della vita urbana nelle grandi città è colpa della auto, delle soste selvagge, dello smog e della psiche degli automobilisti, plasmata dall'ambiente, ormai persuasa che non sia possibile alcuna alternativa: beato chi ne ha scoperta una e se la tiene da conto.

mercoledì 14 ottobre 2009

Festival della Scienza 2009


A Genova, dal 23 ottobre al 1° novembre 2009, si svolge il Festival della Scienza. La bici piace, la bici attizza. Guardate l'elenco degli sponsor della manifestazione; che cos'avrebbero avuto da offirire di eccitante dalle loro produzioni? Poco, comunque meno della bici a vela oppure il tentativo disperato di uno scienziato pazzo. Per questo noi pedaliamo.

Non ci credo

Incredibile. Ancora non ci credo. Sono off topic di brutto, ma ho letto una cosa di sinistra sui giornali. Nel tepore pre-autunnale, in attesa delle eccitanti primarie del Partito Democratico, con la vicenda della Binetti che scatena la passione militante, con l'attesa anche delle castagne, arriva una frase drastica e vera:
«I conflitti armati in Africa non sono dovuti al tribalismo ma alla bramosia delle multinazionali e al loro desiderio di appropriarsi in modo esclusivo di giacimenti strategici (petrolio, uranio, coltan...)». Lo ha detto il compagno relatore generale del sinodo dei vescovi sull'Africa cardinale Turkson. Forse qualcuno dei nostri aspiranti governanti a 23 gradi centigradi potrebbe prendere esempio...

Lo stress la causa, la bici il rimedio

Ieri è uscita la notizia sulle agenzie di stampa: il 70% degli italiani muore per malattie causate da stress. Lo riferisce uno studio del Dipartimento di Studi Clinici dell'Universita' "La Sapienza di Roma" in collaborazione con l'AISIC. La presidente dell'AISIC, Cinzia De Vendictis, ha affermato: «Si tratta delle malattie cronico-degenerative, che includono le patologie cardiovascolari, tumori, broncopneumopatie croniche ostruttive, cirrosi epatica, le malattie intestinali che nell'insieme costituiscono piu' del 70% delle cause di morte».
Credo di non esagerare, affermando che il traffico è una delle maggiori cause di stress. E che in bici patisci sì lo smog, ma il traffico non esiste. L’altroieri, sotto la pioggia, scivolavo tra le auto e il marciapiede. Quando ero a casa, asciutto e rivestito, forse loro stavano ancora là.
Tra i disturbi causati dallo stress anche l'ipertensione che, oltre alle patologie cardiovascolari, può essere causa di diabete e infarto. Colpisce il 25% degli italiani, circa 15 milioni di persone, percentuale che raggiunge l'80% se si considerano gli "over 65". "Ansia, depressione, alcolismo, disadattamento sociale, abuso di farmaci, sono tutte possibili complicazioni dell'ansia da stress".

martedì 13 ottobre 2009

lunedì 12 ottobre 2009

Ciclabile repellente


Non è uno spettacolo infrequente. Fino all'arrivo dell'inverno. Ci si imbatte in carta igienica, preservativi usati, cacca, ecc. Per favore, non diamo la colpa ai nomadi che vivono poco distante, come non addossiamo loro la responsabilità delle decine di televisori, lavatrici, frigoriferi abbandonati nei paraggi: un campo nomadi non rottama tutti questi elettrodomestici. I residui delle piacevoli notti dei romani costituiscono un argomento repellente, soprattutto per chi usa la ciclabile per diporto o per andare al lavoro. Nessuno controlla. La foto è stata scattata nei pressi della via Olimpica. Oltre alle crepe e alle buche, anche questo: siamo lontani anni luce da un'idea normale di pista ciclabile.

venerdì 9 ottobre 2009

Io dissuado



Campagna "Io dissuado", sabato domenica prossima a via dei Cerchi stendiamoci per terra. Protestiamo contro i 5100 morti all'anno provocati dai veicoli a motore, nonché dalla mancanza di controlli e di sanzioni.
Organizza l'ANIA.
Installiamo però anche i dissuasori veri! A Roma stanno solo nei parcheggi dei centri commerciali, o poco più.

Mercedes 2

Ancora grosse risate dalla campagna Mercedes: "Finalmente posso concedermi il lusso di un'automobile che consuma meno". In effetti, non consuma niente, costa poco, pesa niente e ha due ruote: è un vero lusso.

Esperienze con il freno a contropedale

Bruno mi scrive:

«Ciao,
ho letto nel nel tuo blog un post riguardante la tua bici in cui hai messo un mozzo a contropedale, siccome a giorni farò lo stesso su una bici nuova, volevo sapere come ti ci trovi e se in qualche modo, con una guida un pò più attenta, si può fare a meno del freno anteriore (visto che anche dove abito io non è proprio tutta pianura) fammi sapere, grazie».

La bici l'ho usata poco, all'inizio ci stavo scomodo perché la sella era troppo alta. Poi ho trovato un'altezza più adatta. Il mozzo a contropedale che ho montato è piuttosto economico (ora si trova anche a 15 euro, fabbricato nella Repubblica Ceca). È un po' un giocattolone, non pensate di farci dei viaggi, ma è molto divertente. Davanti ho montato una corona a 46 denti e si riesce a spingere la bici abbastanza. Il pignone balla un po' nel mozzo, perché ha un sistema di fissaggio un po' cheap per i miei gusti (ma un paio di amici che lo usano da anni dicono che non ha mai dato problemi a proposito); però quel rumorino quando pedali francamente mi dà un po' fastidio; diciamo che è un mozzo più indicato per una bici tipo Graziella che per un telaio da corsa.
Consiglio di montare anche un freno anteriore. Abito in una zona urbana di discese e salite discrete (fino all'8%, credo). A meno di non andare molto piano, la frenata solo posteriore è poco efficace, forse può migliorare con l'allenamento, ma tutti sanno che nelle frenate -soprattutto quelle d'emergenza - il freno anteriore è molto importante. Condizioni che l'asfalto bagnato rende ancora più insicure.
Per concludere: il freno a contropedale è molto divertente, quando non pedali la bici non emette alcun rumore, vale la pena senz'altro di farsi una ruota del genere. Ma non vi aspettare il non plus ultra della tecnologia per 15 euro.

giovedì 8 ottobre 2009

Stringiamo i denti: le statistiche migliorano...

Dal XVII Rapporto ACI-Censis Servizi 2009 presentato oggi:

Qual è il mezzo di trasporto prediletto tra coloro i quali hanno deciso, per far fronte all’aumento costante del prezzo della benzina, di “modificare” il proprio stile di mobilità sostituendo o alternando l’uso della 4 ruote per gli spostamenti ricorrenti ?

I mezzi pubblici sono indicati dal 41,2% degli intervistati. Se si rinuncia all'auto, però, ci si sposta anche a piedi (34,3%) o con le due ruote (quella buona e quella cattiva). E vince la bicicletta, con 16,3%, sulle moto (15,7%).

mercoledì 7 ottobre 2009

Mercedes

La nuova campagna Mercedes, pompatissima su riviste e giornali: "Voglio un'auto che non inquini la coscienza".
Ecco, compratevi la bici.

martedì 6 ottobre 2009

L'Eroica 2009

Sabato e domenica, a Gaiole in Chianti, per l'Eroica da 205 Km. Tutto molto bello, ma anche tristezza per la morte di un cicloamatore. Per me, due cadute controllate, 13h10' di pedale, imprecazioni reiterate alle ultime salite.



Qui dabbasso, Americo Severini, 79 anni, tre volte campione italiano e vicecampione del mondo di ciclocross: ha corso la 205 Km:




giovedì 1 ottobre 2009

Arezzo: faro di consapevolezza

Oggi su La Repubblica, una luce nel buio sul consumo d'acqua minerale (e plastica) nel nostro paese. L'Italia è abbondantemente al primo posto nel mondo con 192 litri di minerale a testa all'anno. Ciò significa che, per colpa dell'acqua, nelle discariche italiane finiscono tonnellate di plastica in più. L'intelligenza degli italiani si vede anche lì: bevi, pisci e ti accolli per quattromila anni un altro pezzo di plastica.
I cittadini di Arezzo sembrano dare segni di risveglio dall'ipnosi televisiva: uno si due (che non è tantissimo) beve acqua di rubinetto; gli altri ancora dormono, ma in compenso meno che nel resto d'Italia. A Roma, si vedono donne (genere Vigna Clara, tipo A o B, ossia mora rifatta o bionda ancora resisto e faccio sport) che rischiavano la sciatica nel trascinare 12 litri d'acqua che credevano dimagrante verso la Smart. Ma anche uomini forzuti si cimentano nel trascinamento del liquido che esce dal rubinetto di casa (che è anche meglio): ti porto 18 bottiglie tutte insieme: che ti credi, che non ci riesco?

mercoledì 30 settembre 2009

Uno di noi


«Il Golia del materialismo non può essere affrontato con successo con timidezza e semplici riforme. Deve essere denunciato con forza, e la propria alternativa non può essere una mera riforma dell’esistente ma una riformulazione delle motivazioni alla base della vita [...]. Noi occidentali siamo rimasti intrappolati nella gabbia del materialismo, una nostra invenzione. L’impero tecnocratico avrà vita breve perché al suo miope ed immenso potere fa eco la sua impronta teocratica».

Paolo Soleri, architetto, artefice di Arcosanti, Arizona, l'altroieri alla Festa dell’Architettura di Roma.


lunedì 28 settembre 2009

Cadel Evans, neocampione del mondo

L'australiano Cadel Evans ha vinto ieri a Mendrisio il campionato del mondo su strada. "Il mio doping? amarone, barolo e sangiovese".

venerdì 25 settembre 2009

Il bike sharing è superato, dice il suo inventore

Metro è un quotidiano free-press che da tempo si è impegnato nella diffusione della bici in città, con molti articoli interessanti e originali. Scrive di bici meglio e più dei grandi quotidiani a pagamento.Oggi, a pag. 8, è apparsa un'intervista a Pedro Kanof. Nel 1989, Kanof ha inventato il bike sharing. Dice che l'idea gli è venuta per far risparmiare, perché nel 1989, quando ha inventato il bike sharing, le bici costavano parecchio, mentre oggi se ne può comprare una con 60-100 euro [n.d.r.: è un cesso a cui si staccano e bruciacchiano i pattini dei freni, i pedali, ecc.].  Non è che le bici del  bike sharing valgano molto di più, almeno a giudicare dai componenti che montano, comunque sono bici d'uso, stanno sotto la pioggia, ecc. Quanto siano costate è un altro discorso che interessa i revisori dei conti, la magistratura, ecc. Dice Kanof che in Italia è pieno di bici, la gente ne possiede molte, ma le lascia in cantina. «La gente - continua questo uomo saggio - chiede alla mobilità comodità e sicurezza». Per quanto riguarda la comodità, Kanof ha ideato delle stazioni di ricarica per le bici, con allarmi, ecc. Questo ci interessa relativamente. Chiede allora il giornalista, Andrea Bernabeo, dimostrando di essere abbastanza al corrente della tematica, al contrario di altri suoi colleghi: «E la sicurezza? Guardi: la storia delle infrastrutture non attacca: ci vogliono 20 anni per fare 1 metro di ciclabile...». Risponde Kanof...leggete bene:
«Se ci sono è meglio. Altrimenti la massa che scenderà in strada condizionerà le auto, facendole andare più piano delle due ruote. È questa la vera rivoluzione».

giovedì 24 settembre 2009

Clandestino Day in tutta Italia


Tutti i luoghi di questa bellissima iniziativa qui.

mercoledì 23 settembre 2009

Lungimiranza politica a San Donato Milanese

Ieri all'Onu. "Obama : clima, il tempo sta per scadere".
Ieri comunicato FIAB: "San Donato Milanese cancella le ciclabili nella Settimana europea della mobilità".
Quando si dice il tempismo.
D'altra parte, Dompè, il sindaco di San Donato Milanese, l'aveva detto nel suo programma pre-elettorale: «Rivedere le piste ciclabili, con particolare riferimento a Via Gramsci e al viale De Gasperi, anche per ripristinare quelle corsie di marcia automobilistiche che consentano un traffico più scorrevole e quindi meno inquinante con particolare attenzione al rispetto, del codice stradale e della sicurezza».
Avete capito? Parole chiave: "Rivedere" e "scorrevole". Adesso andiamo a vedere che cosa succederà su queste vie così "scorrevoli". Sembra di capire che togliendo le ciclabili si voglia ridurre il traffico. Neanche in Somalia.

martedì 22 settembre 2009

Citazione

«Laggiù...se un mercante potesse spegnere le stelle affinché le sue insegne si vedano meglio, forse lo farebbe».

Bernard Moitessier, La lunga rotta, Mursia, Milano, 1972, p. 135.

lunedì 21 settembre 2009

I mostri delle mostre di bici

Sui giornali, intendo i quotidiani a grande tiratura, si parla di bici come mezzi di trasporto in due occasioni. A primavera inoltrata, insieme ai consigli sulle diete, bere molta acqua, mangiare verdura e frutta, evitare la carne rossa, ecc.; e in occasione dei saloni della bici. Quest'anno se ne tengono due, uno a Milano e l'altro a Padova. Personalmente, ho scarso interesse per le novità, anche se ogni tanto esce fuori qualcosa d'interessante. Quello che mi sembra davvero importante è sottolineare la distorsione mediatica a cui viene sottoposta la bicicletta, non solo nei giornali, ma anche nelle riviste. Ci sarebbero molte cose da dire, ma mi concentro qui su una: il prezzo e la qualità delle bici proposte, a volte in associazione a gadget, abbigliamento sportivo, ecc. Tutto costosissimo. Ho davanti le due pagine de "La Stampa", giornale della Fiat, che venerdì scorso, 18 settembre (pp. 28-29), presentando il salone di Milano Eicma (che si chiude oggi), snocciolava una serie di bici con tanto di prezzo in bella vista. Non sono incoraggianti per chi volesse comprare una bici nuova. Il capolavoro è la Fashion Milano, "bici da passeggio stile vintage [...] 500 cristalli Swaroski su carter, frontalino e canna" costa 4500 euro; la Bottecchia Fadalto in carbonio 2235 euro;la City Pearl Ducati [!!!] della Italtwin 2200 euro, la Montante Yachting 6500 euro, pieghevole in carbonio, 6500 euro!!! Una bici da barca che costa come una barca...In allegato all'articolo principale, la solita citazione colta, stavolta di Alfredo Oriani; e, infine, un articolo che avrebbe voluto essere ironico, nel riprendere il tormentone "quelli che..." di Jannacci di Gambarotta  dedicato ai ciclisti urbani. Si intitola "Gli irriducibili che sanno stare in sella". Si capisce che l'autore non ha mai preso una bici in città: tutto il resto è noia.

venerdì 18 settembre 2009

A Londra bici contromano: è legge

A Londra, per ora in via sperimentale, le bici potranno circolare contromano. Un cartello "Except cycles" apposto sotto il divieto di transito renderà possibile la circolazione legale contromano ai ciclisti. Una piccola corsia (basta mezzo metro) permetterà alle bici di non fare il giro della città o di prendersi una multa perché si sta usando il marciapiede. Anche Reggio Emilia e Bolzano hanno introdotto il doppio senso per le bici. Da Roma quelle città sembrano lontane quanto Londra. Da noi se rispetti le regole rischi di farti male: meglio rischiare una multa.


                                                   Un cartello neozelandese

mercoledì 16 settembre 2009

La bici con ruote da 36 pollici

Le mtb con ruote a 29 pollici sono ormai diffusissime: si tratta di ruote del diametro uguale a quelle da corsa, 28”, definite per approssimazione a 29" per via del copertone più grande. Anche le bici cosiddette da 27” (in realtà un po’ più larghe di quelle attuali da corsa), un tempo diffusissime nei Paesi anglosassoni, erano un po' più grandi di quelle da 28". Ma già da un po’ si è affacciata un’ipotesi monstre: la mountain bike con ruote da 36”, un vero bisonte per strade sempre più malmesse: sarà una nuova risorsa per il ciclismo urbano? Ecco un raffronto tra una Salsa El Mariachi da 29″ e una bici con ruote da 36”. La bici nella foto è stata assemblata da Ben Witt dei Milltown Cycles.


Cerchioni e copertoni del genere sono utilizzati per alcuni tipi di monocicli e anche qualche versione di velocipede.





Grazie a questi segmenti di mercato esiste la possibilità di farsi una ruota da bici con un cerchio da 36”. Attacchi dei freni e tutto il resto vanno fatti artigianalmente.

Il copertone della foto di sopra è il Nimbus Nightrider, mentre il cerchio è lo Stealth. Si trovano in vendita sui siti di monocicli. Un altro cerchio utilizzato è l'Airfoil, magari con copertoni slick TA 36". Derivando dai monocicli, il peso è consistente. Un cerchione pesa mediamente oltre un kg. E poi c’è il problema dei costi: una camera d’aria da 36” costa molto più di una per le bici “normali”, anche se è stata sperimentata la possibilità di utilizzare per i copertoni da 36” le camere d’aria da 29” (qui).
La Black Sheep ha prodotto una splendida 36” in titanio:

martedì 15 settembre 2009

Festival della bicicletta, 18-20 settembre


Organizzano l'Officina culturale 41° parallelo della Regione Lazio. Ideato da TÊTES DE BOIS con i COMUNI DI ZAGAROLO E GENAZZANO, PROVINCIA DI ROMA e CON IL PATROCINIO DELLA REGIONE LAZIO. Incontri, suoni, libri, spettacoli, conversazioni, letture
La bici, il suo quotidiano, le vicende sportive, la sua storia, il suo ruolo nel risparmio energetico, in una nuova mobilità e vivibilità delle strade.
Tra gli ospiti, Gianni Mura, Alfredo Martini, Maurizio Crosetti, Sandro Donati, Sergio Rizzo, Tullio Berlenghi, Mario Tozzi, Gian Paolo Ormezzano, Claudio Ferretti, Lorenzo Romito, Antonio Dalla Venezia, Tetes de Bois, Edizioni Ediciclo, cicloofficine di Roma, Slow Food Lazio. Il programma dettagliato trovasi qui.