Rosi Bindi: "Monti forte con operai e pensionati, debole con televisioni e avvocati
Cosa vi preoccupa, onorevole Bindi?
«I due pesi e le due misure. La mano debole con i forti, la mano forte con i deboli. Anche in campo sociale. Siccome le scelte da fare sono così dolorose e impegnative, si possono quantomeno spiegare agli italiani nella misura in cui davvero ci sia lotta alla precarietà e si applichi il principio dell’equità, sacrifici proporzionali per tutti. Io mi sono chiesta ad esempio come mai gli imprenditori non abbiano alzato le barricate contro una riforma delle pensioni che li obbligherà a tenere i lavoratori fino a 67 anni...».
Nutre sospetti?
«Non vorrei che la libertà di licenziare senza reintegro fosse l’arma offerta alle imprese per consentire loro di liberarsi del personale meno efficiente, soprattutto in relazione all’età...Sarebbe il massimo dell’ingratitudine verso una generazione che da 20 anni regge l’urto della crisi. Ma poi la vera domanda è: siamo sicuri che a fronte di tutto questo si ottenga più crescita?».
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