giovedì 28 giugno 2012

Aperta a Lecce la Ciclofficina Popolare Ruotando

 

 

 

 

 

 


mercoledì 27 giugno 2012

Città e bicicletta

La ciclofficina popolare Don Chisciotte organizza un a tavola rotonda dedicata a bicicletta e città.
Appuntamento alla Ex Snia (via prenestina, 173) alle 18.



Tavola Rotonda

ore 18
(Ri)pensare la città. strutture, mobilità e relazioni
o  Amalia Signorelli - antropologa
o  Andrea Micocci - economista
o  Juan Lopez Cano - architetto
o  Rappresentante della'assemblea romana per le autoriduzioni (atac)

ore 21
Asta di biciclette
a sostegno della Ciclofficina Don Chisciotte
Altri dettagli sul sito delle ciclofficine popolari



Ciclisti uccisi da automobilisti ubriachi:
uno è stato arrestato, l'altro ancora libero

VENETO: tunisino muore a Favaro il giorno del 32esimo compleanno.
Una 60enne investita a Spinea nei pressi della rotonda di Crea

Fonte e articolo: Il Gazzettino


martedì 26 giugno 2012

Scopre il ladro di bicicletta e lo fa arrestare

La bici era un modello d'epoca raro, del valore di migliaia di euro: per questo è stato facile rintracciarla

Fonte e articolo: Corriere Fiorentino

[...] Dopo qualche minuto di osservazione, la signora si è fatta coraggio e lo ha affrontato: «Dove hai preso la bicicletta? Guarda che è mia. Attendo che se non me la lasci chiamo la polizia». Il ladro prima ha finto di non sapere di cosa si stesse parlando, poi è montato in sella ed è scappato. Lei però la polizia l’ha chiamata davvero. Così, gli agenti della squadra volante lo hanno fermato in una via vicina. Prima ha negato, affermando che la bici era sua, poi è crollato e ha ammesso il furto, raccontando di essersi intrufolato nel palazzo, di aver scassinato la serratura a protezione della cantina e poi di averla portata via con l’intenzione di rivenderla.[...]

Falso cieco in bicicletta senza mani, denunciato

Fonte: La Stampa

Da 35 anni percepiva una pensione di invalidità per cecità assoluta

Scoperto e denunciato un falso invalido che per 35 anni è riuscito a simulare cecità assoluta. Si tratta di un cinquantenne di Manduria (Ta), smascherato dai militari della Guardia di Finanza.

Il video è qui.

Ragazza in bici derubata della borsetta

Fonte e articolo: La Gazzetta di Mantova

Stava pedalando tranquilla sulla sua bicicletta lungo la strada del campo sportivo di Buscoldo. Per essere più libera nei movimenti senza tenere la borsa a tracolla, l’aveva riposta nel cestino.

Roma sarebbe ultima

Parte la I edizione dei Comuni Bicicloni

Fonte e articolo: alternativasostenibile
Parte, quest'anno, dalla Regione Puglia, con l'obiettivo di estendersi nelle altre regioni italiane, la prima edizione del Rapporto Comuni Bicicloni, che vuole fotografare lo stato della mobilità sostenibile dei comuni pugliesi

Treno più bici gratis in Liguria

(ANSA) - GENOVA, 26 GIU - Nuovi treni regionali adibiti anche al trasporto gratuito delle biciclette sono in servizio in Liguria in questi giorni grazie a un piano finanziato dalla Regione Liguria che stanzia 25.000 euro l'anno per l' intermodalita' bici-treno. L'annuncio e' stato dato dall' assessore regionale ai trasporti Enrico Vesco. Per viaggiare con la bicicletta basta esibire a bordo il biglietto e si ottiene la ricevuta di avvenuto accertamento. Le biciclette hanno posto su carrozze dotate di un vano adeguato presenti sul 68% dei treni.

Nel 2011, 9.000 utenti hanno usufruito del servizio. (ANSA).
Comunicato Pedalopolis

FESTA DEL PARCO DI LORETO 2012
Da giovedì 28 giugno a domenica 1 luglio ci troverete, come ormai da 4 anni a questa parte, alla Festa del Parco di Loreto, dove allestiremo il parcheggio bici e terremo una lezione, venerdì sera alle 23, sul come si allestisce una bicicletta da Cicloturismo adatta a compiere il giro del mondo con le proprie gambe.
Ricordiamo che come sempre chi arriva in bici alla festa ha diritto a un buono sconto sulla consumazione e un applauso da parte nostra.
Al nostro banchetto sarà inoltre possibile avere informazioni e iscriversi alle iniziative di I bike it!

Tutto il programma della festa lo potete trovare qui Festa del Parco di Loreto 2012 


...ma soprattutto....
I BIKE IT!
Venerdì, sabato e domenica, 6-7-8 luglio, al Polaresco ci siamo presi la briga di organizzare I BIKE IT!, una kermesse di tre giorni esclusivamente dedicata alle biciclette del nuovo millennio.

Tre giorni ricchi di appuntamenti, ludici, artistici, alcolici e culturali, aperti a tutti quelli che abbiano voglia di far girare dei pedali.

Ecco il programma, che potete scaricare anche da qui o seguirlo su facebook qui :

Venerdì 6 luglio

15.00 Throw-in di Bike Polo, se vieni a provare mazza e bici te le prestiamo noi
18.00 Presentazione del libro  "Scatto fisso. Il mondo della Fixed Gear. Guida alla conversione". I meccanici della Ciclostazione 42 spiegano e mostrano come, perchè e se, si "fissa" una bici
19:00 Bevi e pedala, aperitivo Fixed + Kilometro Rosso clandestino,
21:00 BMX Flat e flying Circus con No Soccer, performance di BMX acrobatica
21:30 Premiazioni Concorso Bici Custom "Formula Cabretti"
22:00 DJ set Sabotage alimentato a pedali


Sabato 7 luglio

10:00 Torneo Bike-Polo Girone A
14:00 Torneo Bike-Polo Girone B
14:30 Grazielliadi, 4° apocalittica edizione
18:00 Premiazioni Grazielliadi e grande parata finale
19:30 Cenone ristoratore per Graziellisti e Polisti
21:00 "Sotto questo Suolo, è bello pedalare" serata musicale alimentata a pedali con performance a sorpresa
22:00 Concerto di Johnny Mox alimentato a Pedali


Domenica 8 luglio

08:30 Escursione in Mountain Bike con accompagnatore nel Parco dei Colli
10:00 Fasi finale Torneo di Bike Polo
12:00 Pranzo al sacco nel parco del Polaresco
15:00    Fiera della Ciclocittà
            - Laboratorio di educazione stradale per bambini con Aribi           
            - Esposizione e mercato bici d'epoca con Eroica Cicli
            - Mercatino di bici, porta la tua vecchia roba
            - Laboratorio di ciclomeccanica Ciclostazione dei Colli
            - Laboratorio Pimp Your Bike, Cabretti Umarelle Clan
            - Corso di GPS in bicicletta
            - Laboratori per bambini organizzati da D-Late

18.00 Finale Torneo Bike-Polo e premiazioni
20.00 Serata del collettivo D-Late

Durante tutti e tre i giorni sarà possibile mangiare pizza, churrasco, carne alla griglia e menù vegetariani.
Durante tutti e tre i giorni sarà possibile usufruire della Ciclofficina Sempre Aperta.

Per qualsiasi informazione: pedalopolis@gmail.com


Homs, Siria, maggio 2012 (fonte: Nbc)

Comunicato Fiab Ciclobby

Giovedì 28 Giugno, ore 21 
BiciMondo: Destinazione Sarajevo 
In bicicletta dall’Italia ai Balcani. Storia, vita, incontri in un Paese multietnico colpito da un feroce quanto recente passato. Laura Zanetti e Massimo Braghini, due ciclo-ambientalisti bresciani, presentano il loro documentario in cui la bicicletta diviene un efficace mezzo narrativo e di conoscenza.

Fiab Ciclobby, via Borsieri 4/E, Milano
INGRESSO LIBERO

Rotazioni Lab

Il nuovo Rotazioni Lab ora è soprattutto un luogo dello spirito, perché non c'entra più nulla. Il luogo, ovviamente, è segreto. Da qui penso che usciranno fuori diverse cosucce.

Pedalando e camminando è più facile tenersi per mano


Guido Tendas, un poeta!

Oristano, vince Tendas, il sindaco in bicicletta

Fonte e articolo completo: lanuovasardegna
 
Dopo 18 anni il centrosinistra torna alla guida della città con il preside del liceo classico

«Questa è una comunità che sta soffrendo e alla quale bisogna dare gambe, quelle che abbiamo usato in sella alle nostre biciclette. Andando a piedi e in bici è più facile prendersi per mano. La partecipazione sostituirà il mugugno tipico di Oristano».

«Voto Guido Tendas perché non mi ha mai fatto un favore e io non faccio favori». Sono le parole della rivoluzione arancione che canta “Bella ciao” prima di lasciare palazzo degli Scolopi

Ladri di biciclette, ne rubano 8 durante la partita dell'Italia

Fonte e articolo completo: nqnews

RIMINI (TT) Tutti i clienti erano davanti al maxi schermo a trepidare per le imprese di Balotelli, Cassano e compagni mentre loro due, entrambi romeni, armati di tenaglie facevano sparire le bici parcheggiate sul lungomare nei pressi di un locale. 

Jean Tinguely, Rotozaza No. 2

Con ferro riciclato, catena di bicicletta, motore elettrico q 110 v, meccanismi, Rotozaza n. 2 venne realizzata da Tinguely nel 1967 (i disegni preparatori risalgono al 1965). Una scultura meccanica che non serve a niente.

Dalla befana all'Enel un sacco di carbone

Comunicato Greenpeace

GREENPEACE SU RICHIESTA DI CENSURA DI ENEL: “NON FERMERANNO LA NOSTRA CAMPAGNA CONTRO IL CARBONE”

ROMA, 25.06.12- Si terrà domani, martedì 26 giugno, la prima udienza per discutere dei provvedimenti restrittivi e censori richiesti da Enel nei confronti di Greenpeace Italia.

L’azienda, riservandosi richieste risarcitorie per il danno d’immagine che Greenpeace le causerebbe con la sua campagna Facciamo Luce su Enel, chiede in prima istanza che venga oscurato il sito www.FacciamoLuceSuEnel.org e che vengano inibiti alla diffusione e all’uso tutti i contenuti e i materiali informativi della campagna dell’associazione ambientalista.

Negli ultimi tre mesi Greenpeace ha promosso una campagna per fare luce sull’impatto ambientale, climatico e sanitario del più grande gruppo energetico del Paese. Oltre ad aver accumulato nuovi dati sul primato assoluto di Enel come emettitore di anidride carbonica (azienda n.1 in Italia con 36,8 milioni di tonnellate di CO2 emesse nel 2011, quarta in Europa con 78 MtCO2), l’associazione ambientalista ha commissionato a un Istituto di ricerca indipendente uno studio in cui – applicando a dati di emissione ufficiali la metodologia dell’Agenzia Europea per l’Ambiente – dimostra che la produzione termoelettrica a carbone dell’azienda causa in Italia una morte prematura al giorno e danni al Paese stimabili in quasi 2 miliardi di euro l’anno. In Europa quella stessa produzione causerebbe quasi 1.100 casi di morti premature l’anno e danni per 4,3 miliardi di euro.
«L’“energia che ti ascolta” vuole oscurare un sito che critica la sua politica industriale –dichiara Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace. –Solleviamo questioni della massima importanza, che riguardano la salute delle persone e il futuro dell’ambiente, del clima, del lavoro. Enel risponde che i danni da noi denunciati non hanno base scientifica, eppure sono calcolati con i metodi già impiegati dall’Agenzia Europea per l’Ambiente. Persino Christine Lagarde, capo del FMI, ha recentemente denunciato i 70 mila morti causati in India dall’uso del carbone per produrre elettricità». 

«La nostra campagna è certamente forte e d’impatto. Ma si basa su due affermazioni non smentibili: la prima è che il carbone uccide – sia il clima che le persone – la seconda è che Enel è di gran  lunga il primo produttore di elettricità da carbone in Italia. Domani comincia dunque una partita anche sul diritto di espressione e di protesta, che aumenterà la nostra determinazione nel portare avanti questa campagna» conclude Boraschi.

Greenpeace contesta il peso delle emissioni di gas serra e la politica pro-carbone di Enel dal 2006. In questi sei anni l’azienda non ha mai aperto un confronto sulle sue politiche industriali, al contrario come risposta ha inviato una lettera di risarcimento per 1,6 milioni di euro per le azioni di protesta fatte nei suoi impianti a carbone dal 2006 in poi.

lunedì 25 giugno 2012

Sono passati sette anni

Vi sottopongo un documento d'epoca. Siamo nel 2005, il sindaco di Roma è Veltroni e un consigliere municipale del municipio 17, di Forza Italia, sollecita l'installazione delle famose rastrelliere per le biciclette (i sottolineati sono miei). Quante rastrelliere sono state installate da allora? Aspettiamo un altro giro di valzer.


Fonte: http://www.comunicati.net/comunicati/societa_civile/varie/12866.html



 
COMUNICATO STAMPA

ROMA: MUNICIPIO XVII: AUBERT (FI), LE STRANE DIMENTICANZE DEL COMUNE DI ROMA

 
Con un investimento di oltre 31mila euro, stanziati dall'Assessorato capitolino all'Ambiente, è stata avviata la collocazione delle rastrelliere per il parcheggio delle biciclette ai nodi di scambio con la metropolitana e presso le stazioni ferroviarie, peccato però che si siano dimenticati di collocarle anche presso le stazioni presenti nel quartiere Prati - questo il commento del coordinatore di Forza Italia del XVII Municipio Luca Aubert che aggiunge - strano che ci si dimentichi di alcuni luoghi così importanti come la fermata Metro Lepanto che ospita il Tribunale e l’impianto della Cotral o come Ottaviano che accoglie quotidianamente migliaia di persone in visita alla Città del Vaticano e poi - prosegue Aubert - l’amministrazione comunale sa perfettamente che la Giunta del XVII Municipio sta ampliando la pista ciclabile che si articolerà su un percorso indipendente e non interferirà con il traffico veicolare e pedonale, si snoderà su due tracciati, colle ati all'inizio dell'altra pista già esistente e passerà per Via Barletta, Via Ottaviano, Via di Porta Angelica, S. Pietro, Castel S. Angelo, Via Barletta, Viale delle Milizie, Via Marcantonio Colonna, Via Cicerone fino a Lungotevere Prati. E’ quindi opportuno - conclude Aubert - che l’assessore all’Ambiente del Comune di Roma Dario Esposito e il Sindaco Veltroni rimedino subito prevedendo l’installazione di rastrelliere per il parcheggio delle biciclette anche nel XVII Municipio.

venerdì 22 giugno 2012

Francis Bacon, Portrait of George Dyer riding a bicycle, 1966

Francis Bacon, Portrait of George Dyer riding a bicycle, 1966


"Salviamo Santa Maria della Pietà"
Gli attivisti ripuliscono il parco

Fonte: La Repubblica

[l'articolo non lo dice, ma la giornata di pulizia straordinaria è fissata per domenica 24 giugno, ore 10-19. L'iniziativa sta anche su FB]

L'associazione organizza una giornata di pulizia dell'area verde lasciata da anni nel degrado e nella speculazione. "Mobilitare i cittadini per difendere il bene comune è la migliore risposta"

L'associazione Ex Lavanderia lancia una giornata straordinaria di pulizia del Parco del S. Maria della Pietà. Un'occasione per riproporre il tema dell'area dell'Ex Manicomio di Roma, del suo splendido parco lasciato nell'abbandono e ormai ridotto a parcheggio.

"Mobilitare i cittadini per difendere il bene comune è la migliore risposta possibile -commenta l'associazione- di fronte ai recenti attacchi giornalistici, alla preoccupante delibera provinciale che rischia di cedere ai privati ed alla speculazione le aree esterne al S. Maria, al fallimento di ogni progetto pubblico annunciato negli anni, al rifiuto di ogni proposta delle associazioni e dei cittadini".

Il gruppo rilancia le proposte per la tutela e la pedonalizzazione dell'area, il ripristino degli ostelli della Gioventù smantellati illegalmente nel 2002, l'uso culturale dei padiglioni non utilizzati e abbandonati e la riqualificazione delle aree esterne attraverso la pianificazione partecipata, la tutela dell'interesse pubblico e nessuna nuova cubatura. Piccoli passi per reagire a una situazione di degrado che va avanti da nni. "Intanto iniziamo a ripulire il parco" conclude la nota dell'associazione.

La ciclabile abbandonata: crepe, voragini, piante

Mani provvide hanno segnalato la crepa con una frasca
Torno a parlare della pista ciclabile Ponte Milvio-Castel Giubileo, perché ci passo spesso; in questo periodo dell'anno il traffico è davvero intenso e la pist sta letteralmente tracollando. La fessura centrale si riscontra lungo tutto il percorso. Trovandosi su un terrapieno privo di vegetazione, a parte piante spontanee e canne di fiume non c'è da stupirsi. Hanno riparato la fessura con il cemento. Non so se questi signori del Comune di Roma dove hanno conseguito i loro titoli tecnici e universitari, chi controlla questi appalti (lavori inutili), ma non ci vuole un genio a capire che una strada di catrame non si può riparare con il cemento.
Infatti le crepe si sono riaperte subito.
Inoltre la pista sta scomparendo tra la vegetazione con pericoli per i ciclisti e i podisti, quando si incrociano.
Ho visto una crepa molto interessante. Dentro era nera. Mi sono incuriosito e ho calato un ramo dentro.
Il ramo è entrato dentro per circa 35 cm. Sotto la pista ciclabile è vuota. Alle celebrazioni della Critical Mass a San Francisco ho deciso di non andare. La faglia di Sant'Andrea ce l'abbiamo pure noi, sulla ciclabile Ponte Milvio-Castel Giubileo.

giovedì 21 giugno 2012

Il ponte delle ruote volanti

Molti lo conoscono per esserci passati sopra almeno una volta, tutti sanno che la sua storia è travagliata, in particolare la chiusura di due anni che ha costretto i ciclisti di mezza Roma a giri impossibili o a pericolosi scavalcamenti.

Recentemente un incendio ne ha danneggiato le tavole, che sono state rapidamente riparate. Ora un nuovo pericolo si affaccia. Una serie di tavole si sono staccate e al passaggio del ciclista si alzano di colpo e fanno sobbalzare ciclo e ciclista, con grave pericolo per l'incolumità di entrambi. Fate attenzione, andate piano.



Il tempo non esiste

Comunicato Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRIM)

Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica – INRIM, Divisione di Ottica

Introduzione di un secondo intercalare nella scala di tempo nazionale UTC(IT) il 1° luglio 2012

L'Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRIM) di Torino informa che l'International
Earth Rotation Service ha disposto che in tutte le scale di tempo universale coordinato
(UTC), e pertanto anche nella scala nazionale UTC(IT) e nei segnali ad essa associati, venga
aggiunto un secondo intercalare nell’ultimo minuto UTC del 30 giugno 2012.
Dopo tale evento tutte le scale di tempo UTC risulteranno quindi in ritardo di 35 secondi
rispetto alla scala di Tempo Atomico Internazionale (TAI), su cui è basata la definizione del
secondo nel Sistema Internazionale (SI).

La sequenza delle date in corrispondenza della correzione è la seguente:
30 giugno 2012 23:59:59 UTC
23:59:60 UTC
1° luglio 2012 00:00:00 UTC

Si ricorda che, essendo l’Italia compresa nel primo fuso orario (in anticipo di un’ora su UTC)
ed essendo in vigore l’ora estiva, la sequenza delle date sarà in pratica:
1° luglio 2012 01:59:59 CEST
01:59:60 CEST
02:00:00 CEST

Scopo di questa correzione è compensare lo scarto che viene ad accumularsi tra la scala di
tempo rotazionale di origine astronomica e la scala di tempo universale coordinato, che si
basa sul secondo TAI. All'ora sopraddetta, quando si inserisce il secondo intercalare, i
segnali di tempo provenienti da questo Istituto, compresi quelli irradiati dalla RAI, quelli
distribuiti sulla rete telefonica e quelli sulla rete internet via NTP, sono pertanto ritardati di
un secondo.

la privatizzazione dell'aria e la morte dell'ecosistema urbano

Comunicato Associazione Diritti del pedone

#salvaiciclisti è  il movimento partito da Londra (investimento di un ciclista giornalista, ora in coma) e attecchito in Italia, nazione ricca di auto e povera di biciclette; quest'ultime si muovono con la paura di rimanere spiaccicate sull'asfalto, paura di fare la stessa fine dei pedoni che attraversano la strada secondo la vigente normativa.
Il modello Roma si fonda sulla "città a misura di auto" e la illegalità è diffusa, tollerata e consolidata; per cui, per #salvaiciclisti è la città più difficile d'Italia (anche se "aiutati" dal DPCM 4.8.2006 e dalla OPCM n. 3543 del 26.9.2006; ma che, forse, non conoscono e, quindi, non ne percepiscono le potenzialità).
I pedoni velocizzati di Roma - in attesa di provvedimenti seri che riconoscano i loro diritti e la loro dignità sull'uso della "Strada, vitale bene comune" - continuano a muoversi sui marciapiedi con la consapevolezza di essere nella illegalità (che autogiustificano ed
autolegalizzano) ma di salvare la pelle.
Uno degli obbiettivi del neonato movimento #salvaiciclisti italiano (compreso quello romano) è quello della "città a misura della bicicletta". Pertanto, a Roma, rischiamo di assistere al passaggio della egemonia: dall'auto privata alla bici privata.
Così, i Pedoni, passarebbero dalla padella alla brace. Non solo. La privatizzazione della "Strada, bene comune" (oggi dell'auto; domani della bicicletta) fa fuori la Libertà, la Uguaglianza, la pari Dignità e la Fratellanza delle 4 mobilità: pedonale, ciclistica, TPL e veicolo privato.Negazione della sostenibilità..
Per i pedoni velocizzati di Roma sarebbe una bella lotta di diritti e dignità sia come persone, che n.q.
di ciclisti; lotta di libertà e di democrazia pesantemente inficiata dalla pretesa loro egemonia sulla "Strada".
Non sembra, all'ADP, che il movimento romano #salvaiciclisti  abbia deciso di non circolare più sui marciapiedi e di occupare quella "parte longitudinale della strada .....
riservata alla circolazione dei
velocipedi", dopo averla  -  loro, movimento #salvaiciclisti - "opportunamente delimitata" (secondo il "principio della sussidiarietà": quel fondamentale principio di libertà e di democrazia, cardine della nostra concezione dello Stato).
Il progetto di "ciclabile Nomentana" è ancora in "bozza", cioè, è nel laboratorio, cioè, in lavorazione.
L'attuale bozza non risponde alle "definizioni stradali e di traffico"
riportate nel Codice della Strada
(virgolettato qui sopra, nel precedente paragrafo).
Per rispettare il CdS dovremmo usare la denominazione "Pista ciclabile" e dovremmo realizzare quello che detta il CdS, senza alcuna interruzione e nella massima sicurezza, da Porta Pia fino a Ponte Tazio, sulla "parte longitudinale della strada".
Ostacolo n. 1. materiale. Questa ben precisa parte della strada è ora occupata, legalmente o
                        illegalmente, dalle auto private.
Ostacolo n. 2. psicologico dei pedoni velocizzati. La "pista ciclabile"
sulla strada "preoccupa"
                    tutti i ciclisti data la velocità delle auto: si scrive "50 km/h" e viene letto dai
                    conducenti auto "corri come ti pare".
Ostacolo n. 3. storico. La incidentalità romana è altissima e la "pista ciclabile" andrebbe ad
                         incrementare la incidentalità "auto - bici".
Gli esperti (tecnici e politici) lavorano su una soluzione che ritengono ottimale (chè fa scomparire "magicamente" tutti e tre gli ostacoli citati): disegnare delle "piste promiscue a doppia direzione" sul marciapiede di un solo lato della Nomentana a disposizione dei ciclisti attuali.
Non si pongono (o non vogliono pensare) il problema di far aumentare (negli altri Stati della UE stanno aumentando di molto) i pedoni velocizzati.
I pedoni ? o accettano ......... oppure si dimenticano di un marciapiede e utilizzano (muovono regolarmente) iul marciapiede della parte opposta della strada (e continueranno a vedere i ciclisti riempirsi la bocca con parole come "Rispetto delle regole, libertà, partecipazione, ecc.").
Il movimento romano #salvaiciclisti? Parteciperemo alla loro riunioni.
Il CRC, invece, come sempre, ne ha discusso nella sua ultima riunione (si legge nel verbale) "Commenti alla Ciclabile Nomentana: nonostante alcuni pareri negativi basati su tempi e finanziamenti oscuri, sul fatto che è una ciclabile che per non toccare posti auto va a ledere gli spazi riservati ai pedoni e sul fatto che ci saranno varie disfunzionalità per chi in futuro la userà, si è comunque deciso di promuovere questo progetto chiedendo che venga realizzato in tempi brevi."
Di sicuro questa opera non sta rispondendo alla emergenza Roma ma la sta aggravando.
Naturalmente, insieme al "mejo de niente - è comunque un inizio", avvertiamo l'obbligo di costruire un buon inizio perchè, chi ben comincia ........
Cordialmente.

Vito De Russis
n.q. presidente ADP aderente al CRC.


Corro chè sono in ritardo al convegno di CALMA L'automobile uccide Roma

la privatizzazione dell'aria e la morte dell'ecosistema urbano

[mercoledì 20 giugno 2012, ore 16,30, Sala Gonzaga, Via della Consolazione 4]

Presentazione libro #Salvaiciclisti a Roma

Il Pinz (a sinistra) e Alberto Fiorillo alla presentazione del libro da Feltrinelli. Da notare la sfolgorante bellezza della bici scenografica

Si sono dette molte cose interessanti. Come spesso accade, molti del pubblico hanno preso la parola (Pierfranceschi, Teano, Rotafixa, ecc.). L'unico a fare domande è stato Fiorillo.

#Salvaiciclisti, il libro-a-pedali
scritto dagli attivisti della bici

Fonte: La Repubblica

Presentato il libro che racconta la nascita del movimento degli amanti delle due ruote. "Una lotta politica pacifica ma determinata - sottolinea l'autore - perché città più vivibili sono il diritto di ogni cittadino" 

di MANUEL MASSIMO


Un instant-book per raccontare la nascita del movimento #Salvaiciclisti: una campagna per la ciclabilità urbana nata sul web che, in pochi mesi, ha portato in piazza decine di migliaia di persone alla bicifestazione del 28 aprile ai Fori Imperiali a Roma, per chiedere "città a misura di bicicletta".

L'autore del libro "Salva i ciclisti" (edito da Chiarelettere, 178 pagine, 7,90 euro) si cela dietro lo pseudonimo di Pietro Pani, scelto per evitare qualunque possibilità di identificare la campagna #Salvaiciclisti con chi semplicemente ne ha raccontato la storia e le dinamiche che sono alla base del fenomeno.

"Salva i ciclisti" è dunque il racconto in presa diretta da parte di chi ha avviato la campagna in Italia: un esempio unico di partecipazione - che ha portato in piazza migliaia di persone - grazie a un movimento nato dalla rete e arrivato alle prime pagine dei giornali e nei palazzi del potere soprattutto grazie al passaparola. "Una lotta politica pacifica ma determinata - sottolinea l'autore - perché città più vivibili sono il diritto di ogni cittadino".

Alla presentazione romana del libro, presso la Feltrinelli di via Vittorio Emanuele Orlando, il blogger Paolo Pinzuti e Alberto Fiorillo (responsabile aree urbane di Legambiente) hanno moderato un incontro-dibattito sul tema della mobilità cittadina partendo dalle riflessioni contenute nel volume dalla copertina arancione, colore simbolo della campagna per la promozione ciclabilità urbana.

Il bretone Till Breitfuss è falegname di formazione e ha realizzato diversi progetti, lavorando con artisti e artigiani. Fra i progetti figura questa bicicletta in legno e metallo, di estremo interesse strutturale (certo, andrebbe provata).

mercoledì 20 giugno 2012

Karyn Olivier, Bike

Karyn Olivier, Bike, 2004
Un'installazione dell'artista nativa di Trinidad e Tobago. Il suo sito qua  


La Grecia campione d'Europa

Comunicato Adiconsum
 
ENERGIA

Premiata la nazione Campione energetica dell’anno
La Coppa climatica è stata vinta dalla Grecia
Malta al 2° posto, Danimarca al 3°. L’Italia undicesima

È stata consegnata a Bruxelles la Coppa Climatica europea. La Nazione che ha vinto il Concorso indetto dalla Commissione europea è stata la Grecia con 518 punti. Il team greco è stato giudicato come quello più attento al risparmio energetico.

Seconda classificata Malta con 338 punti e a seguire la Danimarca con 276 punti.

L’Italia si è classificata all’11° posto.

Il Concorso (European Citizen Climate Cup), avviato lo scorso 2011, ha coinvolto numerosi Paesi europei ed era suddiviso in due edizioni: quella nazionale, che per l’Italia è stata curata da Adiconsum, referente per l’Italia della Competizione, e quella internazionale.

I vincitori dell’edizione italiana sono stati:  D'Onofrio Francesco  e  Spinoso Margherita (v. foto allegata)

Per maggiori dettagli visitate http://it.theclimatecup.eu

Sul sito  www.adiconsum.it troverete anche il trailer sul risparmio energetico realizzato da tutte le nazioni partecipanti al Concorso.

Asta di bici a Modena

Giovedì 21 Giugno - ore 21.00 - Terza edizione della grande asta di biciclette recuperate!

Questa volta invece che autofinanziarci abbiamo deciso di devolvere l'intero ricavato ai comuni colpiti dal terremoto, attraverso la raccolta fondi organizzata da MUMBLE:, un motivo in più per venire ad accaparrarvene una!

Venghino siori e troveranno bici di ogni tipo e fattura, tutte rigorosamente recuper...ate dal rusco o donate dai nostri affezionatissimi e gentilissimi soci: dalle bici "da stazione" a ricercatissime bici da uomo in miniatura, dalle bici fatte col saldatore, alle ex-elettriche dalle forme avvenieristiche.

- IMPORTANTE! -
La Ciclofficina, in collaborazione con UDI Modena, Casa Pace di Modena e Donne in Nero sta realizzando una RACCOLTA DI BICICLETTE.
Una trentina andranno alle donne di Cavezzo, mentre l'avanzo servirà per l'asta di beneficenza.
Quindi, CHI AVESSE UNA BICICLETTA DA DONARE (anche se da riparare!) può portarla in Ciclofficina tutti i giorni dalle 7 alle 19 e il lun/mar/gio dalle 21 alle 24!
Per info 059366012 - 3493863834 - udimodena@gmail.com


martedì 19 giugno 2012

La bici trasparente e altre meraviglie: Jimmy Kuehnle

Stavo pensando a come realizzarla, anche perché questo caldo favorisce il delirio. Poi, sull'orrendo web, scopro il lavoro dell'artista e performer texano Jimmy Kuehnle, a cui non manca la fantasia e che, infatti, nel 2005 ha già realizzato la bici trasparente.

Jimmy Kuehnle, Transparent Bike, 2005
Altre foto della performance "trasparente"si trovan qua
Kuehnle è autore di diverse bike performance, molto divertenti, con al centro un modello molto particolare di bici da lui appositamente realizzato.
Jimmy Kuehnle, Fuck Bike, 2004
C'è la bellissima Fuck bike, da accostare a una tenuta sgargiante e che, come pedalatori, rivolgiamo a tutti coloro che emettono smog nelle città. C'è poi l'Art bike.
Jimmy Kuehnle, Art Bike, 2004
C'è anche il fantasioso transito della drawing bike.
Jimmy Kuehnle, Drawing Bike, 2005
Qui trovate un video di come funziona quest'ultima bici: pedalando si disegna, roba astratta per carità, ma che impeto in quei disegni "ciclistici"!

Lettera da Max


Ciao Lu, 
ormai, come tutti gli gli anni stanno montando bancarelle e quant’altro lungo la ciclabile del Tevere al centro di Roma. Il problema non sarebbe tanto questo, quanto il fatto che per farlo passano in continuazione con mezzi piu o meno pesanti sulla pista riducendo il gia sottilissimo strato di asfalto in uno stato  pietoso oltre a questo non si fanno scrupoli, per montare le bancarelle,di trapanare marmi piu o meno antichi per montare gli stand.Tu che sei bravo a scrivere  perche non cerchi di pubblicizzare un po' la cosa? 

ciao a presto max
23 giugno 2012 dalle ore 9.30 alle 13.00

Comitati e associazioni di quartiere, cittadine e cittadini che in tutti questi anni hanno lottato per una città non sottomessa alle logiche di potere imposte dai poteri forti, dalla grande rendita e dalle lobby dei cementificatori, ai programmi di governo che hanno devastato e saccheggiato il suo territorio, sono invitati a partecipare ad una assemblea dibattito  per ascoltare e discutere il documento allegato proposto dal Laboratorio della città - "Per un nuovo percorso della politica", presso la Città dell'Altra Economia (Largo Frisullo, all'interno del Campo Boario dell'ex mattatoio)

lunedì 18 giugno 2012

Comunicato Associazione Diritti del Pedone

Gent.mi Signori,
 
la scrivente Associazione Diritti dei pedoni di Roma e Lazio - ADP vi chiede scusa per questo invio, in allegato, della foto "striscione 6 anni dopo".
 
Lo scopo è quello di ringraziarvi per aver  permesso all'ADP di esporre il citato striscione:
1. nel posto che pensavamo di metterlo nella manifestazione del 28 maggio ai Fori Imperiali, #salvaiciclisti. (Ci fu impedito di "tirarlo fuori" dalla custodia);
2. nel "ciclisti day" e in "visione particolare" ai partecipanti alla marcia per la vita, transitata di lì, a 7 metri di distanza.
Si coglie questa occasione per richiamare (presumiamo non ce ne sia bisogno) la Vostra attenzione sull'assenza a Roma delle aree Z30 le quali - Parigi docet, v. pianta all. - sono fondamentali allo sviluppo reale e in sicurezza del veicolo bicicletta.(Fondamentali alla realizzazione della "convivenza civile".)
E, sempre per lo stesso motivo, sugli "attraversamenti pedonali" (v. all. TRAPPOLE) che, come ben sapete, vengono utilizzati anche dai ciclisti; e, per questo uso pedone/pedone velocizzato (o velocipedato), il Codice della strada, detta particolare attenzione.
Roma è messa malissimo. Non sappiamo se esiste, in Europa, un livello inferiore a quello di Roma.
Si prega di visionare il materiale del seguente link:  http://www.aci.it/fileadmin/documenti/studi_e_ricerche/Pedestrian/PEDONI_Sintesi.pdf
C'è, in cantiere, un lavorìo sulla "ciclabile Nomentana" con un'attesa sproporzionata alla impresa. Un consistente ed impegnativo e lungo lavoro di tanti esperti per superare i tantissimi problemi di realizzazione, ne prospettano un risultato "campionario": ci sarà di tutto e, quindi, ci sarà il buono-e-bello ed il brutto (schifezza?); ci sarà il legale ben evidenziato e l'illegale sul filo di lama "sivede, non sivede"; c'è chi propende a vedere quella ciclabile "come sia,sia" (come se fosse un regalo: non si guarda in bocca) e chi, invece, come l'ADP, vuole che, almeno quella ciclabile, rientri nel dettato del DPCM 4.8.2006: "risulta necessario ed urgente predisporre e realizzare un programma di interventi di emergenza, che consenta un miglioramento significativo e rapido della situazione in atto e favorire il ripristino delle normali condizioni di vita;".
Il marciapiede di Roma utilizzato per pista e pedoni? Non siamo mica a Berlino (v. foto; ma, anche, foto di Roma)
Per concludere. L'ADP è convinta che la Vostra partecipazione al dibattito in corso sia molto utile per costruire un magnifico momento di rivendicazione del diritto alla parità ed alla dignità anche della "mobilità ciclistica in sicurezza". Sarà meno arduo il cammino per rendere efficiente ed efficace la "convivenza civile" che, ormai, da diversi anni, è sconosciuta a Roma (come sostiene il DPCM 4.8.2006).
Distinti saluti.
 
Uff. Stampa ADP


ANPI
Comunicato Verdi Lazio
BONESSIO (VERDI): ADERIAMO A SIT-IN ANPI: MORTI VANNO RISPETTATI, MA NON SI PUO’ CELEBRARE CHI HA COMPIUTO STRAGI
“Aderiamo come Verdi ed Ecologisti del Lazio al sit-in pacifico di protesta promosso dall’ANPI, contro ogni forma di violenza politica, e contro questa strisciante apologia del partito fascista che nei giorni scorsi è sembrato configurarsi anche relativamente alla deposizione di una corona d’alloro da parte del sindaco Alemanno in memoria di Francesco Cecchin, avvenuta tra croci celtiche e slogan fascisti. Tutti i morti vanno rispettati, è giusto chiedere che si faccia giustizia, individuando i colpevoli, dopo 30 anni, quello che non va bene sono i modi in cui lo si è fatto, evocando forze che si sono macchiate di terribili fatti nella storia di questa città, e del nostro paese”. Lo dichiara Nando Bonessio, presidente dei Verdi del Lazio.
“Per questi motivi – conclude Bonessio -, sbaglia il sindaco ad ospitare eventi nostalgici della X Mas, una formazione che ha affiancato i nazisti nel compiere tremende stragi il cui ricordo è ancora vivo e indelebile nella memoria del paese. I morti vanno rispettati, ma non per questo si possono celebrare coloro i quali si sono resi autori di stragi di civili. Contro tutti i fascismi, per una cultura di pace, contro ogni violenza.”.

Comunicato Coordinamento dei Comitati di Roma Nord
COMUNICATO STAMPA del 16 Giugno 2012

RADIO VATICANA: NON E’ ASSOLUTAMENTE POSSIBILE ACCETTARE LE TARDIVE INTENZIONI E LE MOTIVAZIONI DELL’EMITTENTE DELLA SANTA SEDE PER LA CANCELLAZIONE DELLE TRASMISSIONI IN ONDE MEDIE SU GRAN PARTE DELL’EUROPA E IN ONDE CORTE VERSO GRAN PARTE DELLE AMERICHE. DECINE E DECINE DI MIGLIAIA DI CITTADINI SONO STATI ORMAI ESPOSTI PER MOLTI ANNI ALLE EMISSIONI DI CAMPO ELETTROMAGNETICO DI QUELLA EMITTENTE RADIOFONICA DURANTE I QUALI LA SANTA SEDE HA SEMPRE IGNORATO LE EVIDENZE EPIDEMIOLOGICHE MA OGGI, CON QUESTA DICHIARAZIONE DI INTENTI, SEMBREREBBE ASSUMERSENE LA RESPONSABILITA’.

Quello che sconcerta di più nelle tardive intenzioni della Radio Vaticana di cancellare, dal prossimo primo luglio, le trasmissioni in onde medie su gran parte dell’Europa (quanta parte e quali Paesi ?) e quelle in onde corte verso gran parte delle Americhe (quanta parte e quali Paesi ?), è la giustificazione addotta da padre Lombardi, secondo cui quelle cancellazioni possono essere fatte perché quelle aree sono “le regioni del mondo in cui la copertura delle ritrasmissioni radio e l'accesso tramite Internet sono ormai le vie di gran lunga preponderanti per fruire dei servizi della Radio Vaticana”, non curandosi dei risultati dello Studio Marconi svolto su mandato del Tribunale di Roma, che ha determinato un fattore di rischio di morte per leucemia, per tutte le età, fino a 6.7 volte maggiore del valore statisticamente atteso per chi vive entro 12 km di distanza dagli impianti radiofonici da meno di un anno, ed un fattore di rischio di leucemie e linfomi infantili fino a 6.9 volte maggiore del valore statisticamente atteso oltre i 12 km. di distanza.

Dai dati dello Studio Marconi si può vedere, numericamente ma non statisticamente, che i casi di mortalità verificatisi in due fasce di territorio fino a 12 km di distanza dagli impianti di radio vaticana (circa il 20 % del territorio totale) corrispondenti alle direzioni di trasmissione verso l’Europa dell’Est, la Russia, il Medio Oriente e una parte dell’Africa orientale, sono fra 3.2 e 3.5 volte quelli che si sono verificati nel resto del territorio (circa l’80 % del territorio totale) preso in esame dall’indagine epidemiologica. A queste due fasce corrisponde la popolazione residente a Cesano, Campagnano, la Storta, Olgiata, Isola Farnese, fino alla Giustiniana e a Tomba di Nerone: una grande parte dell’intera popolazione che storicamente sopporta le conseguenze di questa incredibile vicenda. Tali zone di Roma Nord continueranno quindi ad essere sottoposte alle radiazioni elettromagnetiche dell’emittente della Santa Sede poiché, afferma padre Lombardi, la Chiesa “ha il dovere di servire con particolare attenzione quelle aree e popolazioni più povere o in situazioni di difficoltà (in particolare in Africa, nel Medio Oriente o in Asia), che non hanno altre vie alternative per ricevere capillarmente la voce del Papa e della Chiesa".

Il Coordinamento dei Comitati di Roma Nord chiede ancora una volta alle Autorità italiane di intervenire urgentemente per:

cancellare totalmente le trasmissioni radiofoniche dal sito della Radio Vaticana di Santa Maria di Galeria perché è inaccettabile dover controllare ancora per chissà quanti anni l’operato della Radio Vaticana ed il rispetto di quanto avrebbe solo oggi intenzione di fare;

- istituire un registro territoriale dei tumori per poter controllare anche l’incidenza (persone in vita) di leucemie, linfomi e mielomi negli adulti (nello studio Marconi, è stata determinato soltanto il tasso di mortalità, per tutte le età, per quelle patologie e quindi una grande parte della popolazione è stata esclusa dall’indagine);

istituire una rete territoriale sanitaria di monitoraggio delle malattie leucemiche e linfatiche attraverso cui trasferire ai centri specialistici i nuovi casi individuati;

bloccare nuove edificazioni nel territorio fino a che Radio Vaticana sarà lasciata in grado di operare.

Coppi ricordato da Cancogni

Da un'intervista a Manlio Cancogni (Bologna, 1916) su La Stampa, Tuttolibri, 16 giugno 2012, p. xi.

Il ciclismo. Quante penne per le due ruote. Da Gatto a Pratolini, a Buzzati...Lei rammenta: "Nel 1926 scoprii il Giro d'Italia che fu vinto da Brunero, mentre io parteggiavo per Binda...." 


«E poi parteggiai per Bartali, ragioni anagrafiche. Ma Coppi era di gran lunga più forte. Bartali più intelligente. Coppi era nevrotico, malinconico, aveva la morte addosso».


Quando Coppi muore, Orio Vergani poeticamente lo saluta: "L'Airone ha chiuso le ali".

«Lo celebrai anch'io, due pagine sull'Espresso. Muovendo da un'impresa sull'Appennino toscano. Venne un nubifragio, il cielo si oscurò, pareva d'essere di notte. Raggiunsi con il collega Pistoia, ci rifuggiammo in un sottopassaggio, attendendo. D'improvviso schiarì e apparve, in fuga, sulla strada lucida di pioggia, lui, Coppi...».
.


venerdì 15 giugno 2012

Bruno Munari, Abitacolo (1971)

Abitacolo Two meters high
It's made of steel with an epoxy skin
It's a structure reduced to the essentials
A space delimited and yet open
Adaptable to one or two people
It can even hold twenty
Although this is not recommended because
of the difficulty of moving
It weights fifty-one kilos
It's two meters wide by eighty centimeters
It's a large object that casts no shadow
It's an inhabitable module
It's a habitat
It contains all personal things
It's a container of microcosms
It's a placenta of plastic-coated steel
A place to meditate
And at the same time
A place for listening to music that you like
A place to read and study
A place to receive visitors
A place to sleep
A lair, light and transparent
Or closed
A space hidden in the midst of people
A real space
your presence renders furnishings superfluous
Dust doesn't know where to settle
It's the minimum but gives the maximum
Numbered but unlimited
Habitat is the environment
Adaptable to the personality of the inhabitant
At every moment transformable
-Bruno Munari, Codice ovvio (1971)

Salva i ciclisti, esce il libro

“Un esempio unico di partecipazione democratica,
che ha portato in piazza migliaia di persone.”


SALVA I CICLISTI
di Pietro Pani

Chiarelettere, Reverse, euro 7,90, pp. 192

“Forza @salvaiciclisti! È una bella iniziativa. Rendere le città più ciclabili costa relativamente poco e migliora la vita di tutti.
Lorenzo Jovanotti su Twitter, 7 marzo 2012

“Il 2 febbraio 2012 ho saputo del lancio della campagna Cities fit for cycling del ‘Times’ di Londra e, contattati una trentina di blogger che si occupano di ciclismo, ho chiesto loro di replicare l’iniziativa. ‘Chiamiamola #salvaiciclisti’ ho proposto. ‘Lanciamola tutti insieme alle 12 dell’8 febbraio.’ È stata la prima critical mass digitale della storia. Abbiamo stupito tutti.”
Pietro Pani


SCHEDA
Cos’è #salvaiciclisti? Questo è il racconto in prima persona di chi ha avviato la campagna in Italia. Un esempio unico di partecipazione democratica, che ha portato in piazza migliaia di persone. Un movimento nato dalla rete, arrivato alle prime pagine dei giornali e nei palazzi del potere. Una lotta politica pacifica ma determinata, perché città più vivibili sono il diritto di ogni cittadino.
Con scritti di Edmondo De Amicis, Curzio Malaparte, Dino Buzzati, Andrea Camilleri
Con un intervento di Bruno Gambarotta

AUTORE Pietro Pani è lo pseudonimo scelto dall’autore di questo libro per evitare qualunque possibilità di identificare la campagna #salvaiciclisti con chi semplicemente ne ha raccontato la storia e le dinamiche che sono alla base del fenomeno.
#salvaiciclisti non sarebbe stato possibile senza: William Maddler, Paolo «Rota Fixa» Bellino, Paolo Pinzuti, Marco «Marmaz» Mazzei, Simone Dini, Giuseppe «Losco» Fiore, Alessandro Micozzi, Michelangelo Alimenti, Marco Pierfranceschi, Alfredo Bellini, Alberto Fiorillo, Giselle Martino, Giuseppe Piras, Massimiliano Baccanico, Luca Conti, Stefano Gerosa, Valerio Parigi, Enrico Melissano, Filippo Cauz, Marta Ma Vie, oronzo Bellini, Alfredo Angelici, Rudy Reyngut, Pierluigi Todisco, Mariella Berti, Alfredo Giordani, Manuel Massimo, Ilaria Sesana, Tina Margaret Lezzi, Eleonora Formisani, Alberica Di Carpegna, Roberto Peia, Angelo Melone, Enry Di Giacomo e tutto lo staff di EcoRadio.
Comunicato Greenpeace

GREENPEACE IN AZIONE A BOLOGNA PER ENEL 5.0: “IL CARBONE DI ENEL, UN FUTURO INSOSTENIBILE”

BOLOGNA, 15.06.12- Milioni di tonnellate di CO2 prodotte ogni anno e nessuna intenzione di smettere. Così Enel festeggia il suo cinquantenario. Per protestare contro il massiccio uso di carbone per produrre energia, attivisti di Greenpeace sono entrati in azione questa mattina a Bologna, in piazza XX settembre, dove l’azienda ha allestito il suo villaggio tecnologico itinerante “Enel 5.0”.

Sul pianale di un camion fermo davanti al museo interattivo, Adriano Bono, cantautore romano, accompagnato dal dj dei Torpedo Sound Machine Federico Camici e da Luca Guercio, tromba dei Meganoidi, ha eseguito live il brano “È nell’aria”, con cui denuncia gli impatti ambientali, climatici e sanitari del carbone di Enel. Contemporaneamente, dall’ultimo piano di un edificio sulla piazza, attivisti di Greenpeace hanno aperto uno striscione di oltre 70 metri quadri con la scritta “ENEL KILLER DEL CLIMA” e l’arma con la quale Enel commette molti dei suoi crimini ambientali: il carbone. Gli attivisti di Greenpeace hanno poi transennato il villaggio Enel con un nastro sul quale si legge “Climate Change Crime”.

«Vogliamo raccontare al Paese la verità sulla principale azienda energetica italiana - dichiara Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace -. Enel vuole “ridipingere di verde” la propria immagine, ma noi sappiamo bene che sotto quella patina di colore, per cui l’azienda spende milioni di euro in campagne pubblicitarie, c’è il nero del carbone. Con questa fonte, la più nociva per il clima e la salute, Enel produce il 41% della sua elettricità in Italia».

Con questa azione Greenpeace rilancia i dati e i risultati della sua indagine su Enel: l’azienda è il maggiore emettitore di CO2 in Italia, con oltre 36 milioni di tonnellate prodotte lo scorso anno, più di una tonnellata di anidride carbonica al secondo. La sua produzione elettrica a carbone causa in Italia una morte prematura al giorno e danni per circa due miliardi di euro l’anno (secondo una stima che applica la metodologia dell’Agenzia Europea per l’Ambiente a dati di emissione ufficiali).

«Enel celebra il suo cinquantenario - conclude Boraschi -. È un compleanno triste, come la prospettiva di un’azienda che, dopo essere stata sonoramente bocciata sul nucleare dalla grande maggioranza degli italiani proprio un anno fa, ripiega sul carbone, una fonte ancora più vecchia e senza futuro».

Enel possiede otto delle tredici centrali alimentate a carbone in Italia. Ha già presentato richiesta per realizzarne altre due e, nelle parole del suo amministratore delegato Fulvio Conti, vorrebbe addirittura raddoppiare la quota di produzione a carbone. Mentre il mondo va verso l’energia pulita e rinnovabile, un’azienda controllata al 30 per cento dal Governo minaccia il Paese con la più sporca e dannosa tra le fonti fossili.

Greenpeace chiede a Enel di dimezzare la sua produzione a carbone entro il 2020 e di azzerarla al 2030, rinunciando ai progetti di nuove centrali a carbone e sostituendo al carbone fonti pulite e rinnovabili. L’associazione ambientalista ha lanciato da due mesi una campagna per denunciare gli impatti ambientali, sanitari ed economici di Enel in Italia: chiunque può seguirla e sostenerla sul sito www.FacciamoLuceSuEnel.org


giovedì 14 giugno 2012

#sic: assicurare anche chi va al lavoro in bici

Egregio Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana, Prof. Mario Monti,

Abbiamo molto apprezzato la nota con cui Lei il 14 maggio scorso ha dato sostegno alle istanze della campagna #salvaiciclisti sottolineando i vantaggi economici derivanti dall’uso della bicicletta in ambito urbano e definendo la bicicletta come “mezzo di trasporto “intelligente”, sia dal punto di vista dell’impatto ambientale, sia a livello economico, dato che riduce sensibilmente i costi legati alla mobilità urbana, sia, aspetto non meno rilevante, per la salute degli individui.”

Infatti, in questo periodo di crisi economica, per ridurre i costi derivanti dalla mobilità, molte persone fanno sempre più ricorso all’uso della bici, anche per andare al lavoro.

Purtroppo nel nostro Paese coloro che decidono di utilizzare la bici per recarsi al lavoro, si trovano a confrontarsi con una legislazione che, non solo non incentiva, ma addirittura penalizza chi utilizza questo mezzo di trasporto. In Italia, in caso di sinistro durante il percorso casa-lavoro effettuato in bicicletta, l’INAIL riconosce al lavoratore lo status di “infortunio in itinere” “purché avvenga su piste ciclabili o su strade protette; in caso contrario, quando ci si immette in strade aperte al traffico bisognerà verificare se l`utilizzo era davvero necessario” [nota INAIL].
Mentre nel resto d’Europa l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto per recarsi al lavoro è sistematicamente incentivato e promosso, in Italia il lavoratore che decide di spostarsi senza inquinare e senza creare traffico, non solo non riceve alcun incentivo, ma deve farlo a proprio rischio e pericolo e senza tutele.

Allo scopo di mettere fine a questo anacronismo è in corso una campagna promossa dalla Federazione Italiana Amici della Bicicletta (FIAB) che chiede la modifica dell’art. 12 del D.Lgs. 38/2000 e di aggiungere al testo attuale la frase: “L’uso della bicicletta è comunque coperto da assicurazione, anche nel caso di percorsi brevi o di possibile utilizzo del mezzo pubblico”, esattamente come previsto per il lavoratore che si reca al lavoro a piedi.

La proposta della FIAB ha già raccolto oltre diecimila firme e ricevuto parere favorevole da parte di ben tre Regioni, tre Province e sedici Comuni tra cui Milano, Bologna e Venezia che ravvisano grande imbarazzo nel chiedere ai concittadini e ai propri dipendenti di usare la bicicletta senza poter garantire nel contempo adeguate tutele.

Con la presente chiediamo a Lei, al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e ai Presidenti di Camera e Senato di voler intervenire al più presto per porre fine a questa discriminazione che non ha eguali in Europa e di accogliere questa proposta di modifica legislativa.


Per ulteriori informazioni sul tema dell’infortunio in itinere per il pendolare in bicicletta, Le segnaliamo il sito internet www.bici-initinere.info che è stato predisposto allo scopo di diffondere consapevolezza rispetto a questa campagna.

Confidando in una sua pronta risposta e auspicandoci condivisione nel merito,

cogliamo l’occasione per salutarla cordialmente,

#salvaiciclisti


Inoltre puoi contribuire alla diffusione di questa iniziativa attraverso il tuo blog, il tuo sito internet oppure attraverso il tuo account di Facebook o di Twitter.







Comunicato Camminacittà

Carissimi,
era il 28 luglio 2008 quando, dopo il favoloso anno di successo di  "Velib" (velocipede libero) e del contemporaneo successo della vendita delle bici (con l'incentivo municipale: più 64% dal luglio 2007 a luglio 2008), gli amministratori di Parigi (gemellata dal 1957 con Roma) deliberano la realizzazione entro dicembre 2010 del senso contromano delle bici su tutte le strade a senso unico. Inutile dire che, entro i tempi stabiliti (in verità con un poco di anticipo), l'opera è stata compiuta.
Dall'ottobre 2008 venne aggiornato il nostro lenzuolino di cosa chiediamo: venne introdotta la richiesta di fare a Roma quello che stava facendo (con molto entusiasmo) la Municipalità di Parigi: bici contromano su tutte le strade a senso unico. Aprite questo link e troverete questa richiesta:
 
 
Noi abbiamo sempre ritenuta fattibile questa operazione perchè a costo zero. Perchè non occorre fare altro che mettere la segnaleti verticale.
E, vai (se c'è la volontà politica, naturalmente). E, vai (se la si smetta di non essere seri).
Nella legalità e nel miglioramento della tragica emergenziale situazione della mobilità romana.
Dopo la lotta per il ripristino della fermata di via del Plebiscito, ecco un altro "fattibile" (se ci diamo da fare) problema da risolvere.
Vito De Russis

Comuncato Verdi Lazio 
METRO B
BONESSIO (VERDI): METRO B1 NASCE VECCHIA: CARROZZE VECCHIE E SPORCHE E TEMPI DI ATTESA INFINITI

“La metro B1 presenta innumerevoli problemi che causano disagio ai pendolari, è necessario intervenire subito per sanare la situazione, a cominciare dalle carrozze, vecchie e sporche, alle pensiline mancanti, alle scale mobili che non funzionano, al tempo di attesa per un treno”. Lo dichiara Angelo Bonessio, presidente dei Verdi Lazio.
A fronte di un aumento del biglietto del trasporto pubblico del 50%, ci troviamo di fronte ad una situazione vergognosa, con corse che saltano, attese infinite, carrozze stracolme. Per non parlare di costi e dei tempi di realizzazione delle nuove tratte. Quella che oggi Alemanno ha inaugurato in pompa magna è una tratta di poco meno di 4 km per la quale ci sono voluti circa 7 anni di lavori, basti pensare che a Madrid in poco più di due anni ne sono stati costruiti 40km”.

Non è più rimandabile – conclude Bonessio -, un immediato e serio impegno per rilanciare il trasporto pubblico in linee fondamentali per i pendolari, come la Roma-Lido, ma in generale per tutta la rete, laddove siamo ormai in presenza di una perenne interruzione di pubblico servizio”.