Comunicato Fiab
#SALVAICICLISTI, DOPO ROMA ORA SERVONO I FATTI
RETI DI STRADE SICURE PER LE BICICLETTE IN TUTTE LE CITTA’ ITALIANE
DALLA VENEZIA, PRESIDENTE FIAB “PEDONI E CICLISTI AL CENTRO DELLE
POLITICHE LOCALI”
Antonio Dalla Venezia, presidente FIAB dichiara: “All’indomani della
grande manifestazione nazionale che ha visto convergere a Roma ai Fori
Imperiali, 50.000 persone da tutta Italia, per rivendicare il diritto di
muoversi sicuri a piedi e in bicicletta nelle città cresciute a misura
d’auto e soffocate da smog e rumori, ci aspettiamo che tutte le
Istituzioni, ad ogni livello di governo, ma anche tutta la stampa,
facciano la loro parte affinché pedoni e ciclisti siano finalmente al
centro delle politiche locali per la mobilità, la salute, la qualità
della vita”.
“Siamo consapevoli – prosegue Dalla Venezia - che non si possa cambiare
dalla sera alla mattina uno stile di vita, un modello culturale, un
assetto economico basato sul mercato dell’auto: ma la manifestazione di
Roma ha dimostrato che è quanto mai indispensabile iniziare questo
percorso di cambiamento e i tempi sono più che maturi, complice pure
l’attuale situazione di crisi finanziaria, che dovrebbe suggerire di
indirizzare le ridotte risorse disponibili verso la realizzazione di
opere ciclabili che darebbero un duplice vantaggio: sicurezza per i
ciclisti e beneficio per le economie locali”.
Cosa occorre fare? Secondo il presidente della FIAB “ogni città deve
iniziare a disegnare la propria rete di strade per le biciclette. La
rete deve essere continua e capillare. Attenzione, nessuno si aspetta
che siano immaginate piste ciclabili in sede propria dovunque:
mancherebbero spazi e risorse. Ma partendo dalla classificazione
funzionale delle strade, come previsto dalle norme per redigere i Piani
del traffico, è possibile individuare assi radiali e circolari su cui
intervenire con interventi infrastrutturali (piste ciclabili o
moderazione del traffico) o provvedimenti amministrativi (ZTL, strade
30, doppi sensi per le bici nelle strade a senso unico, strade pedonali,
zone residenziali). Dalla messa in rete di una sequenza ragionata di
strade ciclabili, si può ottenere un buon sistema di ciclovie. Meglio se
supportato da una serie di servizi: cicloposteggi, centri di
riparazione e assistenza, intermodalità bici e mezzi pubblici".
Un occhio particolare va dato anche ai progetti di nuove strade o a
quelli di manutenzione straordinaria di strade esistenti: secondo gli
articoli 13 e 14 del codice della strada, le strade oggetto
dell’intervento devono essere ciclabili. Stessa cosa vale per i progetti
di rotatorie, sottopassi e sovrappassi. Nella top ten delle prime
azioni da portare a casa anche le modifiche del Codice della Strada con
norme a beneficio della circolazione sicura delle biciclette, su cui la
FIAB ha elaborato studi e proposte”.
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