mercoledì 30 maggio 2012

COMUNICATO STAMPA DEL COORDINAMENTO RESIDENTI CITTA' STORICA

Il Coordinamento Residenti Città Storica ha contribuito, insieme ad altre associazioni e comitati, alla cancellazione del progetto del Comune che prevedeva la costruzione di un brutto sottopasso a Ripetta interamente finanziato dai privati in cambio di 308 posti parcheggio interrato sulle sponde del Tevere (120 box in vendita, 85 a rotazione e 103 in abbonamento gestiti dal costruttore per trent'anni).
Nel corso delle audizioni, presenti il Sindaco Alemanno, l’Assessore Corsini ed il Responsabile del procedimento del progetto del sottopasso e del parcheggio, sono state evidenziate alcune clamorose carenze tecniche del progetto definitivo del sottopasso. Inoltre sono state riscontrate contraddizioni tra il Piano della Mobilità Sostenibile (che parla di tram su Lungotevere e di pedonalizzazione del centro storico) ed il progetto del sottopasso (che di fatto escludeva per sempre la possibilità di far marciare dei tram su quella sede e confermava al Lungotevere la funzione di strada di scorrimento urbano compromettendo per sempre la ricucitura di quello strappo tra la Città ed il suo fiume). E’ stato spiegato per l’ennesima volta, con l’intervento del Coordinamento NO PUP,  che i parcheggi interrati non si fanno nel centro storico, specialmente quando non c’è la certezza della loro pertinenzialità. Nel centro storico in futuro si camminerà a piedi, in bicicletta, in autobus, in minibus elettrico, in tram. A che servono dunque i parcheggi non pertinenziali se la prospettiva è questa?
Inoltre il Coordinamento Residenti Città Storica ha sempre fatto rilevare alla Soprintendenza come fossero state assenti le indaginiarcheologiche preventive previste anche dal PRG in caso di interventi nel sottosuolo.
L'annullamento del progetto deve essere l'occasione per rilanciare alcuni temi cruciali della mobilità nel centro storico fino a coinvolgere l'intera rete del trasporto pubblico a Roma.
Ma questo ennesimo progetto sbagliato è costato denaro pubblico al Comune il quale prima assegna l'opera in affidamento provvisorio a Todini e poi si accorge che il progetto definitivo con il quale Todini aveva vinto la gara era difforme alle indicazioni contenute dal progetto preliminare dell'Ufficio Città Storica sul quale era stata indetta la gara.
Questa nostra vittoria dimostra che l’unica arma a disposizione dei cittadini contro speculazioni, rovinosi progetti e dilapidazione di denaro pubblico per opere inutili e dannose è costituita dalle risorse umane, dalle esperienze e dalle competenze di cui è ricca la società civile. Crediamo che il Coordinamento Residenti Città Storica possa continuare a dare il suo piccolo contributo in questo senso insieme a centinaia di altre associazioni.
Dispiace vedere giornali come il “Corriere della Sera” che fin dall’inizio di questa incredibile vicenda di Ripetta hanno sistematicamente ignorato la presenza decisiva di coordinamenti ed associazioni attivi da anni nelle vicende urbanistiche romane come il Coordinamento Residenti Città Storica e come il Coordinamento delle Associazioni NO PUP per far comparire solo “Italia Nostra” ed il Comitato Ripetta. Forse siamo scomodi agli editori di riferimento ed a chi ci sta dietro perché esprimiamo una critica più radicale, presentiamo sempre proposte alternative utili alla Città e non solo ai costruttori, e non duriamo solo lo spazio di un mattino come qualsiasi comitato che nasce e muore sul singolo problema sotto casa.

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