COMUNICATO
STAMPA
DEL COORDINAMENTO RESIDENTI CITTA' STORICA
Il Coordinamento Residenti Città
Storica ha contribuito, insieme ad altre associazioni e
comitati, alla cancellazione del progetto del Comune che
prevedeva la costruzione di un brutto sottopasso a Ripetta
interamente finanziato dai privati in cambio di 308 posti
parcheggio interrato sulle sponde del Tevere (120 box in
vendita, 85 a
rotazione e 103
in abbonamento gestiti dal costruttore
per trent'anni).
Nel corso delle audizioni, presenti
il Sindaco Alemanno, l’Assessore Corsini ed il Responsabile
del procedimento del progetto del sottopasso e del parcheggio,
sono state evidenziate alcune clamorose carenze tecniche del
progetto definitivo del sottopasso. Inoltre sono state
riscontrate contraddizioni tra il Piano della Mobilità
Sostenibile (che parla di tram su Lungotevere e di
pedonalizzazione del centro storico) ed il progetto del
sottopasso (che di fatto escludeva per sempre la possibilità
di far marciare dei tram su quella sede e confermava al
Lungotevere la funzione di strada di scorrimento urbano
compromettendo per sempre la ricucitura di quello strappo tra
la Città ed il suo fiume). E’ stato spiegato per l’ennesima
volta, con l’intervento del Coordinamento NO PUP, che
i parcheggi interrati
non si fanno nel centro storico, specialmente quando non c’è
la certezza della loro pertinenzialità. Nel centro storico in
futuro si camminerà a piedi, in bicicletta, in autobus, in
minibus elettrico, in tram. A che servono dunque i parcheggi
non pertinenziali se la prospettiva è questa?
Inoltre il Coordinamento Residenti
Città Storica ha sempre fatto rilevare alla Soprintendenza
come fossero state assenti le indaginiarcheologiche
preventive previste anche dal PRG in caso di interventi nel
sottosuolo.
L'annullamento del progetto deve
essere l'occasione per rilanciare alcuni temi cruciali della
mobilità nel centro storico fino a coinvolgere l'intera rete
del trasporto pubblico a Roma.
Ma questo ennesimo progetto
sbagliato è costato denaro pubblico al Comune il quale prima
assegna l'opera in affidamento provvisorio a Todini e poi si
accorge che il progetto definitivo con il quale Todini aveva
vinto la gara era difforme alle indicazioni contenute dal
progetto preliminare dell'Ufficio Città Storica sul quale era
stata indetta la gara.
Questa nostra vittoria dimostra che
l’unica arma a disposizione dei cittadini contro speculazioni,
rovinosi progetti e dilapidazione di denaro pubblico per opere
inutili e dannose è costituita dalle risorse umane, dalle
esperienze e dalle competenze di cui è ricca la società
civile. Crediamo che il Coordinamento Residenti Città Storica
possa continuare a dare il suo piccolo contributo in questo
senso insieme a centinaia di altre associazioni.
Dispiace vedere giornali come il
“Corriere della Sera” che fin dall’inizio di questa
incredibile vicenda di Ripetta hanno sistematicamente ignorato
la presenza decisiva di coordinamenti ed associazioni attivi
da anni nelle vicende urbanistiche romane come il
Coordinamento Residenti Città Storica e come il Coordinamento
delle Associazioni NO PUP per far comparire solo “Italia
Nostra” ed il Comitato Ripetta. Forse siamo scomodi agli
editori di riferimento ed a chi ci sta dietro perché
esprimiamo una critica più radicale, presentiamo sempre
proposte alternative utili alla Città e non solo ai
costruttori, e non duriamo solo lo spazio di un mattino come
qualsiasi comitato che nasce e muore sul singolo problema
sotto casa.
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