Assemblage, 1992 |
martedì 15 maggio 2012
«Lui [Daniel Spoerri, 82 anni], che è stato anche ballerino, coreografo, scenografo, regista di teatro e di cinema, autore, editore, insegnante, risoratore, nonché compulsivo collezionista, e ha abitato in Svizzera, Germania, Francia, Grecia, Italia, Stati Uniti, all'arte rivendica il classico, trasversale, compito di dare un senso alle cose e all'esistenza umana, ma aggiunge senza ombra di malinconia: "Nel frattempo so che è inutile. È come per un filo d'erba: l'uomo nasce, cresce e poi muore. E facendolo cerca un posto il più possibile al sole e se lo gode. Punto"» [articolo di Flavia Foradini, Il Sole-24 ore, Domenica, 13 maggio 2012, p. 20]
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