giovedì 1 dicembre 2011

(Definirlo 'pirata' mi sembra stupido, n.d.r.)

Fonte: Corriere della Sera

Scarcerato il pirata del suv L'ira del sindaco di Cremona

Perri: «Fosse stato straniero non sarebbe uscito»

L'omicidio in strada A casa dopo la lite fatale per il parcheggio. Scarcerato il pirata del suv. L'ira del sindaco di Cremona
Perri: «Fosse stato straniero non sarebbe uscito»
Ha varcato la soglia di Canton Mombello intorno a mezzogiorno. Dopo tre giorni in carcere torna nella sua casa di Bassano Bresciano Angelo Pelucchi, l'imprenditore di 72 anni che sabato scorso, nel centro di Cremona, ha travolto e ucciso Guido Gremmi, pensionato di 76 anni, dopo una lite per il parcheggio riservato ai disabili. Era stato previsto proprio per la moglie della vittima.
Meno di 24 ore dopo l'interrogatorio a concedere gli arresti domiciliari - che rientravano tra le richieste avanzate dalle difese - è stato il gip Marco Cucchetto che però non ha disposto la convalida del fermo. «Evidentemente non ha ritenuto sussistessero esigenze cautelari tali da giustificare una misura restrittiva in carcere», ha commentato al suo ingresso a Canton Mombello l'avvocato Michele Bontempi. Ma a pesare, e «in modo determinante», sulla decisione del giudice, sarebbe stata anche l'età di Pelucchi, come conferma il difensore. Da qui in poi, gli atti passano per competenza al Tribunale di Cremona.
Ma lo strascico resta. Non quello giuridico, forse, ma certamente la rabbia del sindaco di Cremona. «È stato omicidio volontario», picca Oreste Perri, che critica la decisione del giudice: «Fosse stato uno straniero avrebbe fatto molto più carcere», dice. Inutile dire che la scarcerazione del pirata del suv susciti aspre polemiche non solo tra i corridoi di Palazzo, ma in tutta la città di Cremona. A partire da chi, gli abitanti, li rappresenta.
«Certamente dobbiamo aspettare il proseguo delle indagini - commenta il sindaco del Torrazzo - ma questo non è stato un incidente. Si tratta di omicidio volontario - ribadisce - , con l'aggravante della fuga. È gravissimo che chi ha investito Guido Gremmi causandone la morte, ora si trovi agli arresti domiciliari. Non gli avrebbe fatto di certo male rimanere ancora un poco in carcere».
Disappunto. Amarezza. Rabbia. Frustrazione. Che non trovano pace. «Questo incidente è stato un atto intenzionale e non ritengo affatto giusto che il colpevole sia stato mandato a casa - evidenzia Perri -. Ho parlato con un testimone, mi ha raccontato di aver assistito a un diverbio, che Gremmi era davanti alla macchina in attesa dei vigili, mentre l'altro automobilista è partito come una freccia. Altro che fatalità». Poi tira l'affondo, o meglio, ribadisce: «Se il colpevole fosse stato un extracomunitario, un disadattato o un ragazzo, con molta probabilità sarebbe rimasto più a lungo in carcere». E non manca una riflessione: «Questo episodio palesa il malessere di una società che deve recuperare i valori morali fondamentali, che non sono nè i soldi nè le auto di grossa cilindrata...».
Scelgono il silenzio, invece, i familiari di Gremmi. Proprio ieri era il compleanno della moglie: «Lasciateci stare, per favore», chiede il figlio. È come se, il padre, gliel'avessero ucciso due volte.
Mara Rodella
Silvia Galli
Mara Rodella

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