martedì 13 dicembre 2011

Articolo di Gennaro Savio
 
Appese le stampelle al chiodo, ora è la bicicletta la sua nuova compagna d’avventura   
GIANNI SASSO, IL MARATONETA SENZA UNA GAMBA CAMPIONE DEL MONDO, CAMBIA SPORT E TENTA NUOVE IMPRESE NEL CICLISMO

Dopo aver raggiunto il tetto del mondo nella maratona e aver dato spettacolo sui campi da calcio, Gianni Sasso ha deciso di stupirci col ciclismo. Si allena quattro ore al giorno percorrendo fino a tre giri dell’isola d’Ischia consecutivi. E chi conosce la sua forza d’animo e la sua innata umiltà, già scommette sulle sue future imprese ciclistiche. Ma Gianni Sasso oltre ad essere uno straordinario e impareggiabile sportivo unico al mondo nel suo genere in quanto riesce a stupire in tutte le discipline sportive, è  soprattutto un esempio che da forza e coraggio a tutti coloro che quotidianamente fanno i conti con la loro condizione di disabili a cui dà fiducia e speranza.

Gianni Sasso, è un atleta a dir poco speciale. Quando all’età di sedici anni in un terribile incidente stradale ha perso di colpo la gamba sinistra, lui, promettente giocatore del Forio Calcio, non si è arreso al crudele destino che gli ha riservato la vita. Con coraggio, tenacia e determinazione ha continuato la sua esistenza quasi nulla fosse accaduto. Ed ha continuato, giorno dopo giorno, a svolgere attività sportiva ad altissimi livelli riuscendo, incredibilmente, a competere persino con i normodotati. Sino a qualche settimana fa la sua specialità è stata  la maratona, disciplina che lo ha letteralmente portato sul tetto del mondo. Alla maratona di New York del novembre 2008, ha raggiunto il traguardo dopo 5 ore, 5 minuti e 44", migliorando così di quasi un'ora, tra lo stupore generale, la precedente miglior prestazione della categoria ottenuta da un altro italiano, Fabrizio Macchi. Un anno dopo, a Chicago, Gianni scrive un’altra incredibile pagina di storia sportiva italiana migliorando di circa mezz’ora il record conquistato l’anno precedente alla maratona newyorkese lasciandosi ancora una volta alle spalle migliaia e migliaia di normodotati. Ora, dopo le strabilianti imprese che ci ha riservato nella corsa, Gianni, mai appagato dai successi e dalle imprese sportive riprese dalle televisioni più importanti del mondo, ha deciso di cambiare sport. Appese le stampelle al chiodo, ha scelto come sua nuova compagna d’avventura la bicicletta e chi conosce la sua determinazione già scommette sulle sue future imprese ciclistiche. Si allena tutti i giorni lungo le strade della stupenda isola d’Ischia dove lo abbiamo incontrato e intervistato in esclusiva. Ci ha spiegato la durezza dei suoi allenamenti e ci ha anticipato che il 21 di gennaio sarà a Praga per uno stage di ciclismo su pista. “Ci stiamo allenando per lo stage di Praga, ha affermato Gianni Sasso, una gara in pista probabilmente ad inseguimento. Andiamo ad affrontare nella maniera più tranquilla possibile questa nuova disciplina con l’allenatore Pier Angelo Vignati che ci sta seguendo nella preparazione. Si tratta di uno sport molto difficile e duro”, confessa Gianni che nel corso delle quattro ore di allenamento al giorno riesce a percorrere fino a tre giri dell’isola d’Ischia consecutivi: da non credere! Ci piace ricordare che Gianni, sportivo eccellente ed esemplare, oltre ad essere un grande maratoneta e un ciclista che vola sulla sua bici, è anche un ottimo giocatore di calcio e di calcetto e col solo ausilio delle stampelle riesce a rendersi protagonista di giocate geniali riuscendo a realizzare cose che molti calciatori non riescono a fare neppure con due gambe, incredibile: corre, dribbla, crossa, tira al volo, stacca di testa, segna goal spettacolari e, udite, udite, riesce persino ad esibirsi in spettacolari rovesciate che lasciano col fiato sospeso e meravigliati gli spettatori che assistono alle sue partite. Da non credere. Ma Gianni Sasso oltre ad essere uno straordinario e impareggiabile sportivo unico al mondo nel suo genere in quanto riesce a stupire in tutte le discipline sportive, è  soprattutto un esempio che da forza e coraggio a tutti coloro che quotidianamente fanno i conti con la loro condizione di disabili a cui dà fiducia e speranza. A Gianni, naturalmente, auspichiamo di poter bissare anche nel ciclismo gli stessi successi ottenuti negli altri sport. Auguri sinceri Gianni e soprattutto grazie per l’incredibile esempio di abnegazione e coraggio che rappresenti per tutti quanti noi.


Un video è qui.

Nessun commento: