martedì 20 dicembre 2011

Comunicato Camminacittà

Auguri per il 2012
                      da "CamminaCittà"
Federazione italiana per i diritti dei pedoni e per la salvaguardia dell'ambiente


Dall'alba del 19 dicembre 2011, gli scarponi dei soldati USA non calpestano più il suolo iracheno. Così, una brutta e cattiva macelleria (guerra), iniziata nel marzo del 2003, durata quasi 9 anni, E' FINITA. Ma, quando finirà la ininterrotta ed immensa bassa macelleria che si registra sulle strade italiane? Dall'Iraq, in nove anni, sono rientrate in USA 4.500 corpi di soldati USA uccisi in guerra.Nello stesso periodo, 2003 - 2011, sulle strade italiane sono morti oltre 46.000 persone di ogni età, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali, seminando tanta paura, limitando la libertà alla mobilità e calpestando il diritto al rispetto della dignità della persona. Oltre 46.000 morti negli incidenti stradali in quei 9 anni, nel più assoluto silenzio, per non "disturbare" i quasi due punti di PIL annuali. E' come far scomparire una intera città come Biella, Lecco, Mantova, Rieti, Vercelli, ecc..Ma non finisce qui, perchè, quella macelleria ha lacerato la carne di quasi 3 milioni di persone ferite negli incidenti stradali di quei 9 anni; anche queste persone di ogni età, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E' come ferire la popolazione di una intera provincia grande come quella di Milano o di Napoli. Mentre si va a caccia dei falsi invalidi (che vanno scovati e neutralizzati) si lascia lavorare in tranquillità e massima efficienza la fabbrica che produce grandi invalidi veri, reali accanto a milioni di feriti-invalidi di varia entità. Da oltre 5 anni Roma Capitale (di tanti primati negativi conquistati sulle sue strade insanguinate), ha il "Commissario delegato alla emergenza traffico e mobilità" (DPCM 4.8.2006; OPCM n. 3543 del 26.9.2006) ma nessuno se ne è accorto. L'hanno ignorato anche in un importante recente convegno alla LUISS su "Ambiente e mobilità: scelte per un futuro sostenibile", nel quale, abbiamo faticato molto (insistendo insistendo insistendo) a chiedere la "voce" per 1 minuto.
Prima dell'incaricato alla chiusura, ce l'hanno data ed immediatamente tolta perchè stavamo affermando di aver chiesto di dare "voce" a chi rivendica e vive la sua appartenenza alla razza umana che nasce Pedone; a chi rivendica l'uguaglianza nell'uso della "Strada, uno dei beni comuni"; dare voce a chi rivendica l'efficienza e l'efficacia del vostro ritenere il Pedone "Utente debole delle strade"; a chi rivendica il diritto al rispetto della dignità della persona insieme al diritto e alla libertà alla mobilità; a chi usa la parola "sostenibile" ..FINE..

http://www.acea.it/document.asp/it/ambiente_universita_luiss_il_16_dicembre_convegno_su_roma_sceglie_sostenibile_

http://www.agenparl.it/articoli/news/regionali/20111216-mobilita-sostenibile-visconti-roma-punta-a-economia-carbon-free

A ogni persona vittima dell'incidente sulla strada o nel cantiere va celebrato il funerale di Stato con la presenza fisica almeno di un'alta personalità dello Stato accompagnata dai deputati e senatori eletti in quella località; decretato il lutto cittadino; in coincidenza con i funerali, in tutte le scuole di quel Comune, svolgere mezzora di interruzione-lezione sulla sicurezza stradale e sul lavoro al fine di educare alla "convivenza civile".

Non dovremmo chiedere questa eguaglianza con altre morti. Dovrebbe essere culturale. Nel prossimo anno 2012 aumenteremo il nostro sforzo su questa civile ed umana richiesta. Tra 365 giorni vorremmo essere qui, ancora tutti insieme (ed ancora più numerosi), a congratularci per aver ridotto, in maniera massiccia, gli incidenti stradali con i suoi lutti e lacerazioni non per effetto della crisi (vendita meno carburante) ma perchè siamo stati più umani, più civili ed aver culturalmente recepita quella sicurezza stradale che educa alla "convivenza civile", patrimonio acquisito dai cittadini di altri Stati della UE. Per questo riteniamo necessario inviare a tutti un forte augurio di Buona salute, Buone Feste e Buon e felice 2012.

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