È stata indetta la gara di appalto per la gestione del servizio di bike sharing a Roma, compresa la progettazione e la costruzione, udite udite, di 80 postazioni. Per un importo di 2.400.000 euro. Il termine è fissato al 13/1/2012. Il bando completo si trova qui. Il bando recita: "Il corrispettivo del contratto è costituito oltre che dai ricavi della gestione del Servizio anche dalla concessione dello sfruttamento commerciale degli impianti pubblicitari, sia coincidenti con le postazioni del Bike-Sharing, che di nuovi impianti che l'Aggiudicatario potrà individuare sul territorio comunale nel rispetto dei vincoli fissati dal DCC n. 37/2009 "Regolamento comunale in materia di esposizioni della pubblicità e di pubbliche affissioni" e, comunque, per la misura complessiva di 1.500 mq in formato 120 cm x 180 cm".
È una buona idea vincolare alla pubblicità lo sviluppo della mobilità ciclistica da parte di un'amministrazione pubblica, in particolare quella romana?
Ottanta postazioni, ammesso che qualcuno gareggi, non sono l'ulteriore tentativo di non far decollare veramente il bike-sharing a Roma, ossia l'ulteriore operazione di facciata?
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