#Salvaciclisti
Il 28 aprile la manifestazione nazionale a Roma
Legambiente: “Rispetto
delle norme e moderazione della velocità
precondizioni per stimolare
una mobilità più attenta e sicura”
Roma e Londra unite per avere
“città a misura di bicicletta”. Il conto alla rovescia è iniziato: la capitale
italiana è pronta ad accogliere la manifestazione nazionale organizzata da
#Salvaciclisti, in programma sabato 28 aprile alle ore 15 ai Fori Imperiali, in
nome della sicurezza stradale per chi usa la bici in città. Un appuntamento che
per la prima volta vedrà due grandi metropoli continentali mobilitarsi portando
in contemporanea in piazza, un’iniziativa trasversale sostenuta, tra l’altro,
anche da Legambiente, l’associazione ambientalista, che da anni ribadisce
l’importanza di una mobilità più ecologica e slow, su due ruote, (senza motore),
e l’adozione di misure per una maggiore sicurezza stradale.
“Quella dei salvaciclisti –
spiega Alberto Fiorillo, responsabile nazionale Aree Urbane Legambiente
- è una mobilitazione straordinaria, spontanea, trasversale, creativa e a tratti
anche poetica. Purtroppo nelle nostre città muoiono ogni anno mille persone, tra
ciclisti e pedoni, investite da veicoli a motore, un quarto del totale dei morti
in incidenti stradali. La politica sta ora discutendo l'ipotesi
dell'introduzione del reato di omicidio stradale. Provocatoriamente si potrebbe
suggerire un ragionamento anche sul reato di complicità in omicidio stradale a
carico di tutti quegli amministratori pubblici che sanno quali possono essere le
mosse per abbassare del tutto la mortalità in incidenti eppure si guardano bene
dal metterle in pratica”.
“Imporre il rispetto delle norme
multando sistematicamente le violazioni del codice e abbassare i limiti nei
centri urbani ovunque sia possibile - aggiunge Fiorillo - non sono interventi
per tutelare i cosiddetti utenti deboli, ciclisti e pedoni, ma la precondizione
per stimolare una mobilità più attenta alla sicurezza e alla qualità della
vita”.
E non è un caso, infatti, che la
manifestazione nazionale sia proprio ai Fori imperiali, un “palcoscenico
archeologico” unico ma soffocato ogni giorno dal traffico e dove nell’ottobre
del 2009 è morta Eva
Bodhalova, la ciclista uccisa da un taxi mentre tornava a casa. L’area
dei Fori è tagliata in due da un’arteria stradale sempre trafficata; i romani
attendono da 32 anni il completamento del piano del sindaco Petroselli che nel
1980 prevedeva la completa chiusura al traffico della zona. #Salvaciclisti
dimostrerà come i Fori possono essere liberi dal traffico, presentando, tra le
richieste, la definitiva ciclopedonalizzazione dell’area.
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