L'altroieri, 8 aprile 2012, è uscito sul Tempo, cronaca di Roma, p. 22, un articolo di Dario Martini sui furti alle nuove bici del bike sharing. Il titolo è: "Ricomprate le bici rubate. È razzia di fanali". È una notizia che non riesco a rintracciare sul web e che è apparsa solo sul cartaceo del quotidiano romano. Invece si tratta di un fatto grave, sul quale è bene interrogarsi da subito.
Com'è noto, quasi tutte le 400 bici verdi del bike sharing (di fatto noleggio) sono state rubate. Tutte le stazioni si trovano in pieno centro, spesso alla portata di telecamere, in zone vigilate.Ce n'è una in Piazza del Parlamento, uno dei luoghi più sorvegliati d'Italia. Già questo deve porre degli interrogativi. Le bici comunali non sono nulla di eccezionale, spesso non sono neanche in buono stato.
Dopo un lungo periodo di desolante svuotamento dei parcheggi, l'assessorato all'ambiente del Comune di Roma ha ricomprato 200 bici, ricollocate nelle colonnine quindici giorni fa. Sono state immediatamente depredate.
La tecnica stavolta è diversa: l'articolo del Tempo parla di furti di fanali e ruote. L'articolo afferma che i tecnici del Comune hanno trovato un sistema di bloccaggio della bici più sicuro. Siamo sicuri che non sia in atto un sabotaggio del bike sharing? Possibile che in luoghi centrali di Roma sia possibile agire indisturbati per smontare ruote e fanali?
L'articolo di Martini riporta anche altre notizie.
Il bike sharing passerà a un'azienda privata, che gestirà il servizio in cambio di pubblicità, come fanno quasi tutte le città. Si tratterà di 1500 metri quadri, ovvero 300 pannelli 2.20 x 1.80 metri, spazi mica male: si spera che il servizio che verrà attivato sia all'altezza. Ovviamente la pubblicità sarà di tutti i tipi, purtroppo molta sarà dedicata alle automobili. Ma su questo non è possibile farci niente, per ora.
La prima mezz'ora di bike sharing dovrebbe tornare gratuita, com'è giusto che sia: altrimenti non si tratta di bike sharing, ma di noleggio, si perde l'effetto di più prendere un autobus che andare in bici. Si potranno usare le bici senza abbonarsi, dice l'articolo, come a Parigi.
Tutte belle cose, sperando che si facciamo. Tuttavia, il problema centrale resta il controllo di queste biciclette quando sono parcheggiate. Sabotaggio, vandalismo, furto. Sarebbe bene pensare da subito a un rimedio efficace, altrimenti si spenderanno inutilmente i soldi, mentre a romani e turisti non resterà che andare a piedi o pedalare sulla propria bici.
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