Poco fa sono andato al supermercato di zona a comprare qualche alimento basilare. Quando sono uscito, mi sono imbattuto in un manifesto del Comune di Roma che preannuncia per il 15 marzo una conferenza intitolata: "La strategia di Roma Capitale per la sostenibilità ambientale". All'inizio penso che si tratti di uno spettacolo comico, che so, tipo Bagaglino con Pippo Franco. Oppure un fake di denuncia sociale, ben architettato, non c'è dubbio. Invece pare che sia una cosa seria, almeno nelle intenzioni del sindaco di Roma. Affrontare un tema del genere appare, oggi, drammaticamente inutile.
Nel 2013 a Roma si svolgeranno le elezioni amministrative. Che l'attuale giunta organizzi adesso un convegno con questo titolo, a me sembra non solo comico, ma grottesco. Un candidato si presenta alle elezioni con un programma, in base a questo programma i cittadini scelgono. Il programma può essere un tranello, è vero. Quanti poveri disgraziati hanno abboccato in passato? Alemanno aveva fatto della sicurezza il suo tema forte. Oggi Roma sembra la Chicago dei gangster. E in strada la gente continua a morire. Il programma, però, è il metro con cui si misura la serietà di un candidato che, nel caso di Roma, deve proporre strategie realistiche e al passo con altre città europee. Nulla di impossibile da realizzarsi, anche con poche risorse. Ma che ora il Comune di Roma annunci una sua strategia in tema di sostenibilità ambientale, appare - strategicamente e tatticamente - poco convincente, a prescindere dai contenuti.
Sarebbe stato più opportuno un convegno del tipo: "La bellezza dei tramonti in un cielo inondato di smog", oppure "Conoscere l'anima gemella nelle due ore d'attesa alla fermata del bus". O, ancora, al passo con il coté del nostro primo cittadino: "Mishima, lo spirito del samurai e i ciclisti urbani".
Invece si è scelto un argomento davvero insostenibile.
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