Il codice stradale verso la riforma
Di Stefano Manzelli ed Enrico Santi
Il governo è favorevole all’approvazione urgente del disegno di legge delega per la riforma del codice della strada in tempo utile per varare i decreti legislativi entro la fine della legislatura. Ma al momento resta tutto bloccato sul fronte della ripartizione dei proventi delle multe fra l’ente di appartenenza dell’organo accertatore e l’ente proprietario della strada. Lo ha affermato il ministro Passera lo scorso 28 febbraio nel corso dell’audizione alla commissione trasporti della Camera. La delega contenuta nel ddl C 4662 prevede una riorganizzazione delle disposizioni del codice della strada che dovranno essere coordinate con le altre norme di settore. Di particolare importanza è l’introduzione di un’autonoma fattispecie di reato, denominata omicidio stradale, per i conducenti in stato d’ebbrezza (con tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l) o in stato di alterazione per uso di sostanze stupefacenti, prevedendo l’arresto in flagranza e una pena non inferiore nel minimo a otto anni e nel massimo a diciotto anni di reclusione nonchè la revoca definitiva della patente. Tale nuova ipotesi di reato si configurerebbe anche per l’omicidio commesso dal guidatore che, dopo il fatto, non ottemperi all’obbligo di fermarsi e prestare soccorso alle persone ferite. Negli altri casi di guida alterata verrebbero inasprite sanzioni penali e amministrative.
Il Governo è chiamato anche a revisionare il sistema di accertamento degli illeciti amministrativi e il regime delle spese, con particolare attenzione alle modalità di utilizzo degli strumenti di controllo a distanza. Dovrà inoltre essere qualificata giuridicamente la patente a punti che, concepita come istituto di natura diversa da quella di sanzione amministrativa accessoria, è stata oggetto di interpretazioni giurisprudenziali di diverso tenore. Il provvedimento di comunicazione della decurtazione del punteggio sulla patente di guida diventerà un atto amministrativo definitivo senza più possibilità di presentare ricorso gerarchico. Prevista poi una revisione del sistema dei ricorsi amministrativi e giurisdizionali, con la possibilità di definire ambiti di competenza diversi fra prefetto e giudice di pace. I veicoli al servizio di persone invalide potranno sostare gratuitamente negli spazi di sosta a pagamento se gli stalli riservati sono occupati da altri veicoli. Il Governo, infine, sarà delegato a emanare regolamenti per aggiornare segnaletica stradale e classificazione e caratteristiche di alcuni veicoli, nonché per adottare misure a tutela dell’utenza debole sulle strade, in particolare prevedendo sistemi per la sicurezza e la visibilità notturna dei ciclisti. Resterà lettera morta la ripartizione a metà degli incassi autovelox. Secondo Passera l’attuale meccanismo di ripartizione dei proventi da multe non può funzionare e dovrà essere rivisto.
Il Governo è chiamato anche a revisionare il sistema di accertamento degli illeciti amministrativi e il regime delle spese, con particolare attenzione alle modalità di utilizzo degli strumenti di controllo a distanza. Dovrà inoltre essere qualificata giuridicamente la patente a punti che, concepita come istituto di natura diversa da quella di sanzione amministrativa accessoria, è stata oggetto di interpretazioni giurisprudenziali di diverso tenore. Il provvedimento di comunicazione della decurtazione del punteggio sulla patente di guida diventerà un atto amministrativo definitivo senza più possibilità di presentare ricorso gerarchico. Prevista poi una revisione del sistema dei ricorsi amministrativi e giurisdizionali, con la possibilità di definire ambiti di competenza diversi fra prefetto e giudice di pace. I veicoli al servizio di persone invalide potranno sostare gratuitamente negli spazi di sosta a pagamento se gli stalli riservati sono occupati da altri veicoli. Il Governo, infine, sarà delegato a emanare regolamenti per aggiornare segnaletica stradale e classificazione e caratteristiche di alcuni veicoli, nonché per adottare misure a tutela dell’utenza debole sulle strade, in particolare prevedendo sistemi per la sicurezza e la visibilità notturna dei ciclisti. Resterà lettera morta la ripartizione a metà degli incassi autovelox. Secondo Passera l’attuale meccanismo di ripartizione dei proventi da multe non può funzionare e dovrà essere rivisto.
Fonte: ItaliaOggi
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