Alcune decine di migliaia di persone si sono ritrovate ai Fori
Imperiali a Roma per chiedere alla Politica a tutti i livelli –
nazionale, regionale e locale – una specifica attenzione alla
ciclabilità e misure concrete ed urgenti a favore della sicurezza di
bici e pedoni sulle strade.
Richieste di buon senso su temi che scontano un arretrato
pluridecennale nel nostro Paese.
Anche se al grosso dei media mi pare che sia sfuggita ancora
una volta la dimensione della partecipazione, che non può essere
banalizzata o ridotta al rango di fenomeno di costume, credo che si
possa dire che questa iniziativa non è stata un punto di arrivo, ma di
partenza.
Ha scritto Marc Augé: «Oggi cambiare la vita significa per
prima cosa cambiare la città. In bicicletta per cambiare la vita! Il
ciclismo come forma di umanesimo».
Da ora devono contare solo i fatti, perché molte parole sono
già state scritte sull’acqua.
Eugenio Galli (presidente Fiab Ciclobby)
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