mercoledì 12 ottobre 2011

A Roma aumentano i ciclisti ma mancano le rastrelliere

Sul Tempo di oggi,, in Cronaca di Roma, pp. 22-23, ben due pagine dedicate alla bicicletta in città. Il quotidiano romano da un po' di tempo si è messo in evidenza per l'attenzione alla bici, con diversi articoli per segnalare situazioni critiche di ciclabili e altri problemi che riguardano i pedalatori. Aprendo le pagine del quotidiano, la prima impressione non è entusiasmante, ma dura poco.
Il titolo insospettisce, si teme la solita, suqallida, equiparazione di automobile e bici, tipo "voi e noi, pari siamo". Il titolo è " Ci mancava solo la bicicletta selvaggia". I contenuti sono spiazzanti, cito un pezzo: "Benvenuti nella jungla delle due ruote, dove ognuno parcheggia la bici dove vuole". Però poi, leggendo, si capisce dove l'autore dell'articolo, Fabio Perugia, vuole arrivare.
I romani fanno sempre più uso della bici nei loro spostamenti quotidiani (siamo lontani dall'Europa, però). Le bici sono parcheggiate male, afferma l'articolo, perché non ci sono rastrelliere.
Quindi, a livello logico, o il ciclista continua a pedalare all'infinito, allenandosi un sacco, oppure a un certo punto la ferma da qualche parte.
Sì, vabbè, l'articolo parla di "pile di ferraglia", il decoro delle strade e delle piazze (come se non esistessero auto e moto parcheggiate molto peggio e con maggior ingombro).
Però, si arriva al nocciolo: "la colpa di tutto questo non è di certo dei ciclisti".
L'assessore del Municipio Roma Centro Storico, Fabrizio Sequi, aveva già espresso la volontà di incrementare le rastrelliere (nel 2009), ora sono 15. Fu appovata una mozione, ma non si fece nulla. Ora fa appello agli Assessorati alla Mobilità e all'Ambiente del Comune di Roma - a proposito, quando li unificheranno, come a Milano?
A pag. 23finalmente: Trentamila su 2 ruote per fare casa-lavoro. Entusiasite le donne, si risparmia sulla palestra. i sette colli non fanno più paura. I sette colli a Roma non ci stanno più da mille anni, sono solo dei grossi dossi.
Dichiarazione di Maurizio Santoni, del coordinamento Roma Ciclabile: "Quando il piano quadro sulla ciclabilità sarà approvato in consiglio comunale, questione di un paio di mesi, si creerano più posti per le bici".
Staremo a vedere.

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