Stamattina, a Roma, si è verificato l'ennesimo grave incidente nella Galleria Giovanni XXIII, che unisce Monte Mario al Foro Italico. A dispetto del nome, da quando è stata inaugurata è un budello infernale che ingoia vite umane. Nessuna traccia del sinistro sulle agenzie di stampa. La galleria, come sempre, è stata chiusa e il traffico è impazzito per ore. Ambulanze a sirene spiegate hanno faticato ad arrivare all'ingresso della galleria: dal loro numero, è lecito suppore che l'incidente sia stato di una certa gravità. Nessun problema per i ciclisti, a parte lo slalom a base di smog fra le auto e le moto. E a parte l'effetto "sgabbio" dei mezzi a motore liberatisi dopo interminabile attesa: mi riferisco a quando il conducente schiaccia sull'acceleratore tutta la sua frustazione pavloviana e schiavizzata, con rischio per l'incolumità altrui.
La Galleria Giovanni XXIII è un luogo senza legge, in cui camion e auto corrono ben oltre il limite prefissato dei 70 Km/h; le moto oltre a superare i limiti vanno sulla corsia d'emergenza o stanno in mezzo
Il Comune di Roma cosa intende fare?
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