martedì 18 ottobre 2011

Andrea Zanzotto (1921-2011)

"Da ragazzi si passava sulla riva destra del Piave mettendo la bicicletta
sulla barca e dalle rive si giocava con le sguelze" [sassi piatti da far rimbalzare sull'acqua].
*
"Quando la punizione del fascismo ha costretto mio padre in Cadore. Mi portava a dipingere paesaggi, boschi, colline. È cominciata la seduzione. Ed ho continuato a girare le campagne, in bicicletta, passeggiate con amici: un’adorazione".



Esistere psichicamente
 
Da questa artificiosa terra-carne
esili acuminati sensi
e sussulti e silenzi,
da questa bava di vicende
- soli che urtarono fili di ciglia
ariste appena sfrangiate pei colli -
da questo lungo attimo
inghiottito da nevi, inghiottito dal vento,
da tutto questo che non fu
primavera non luglio non autunno
ma solo egro spiraglio
ma solo psiche,
da tutto questo che non è nulla
ed è tutto ciò ch'io sono:
tale la verità geme a se stessa,
si vuole pomo che gonfia ed infradicia.
Chiarore acido che tessi
i bruciori d'inferno
degli atomi e il conato
torbido d'alghe e vermi,
chiarore-uovo
che nel morente muco fai parole
e amori.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

immenso zanzotto, maestro vero!
smoothband

Anonimo ha detto...

lo sapevo che lo avresti ricordato.
l'ho conosciuto tardi tardi troppo leggero ed intelligernte per essere famoso