La Spezia-Porto Venere in bicicletta, sbloccati fondi
La proposta dell'assessore Paita passa in giunta regionale. Mori: "Corridoio in Arsenale o percorso panoramico".
La Spezia. Il sogno è grande. Realizzare una pista ciclabile che percorra tutto la Liguria e unisca i due capi estremi con una medesima segnaletica, "che avvalori la tipicità della storia, del paesaggio e della vegetazione presente in ciascun tratto". La Regione, su proposta dell'assessore alle Infrastrutture Raffaella Paita, ha così stanziato un finanziamento di duecentomila euro per la progettazione di tratti di piste ciclabili nel Savonese, Genovesato e in provincia della Spezia. Si tratta di zone "a vantaggio dell'intermodalità e quindi vicine a stazioni ferroviarie o parcheggi e massima sostenibilità gestionale", precisa l’assessore Paita.
Mentre in provincia di Savona quaranta mila euro andranno alla Provincia della Savona per il progetto della pista ciclabile Malpasso – Finale Ligure, in quella di Genova i finanziamenti riguarderanno i comuni di Cicagna, Tribogna, Coreglia Ligure e Orero: arriveranno 30mila euro per il completamento della ciclovia dell'Ardesia in Valfontanabuona.
Altri dodicimila euro serviranno per la realizzazione della pista ciclabile lungo la passeggiata a mare di Cogoleto e altri 78mila euro ai comuni di Lavagna e Sestri Levante per la realizzazione di un percorso ciclopedonale litoraneo che unisca le due cittadine.
Lo stanziamento che riguarda da vicino la provincia spezzina ammonta a 40mila euro e va a riaprire un discorso fascinoso che consentirebbe di unire la Spezia capoluogo a Porto Venere con una pista ciclopedonale.
Per la verità negli ultimi anni sono aumentati i turisti, ma anche gli stessi spezzini, che raggiungono in bicicletta il borgo dell'estremo ponente del Golfo: ma farlo attraverso la Napoleonica rimane impresa pericolosa, vista la tortuosità del percorso e il traffico veicolare cui è sottoposta una strada in eterna contraddizione.
Così si devono pensare soluzioni alternative, vista la presenza dell'Arsenale e di un muro, lo storico e contestato muro della base militare, al di là del quale esistono spazi enormi. L'assessore alla Polizia Municipale e alla Mobilità spiega i due possibili percorsi;: "Innanzitutto si tratta di un bel progetto, sia su scala regionale che su misure locali. Unire la Spezia a Porto Venere in modo così naturale consentirebbe di aumentare l'appeal dei nostri luoghi. Stiamo studiando la possibilità di aprire una trattativa con la Marina Militare per ottenere un corridoio al di là del muro. O, in alternativa, soluzione più probabile, pensare ad un percorso alternativo e panoramico, che da Fabiano raggiunga Marola paese, e da qui prosegua verso Porto Venere".
Mentre in provincia di Savona quaranta mila euro andranno alla Provincia della Savona per il progetto della pista ciclabile Malpasso – Finale Ligure, in quella di Genova i finanziamenti riguarderanno i comuni di Cicagna, Tribogna, Coreglia Ligure e Orero: arriveranno 30mila euro per il completamento della ciclovia dell'Ardesia in Valfontanabuona.
Altri dodicimila euro serviranno per la realizzazione della pista ciclabile lungo la passeggiata a mare di Cogoleto e altri 78mila euro ai comuni di Lavagna e Sestri Levante per la realizzazione di un percorso ciclopedonale litoraneo che unisca le due cittadine.
Lo stanziamento che riguarda da vicino la provincia spezzina ammonta a 40mila euro e va a riaprire un discorso fascinoso che consentirebbe di unire la Spezia capoluogo a Porto Venere con una pista ciclopedonale.
Per la verità negli ultimi anni sono aumentati i turisti, ma anche gli stessi spezzini, che raggiungono in bicicletta il borgo dell'estremo ponente del Golfo: ma farlo attraverso la Napoleonica rimane impresa pericolosa, vista la tortuosità del percorso e il traffico veicolare cui è sottoposta una strada in eterna contraddizione.
Così si devono pensare soluzioni alternative, vista la presenza dell'Arsenale e di un muro, lo storico e contestato muro della base militare, al di là del quale esistono spazi enormi. L'assessore alla Polizia Municipale e alla Mobilità spiega i due possibili percorsi;: "Innanzitutto si tratta di un bel progetto, sia su scala regionale che su misure locali. Unire la Spezia a Porto Venere in modo così naturale consentirebbe di aumentare l'appeal dei nostri luoghi. Stiamo studiando la possibilità di aprire una trattativa con la Marina Militare per ottenere un corridoio al di là del muro. O, in alternativa, soluzione più probabile, pensare ad un percorso alternativo e panoramico, che da Fabiano raggiunga Marola paese, e da qui prosegua verso Porto Venere".
03/01/2012 16:31:19
Fabio Lugarini
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