Comunicato Greenpeace
GREENPEACE: BASF SI RITIRA DALL'EUROPA, GLI OGM NON PIACCIONO
BRUXELLES, 16.01.12 - BASF, tra le prime compagnie chimiche al mondo, ha annunciato oggi che sta abbandonando i suoi piani per sviluppare e commercializzare colture OGM in Europa [1].
"BASF ammette che gli europei non vogliono le colture OGM e hanno buone ragioni per non volerli. Non solo a causa delle preoccupazioni per i rischi sanitari, ma perché gli OGM vanno a braccetto con l'agricoltura di stampo industriale, l'uso di pesticidi, la resistenza a infestanti e parassiti e hanno rese deludenti a lungo termine". - commenta Federica Ferrario, responsabile campagna OGM di Greenpeace.
Gli europei non sono i soli a rifiutare gli OGM. La fuga di BASF in America, è il risultato di una serie di sconfitte negli ultimi due anni in Cina, India, Filippine, Thailandia e altrove. Oltre il 90 per cento degli OGM a uso alimentare viene oggi coltivato in soli quattro paesi del continente americano.
Nel 2011, l'India ha respinto l'autorizzazione della melanzana OGM, l'unico alimento transgenico per il quale era stata chiesta l'autorizzazione, mentre nel settembre 2011 la Cina ha sospeso la commercializzazione di riso OGM. Anche Filippine e Thailandia hanno respinto riso geneticamente modificato.
BASF sta accantonando la sua patata OGM resistente agli antibiotici, l'Amflora, una delle uniche due colture OGM autorizzate per la coltivazione in alcuni paesi europei. Una coltivazione biotech che si è rivelata un vero e proprio flop commerciale.
Nota:
[1] Comunicato stampa BASF: www.basf.com/group/pressrelease/P-12-109
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