Fonte: L'Arena
Avvocato morto alle Canarie Choc in città per l'incidente
VILLAFRANCA. Parenti, mondo dello sport amatoriale e amici piangono Fabio Polato travolto in vacanza da un pullmanÈ il terzo ciclista villafranchese deceduto. Il sindaco: «Perdiamo un bravo ragazzo» I genitori partiti per le isole spagnole. Il dolore di chi lo conosceva bene: «È assurdo»
08/01/2012
Si è svegliata sotto choc Villafranca ieri mattina. La notizia della morte di Fabio Polato, avvocato villafranchese di 36 anni, serpeggiava sui marciapiedi di corso Vittorio Emanuele, nei bar e nei negozi; la gente ne parlava sottovoce, quasi potesse far meno male quel «duro colpo; tanto, troppo, difficile da accettare». Così amici, conoscenti e amministratori increduli commentano la tragica scomparsa di Polato, in vacanza alle Canarie.La passione per la bicicletta, che ha respirato per tutta la vita, se l'è portato via sulla Gran Canaria 500, la strada battuta dagli amanti delle due ruote, che attraversa i canyon di Los Frailes y Media Almud, nel Comune di Mogán. L'avvocato è stato investito, l'altro ieri mattina, da un pullman in prossimità di una galleria e i soccorsi non sono riusciti a salvargli la vita.
«Era una persona chiara, disponibile, onesta e squisita. Aveva uno studio avviato, era molto conosciuto ma è rimasto sempre il ragazzo semplice che era», raccontano gli amici. Ieri mattina, alcuni di loro si sono riuniti nel suo studio di piazza Villafranchetta. Altri hanno raggiunto l'aeroporto di Bergamo, per recuperare l'auto dell'amico. Non sanno aggiungere altro, perché tutti, come l'intera città, sono ancora esterrefatti. Si fatica a capire.
Polato, con la fidanzata Valeria Spada, era partito all'inizio della settimana, doveva tornare domenica. Avevano scelto le Canarie, che il ciclista già conosceva, e sono meta battuta per chi si allena sulla due ruote. E per pedalare Polato aveva fiato da vendere: da giovane aveva vinto parecchie gare con la sua mountain bike; poi era passato alla bici da corsa, partecipando alla celebre gara su strada Parigi-Roubaix, nel girone amatoriale.
Era un vizio di famiglia, trasmessogli dal padre, Renzo, uomo di spicco del ciclismo villafranchese: «Renzo ha portato gare ciclistiche importanti a Villafranca», spiega l'assessore allo sport Roberto Dall'Oca, «ha dato lustro al ciclismo villafranchese e ne ha rinnovato l'immagine. Da genitore, mi è difficile dire qualsiasi cosa: per una tragica ironia questa passione lo ha privato del figlio. Villafranca in un anno e mezzo ha perso tre persone straordinarie legate alla nostra polisportiva».
Con Polato, infatti, salgono a tre i villafranchesi ciclisti cui la città ha dato l'ultimo saluto. Un incidente ha spezzato la vita del giovane Federico Piva, nell'aprile del 2010, lasciando ammutolita l'intera comunità; l'estate scorsa, invece, in sella alla sua bici è scomparso il pensionato Giuseppe Bodini. Ha espresso vicinanza alla famiglia Polato anche il sindaco Mario Faccioli: «Il padre ha collaborato molto con l'amministrazione per l'organizzazione di eventi sportivi. È una tragedia che tocca una famiglia per la quale proviamo molta stima. Villafranca perde un bravo ragazzo».
Polato era amico personale dell'assessore alla cultura Maria Cordioli, sconvolta per l'accaduto lo ricorda come un uomo «sempre appassionato per tutto ciò che faceva». Anche nel lavoro. La posizione centrale, nella nuova zona residenziale e a servizi di piazza Villafranchetta, gli ha permesso di allargare la cerchia di conoscenze. Nel suo studio aveva ben sei collaboratori e molti giovani avvocati sono passati da lì per il loro praticantato. Anche la fidanzata, Valeria Spada lavorava in quell'ufficio. La donna, 30 anni e avvocato da qualche mese, era fuori in bicicletta con Polato l'altro ieri mattina. Aveva deciso di prendere la via più breve, mentre il fidanzato avrebbe fatto qualche chilometro in più. Non vedendolo arrivare, però, si era preoccupata ed era tornata indietro a cercarlo, scoprendo l'accaduto.
I genitori ieri mattina sono partiti per le Canarie, dove probabilmente lunedì dovrebbe svolgersi l'autopsia sul corpo del loro unico figlio.Maria Vittoria Adami
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