PROTOCOLLO DI INTESA SANTA MARIA DELLA PIETA' ULTIMO ATTO
Dopo le strutture universitarie, anche le residenze studentesche volano via. L'Associazione Ex Lavanderia rilancia la proposta dell'Ostello della Gioventù al S.Maria della Pietà.
Si conclude definitivamente la farsa del Protocollo di Intesa sul Santa Maria della Pietà siglato nell'Aprile del 2007.
La Giunta Regionale rinuncia anche al Coofinanziamento statale che avrebbe dovuto permettere la realizzazione della casa dello studente in 4 padiglioni ristrutturati con i fondi del Giubileo.
Dopo la decisione dell'Università "La Sapienza" nel maggio 2010 di non acquistare 8 padiglioni, questo ultimo atto rende visibile che il protocollo del 2007 è stato solamente un atto truffaldino volto a mascherare ciò che centrodestra e centrosinistra avevano concordato da sempre: la ricostituzione di un polo del disagio psichico e sociale nell'Ex Manicomio di Roma e il rifiuto assoluto di prendere in considerazione i progetti di uso civico, culturale e sociale presentati in 15 anni da cittadini ed associazioni.
Vogliamo ricordare come il Protocollo, che già affidava il 60% del comprensorio alla gestione ASLRME, venne ipocritamente presentato allora come la restituzione del S.Maria della Pietà alla città, alla cultura ed alla formazione. Di quella restituzione non vi è ora più traccia ed a quel gioco voluto dal P.D. in perfetta linea con i progetti del centrodestra, si prestarono gli allora assessori di Rifondazione e Verdi (oggi tutti riuniti in SEL).
La Ex Lavanderia è oggi, anche senza alcuna tutela legale, l'unica permaneza di ciò che movimenti ed associazioni hanno rivendicato per anni.
La presenza della sede municipale rischia di divenire un non-senso in un ex manicomio che sta tornando ad essere luogo di concentrazione di strutture psichiatriche e legate alla malattia cronica contro ogni idea di integrazione territoriale ed ogni principio della Legge Basaglia.
Non possiamo che ricordare anche che il S.Maria della Pietà è l'unico luogo in cui si è incrementata la presenza sanitaria in un'epoca di tagli e chiusure, proprio dove aveva meno senso e dove i cittadini chiedevano altro.
L'Associazione Ex Lavanderia ribadisce che i padiglioni oggetto della delibera regionale ristrutturati nel 2000 sarebbero dovuti diventare il nuovo ostello di Roma e che, nel 2002 furono smantellati e riutilizzati illegalmente dalla ASL RME.
Roma è l'unica capitale europea priva di strutture di accoglienza per il turismo giovanile e a basso costo. Quei padiglioni furono ristrutturati per questo e realizzare l'Ostello sarebbe un'operazione economicamente vantaggiosa per l'amministrazione pubblica.
Lanciamo quindi una nuova campagna per l'Ostello della Gioventù al S.Maria della Pietà invitando le realtà del settore, le associazioni ed i cittadini a prendere posizione.
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