lunedì 23 gennaio 2012

Non chiamatele biciclette

Comunicato Fiab

Definizione delle "e-bike" e disciplina omologazione veicoli a motore
Il Presidente FIAB scrive al rappresentante del Governo italiano nel gruppo UE Armonizzazione tecnica


In vista dell'incontro del Gruppo UE "Armonizzazione tecnica veicoli a motore" che si terrà a Bruxelles il prossimo 26 gennaio per esprimersi sulla decisione (COM 2010 542) riguardante la definizione di "biciclette a pedalata assistita", il Presidente della FIAB, Antonio Dalla Venezia esprime il proprio sostegno alla posizione dell'ECF (European Cyclisn Federation)  http://www.ecf.com/wp-content/uploads/Automotive-Tech-Harmon-Group.xls  e, con una nota al rappresentante italiano del Ministero dei Trasporti all'interno del Gruppo di lavoro europeo Armonizzazione tecnica, chiede "un impegno del Governo italiano affinchè le nuove "e-bike", in quanto dotate di caratteristiche tecniche che le renderanno più potenti e, quindi, più pericolose per la sicurezza sulle strade e sulle piste ciclabili, siano assoggettate alla disciplina sull'omologazione dei veicoli a due, tre e quattro ruote".

"In sede di revisione della normativa europea riguardante l'omologazione obbligatoria dei nuovi prodotti - spiega il Presidente FIAB - la Commissione UE Mercato Interno e Protezione di Consumatori (IMCO),  ha approvato una modifica degli standard delle biciclette a pedalata assistita, rendendo illimitata la potenza massima precedentemente fissata a non oltre i 250 Watt, eliminando la pedalata assistita e confermando l'esonero per i nuovi mezzi dalla normativa sull'omologazione obbligatoria".

Le "e-bike",  pur classificate come veicoli motorizzati in quanto muniti di motore elettrico erano - e sono tuttora - parificate alle biciclette a propulsione muscolare. Non sono quindi assoggettate alla disciplina sull'omologazione obbligatoria, ma a quella, meno vincolante, del Comitato europeo di normalizzazione (CEN) e dell'Organizzazione internazionale di normalizzazione (ISO).

"Le modifiche sulle caratteristiche tecniche apportate dalla Commissione IMCO - continua Dalla Venezia - anzichè prevedere, come sarebbe stato logico che fosse, anche il passaggio delle nuove e-bike più potenti e pericolose sotto le norme sull'omologazione obbligatoria, di fatto, comporteranno più in generale una modifica della definizione di bicicletta e dei suoi  standard di riferimento. Ciò vuol dire che potremo iniziare a vedere biciclette non più azionate dalla forza muscolare, non più di potenza inferiore a 250 Watt (che è il potere di un ciclista di alto livello), senza pedali e azionate da un motore elettrico e quindi più veloci e meno controllabili. Praticamente nuovi mezzi a due o più ruote che, pur decisamente più pericolose, definite come "biciclette", usufruiranno di enormi agevolazioni, tra cui no targa, no assicurazione, no obbligo del casco per il conducente, no bollo, no patentino. La FIAB è fortemente preoccupata. Già oggi, dove sono diffuse le bici a pedala
 ta assistita, è aumentato il numero di incidenti stradali anche perchè spesso il mezzo risulta ingovernabile. Si rende pertanto, ai fini della tutela della sicurezza stradale, di assoggettare i veicoli a due, tre e quattro ruote, assistiti da motori elettrici, al regime di omologazione obbligatoria".

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