La sicurezza stradale è per tutti
La città è stata ancora recentemente colpita da eventi tragici sulle strade urbane che hanno lasciato sgomenti non solo per la giovane età della vittima, ma anche per la dinamica dell’incidente che trova le cause in una serie di comportamenti vietati e incivili, ma ampiamente diffusi e tollerati.
Sappiamo che non si può affrontare il tema della sicurezza stradale solo in chiave di emergenza permanente: l’esigenza di sicurezza sulle nostre strade è un tema che riguarda tutti i cittadini, andando oltre i singoli casi che la cronaca purtroppo continuamente offre.
Occorre promuovere una riappropriazione della strada come spazio e bene pubblico, non ad uso delle sole auto.
Per tenere alta l’attenzione su tutto questo, e proprio mentre assistiamo al rimontare delle consuete polemiche da parte di coloro che auspicano una “normalità incivile”, fatta anche di soste in divieto e di mancate precedenze negli attraversamenti senza il rischio di contravvenzioni, vogliamo dare un chiaro segnale alla città e all’Amministrazione comunale, inclusi i vertici della Polizia Locale.
Per questo Fiab Ciclobby, che rappresenta una fascia di utenza particolarmente esposta, invita tutti i cittadini a manifestare:
SABATO 3 DICEMBRE
SICUREZZA STRADALE PER TUTTI
Corteo di bici e pedoni da via Solari a piazza Beccaria.
Concentramento in via Solari, lato Parco, alle ore 14.00.
Partenza ore 14.30.
Il corteo terminerà in piazza Fontana, di fronte alla sede dell’assessorato Mobilità e Ambiente e del Comando centrale della Polizia Locale, per chiedere:
- più attenzione sui temi della “mobilità dolce”
- maggior controllo sui comportamenti che violano il Codice della strada mettendo in grave pericolo l’incolumità delle cosiddette utenze deboli.
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I dieci punti del manifesto per la sicurezza elaborati da Fiab Ciclobby.
Per promuovere un cambiamento concreto ed efficace, che possa tradursi in una cultura della sicurezza stradale, e favorire la diffusione di un nuovo codice etico sulle strade, Fiab Ciclobby ha elaborato dieci proposte:
- Assumere un modello di sicurezza condivisa attraverso la ricostituzione della Consulta comunale per la sicurezza stradale, con il coinvolgimento delle rappresentanze degli utenti delle strade, inclusi ciclisti, pedoni e disabili, che possa costituire il luogo di confronto ed incontro anche con i rappresentanti dei vari settori comunali.
- Inserire l’educazione stradale come materia di insegnamento sin dalle scuole di grado inferiore, anche con il coinvolgimento della Polizia locale e con particolare attenzione ai temi della mobilità pedonale e ciclistica, come previsto dallo stesso Codice della strada, con disposizione purtroppo ampiamente sottovalutata, se non del tutto disattesa (art. 230, comma 1 CdS).
- Coinvolgere le autoscuole per favorire una formazione in materia di guida che sia finalizzata a un comportamento rispettoso di tutti gli utenti della strada, anche i più lenti.
- Promuovere campagne di comunicazione istituzionale a fini formativi e informativi con contenuti mirati alle differenti utenze stradali (ciclisti, automobilisti, pedoni, motociclisti, etc.), per sostenere la maggiore sensibilizzazione verso le esigenze della mobilità vulnerabile.
- Valorizzare le esperienze di partecipazione civica, come http://www.sicurezzastradale.
partecipami.it/ - Ampliare nelle aree urbane la diffusione delle zone a 30 km/h e in generale l’adozione di idonee misure di controllo e contenimento della velocità del traffico motorizzato (come raccomandato anche dal Parlamento europeo, cfr. http://www.ecf.com/news/eu-
tells-drivers-to-take-feet- off-the-pedal/): moderazione del traffico, ma anche utilizzo diffuso degli autovelox. - Prevedere specifici limiti alla circolazione dei mezzi pesanti in ambito urbano e assicurare il rispetto di quelli già esistenti.
- Promuovere l’adozione di provvedimenti tecnici, sui veicoli pesanti, per il miglioramento della visibilità dei cosiddetti “angoli ciechi”, spesso causa di eventi mortali.
- Adottare specifiche misure per la circolazione sicura delle biciclette, alcune anche ottenibili con costi estremamente contenuti, come ad esempio: linee d’arresto avanzate (cd. OFO), corsie e attraversamenti ciclabili lungo le strade e utilizzo regolamentato dei marciapiedi (art. 39 CdS e art. 122, c. 9 Reg. att. CdS).
- Pubblicare regolarmente rapporti analitici sulle contravvenzioni elevate dalla Polizia locale, suddivise per tipologia di infrazione contestata, anche al fine di consentire valutazioni di efficacia ed efficienza in ordine all’operato dei vigili.
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