di GIULIA CERASI
Dal presidente della commissione capitolina Trasparenza, Massimiliano Valeriani (PD), arriva lo stop al bando di affidamento, perchè aggiudicherà anche alcuni impianti ritenuti illegittimi
Stop al bando per l'assegnazione della gestione del bike sharing ai privati perché "esistono motivi di illegittimità della delibera". A dirlo è il presidente della commissione capitolina Trasparenza, Massimiliano Valeriani. In una lettera inviata agli assessori comunali all'Ambiente e alla Mobilità, Marco Visconti e Antonello Aurigemma, e all'Agenzia per la Mobilità, il consigliere pd Valeriani contesta quella parte del provvedimento che affida alla società che si aggiudicherà il servizio anche 1.500 metri quadrati di spazi pubblicitari per dodici anni. Spazi ritenuti illegittimi, dal momento che i 700 nuovi impianti andranno in deroga al regolamento sulle affissioni e al futuro piano regolatore degli impianti pubblicitari.
Ad oggi la pubblicità connessa al bike sharing è permessa solo sulle colonnine, sulle pensiline, sulle rastrelliere e sulle biciclette stesse. Ma nella delibera del 3 agosto scorso, con cui il Comune ha incaricato l'Agenzia per la Mobilità di sviluppare il nuovo servizio affidandolo tramite bando alla gestione di una società esterna, è spuntata una formula con cui si concedono gli impianti separati dalle postazioni delle bici. "Come mai chiede il pd Valeriani nella lettera non è stata valutata la possibilità di utilizzare i 27mila metri quadri di impianti comunali evitando così l'installazione di nuovi cartelloni?". Il consigliere Pd ha dunque chiesto il ritiro della delibera e il blocco della pubblicazione del bando.
1 commento:
intanto le poche stazioni che c'erano sono state vandalizzate e si sono fregati tutte le bici....
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