giovedì 24 novembre 2011

Comunicato Adiconsum
SICUREZZA STRADALE
Fallimentare il rapporto spese per la sicurezza (3 euro/anno) e spese per gli oneri sociali dovuti all’incidentalità stradale (660 euro procapite/anno)
33 i miliardi di euro che si potrebbero risparmiare
Pietro Giordano, Adiconsum: “Non più rinviabile un Piano sulla sicurezza stradale nazionale. Realizzare un catasto dei segnali stradali per ogni Comune
 e sostituire i cartelli più pericolosi”
Oltre 4000 i morti sulle strade italiane, con in testa la città di Roma, con il più alto numero di incidenti e, soprattutto con il più alto numero di vittime: una ogni due giorni, soprattutto pedoni, ciclisti e motociclisti. Una recente indagine a campione di Assosegnaletica ha segnalato inoltre che nella Città Eterna ben il 60% dei segnali stradali non sono conformi al Codice della Strada.  Un biglietto da visita che certo non depone a favore di Roma Capitale.
I morti e le migliaia di infortunati - dichiara Pietro Giordano, Segretario Generale Adiconsum -  rappresentano un costo sociale non più sopportabile per un Paese che dovrebbe diminuire i costi della sanità e della previdenza.
Il rapporto nazionale tra spese per la sicurezza (3 euro pro capite l'anno) e le spese per gli oneri sociali derivanti dall'incidentalità stradale (660 euro pro capite l'anno) è, infatti, del tutto fallimentare, con un esborso di 33 miliardi di euro che varrebbe la pena risparmiare.
Adiconsum – prosegue Giordano - ritiene non più procrastinabile un piano sulla sicurezza stradale nazionale e ravvisa la necessità di avviare subito la realizzazione di un catasto elettronico dei segnali stradali per ogni Comune e di sostituire i cartelli più pericolosi (stop, dare precedenza, limiti di velocità, passaggi pedonali, ecc.).
Per fare tutto questo le risorse ci sono – conclude Giordano – Il nuovo Codice della strada, infatti, stabilisce che una quota ben precisa delle multe sia destinata al miglioramento e alla manutenzione della segnaletica stradale, anticipando di fatto quanto sarà contenuto nei decreti attuativi.

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