Friedrich von Archimboldi, Loop (2011) |
Un oggetto dall'uso imprecisato. Un fermacarte? Ma quali carte può fermare Archimboldi sulle montagne del Matese, dove pare sia stato avvistato l'ultima volta, con la solita faziosa appendice (denuncia del furto di alcuni vegetali e di qualche modesto apporto proteico)? Al massimo con l'artefatto lui ci ferma le foglie del giaciglio provvisorio. No. Loop è il distillato statico del movimento, surplace dell'intenzione, sottopentola della coscienza di uno che, solo come un cane, ha trovato un altro cane e se ne è andato in bmx per le verdi praterie dei pellerossa: un po Casertano, un po' Molise, ma soprattutto lo sconfinato territorio dell'immaginazione.
Saverio Brigantini
2 commenti:
questo von archimboldi continua a sorprendere. sarà il surplace?
smoothband
Egregio professore, non so chi dei due mi affascini di più: Archi, con le sue composizioni eccentriche intrise di un senso della sopravvivenza, o Lei, con le sue ornate e irriverenti considerazioni sulle opere di questo Artista. Ammiratissima.
Marzia Von Kontesburg
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