giovedì 22 settembre 2011
Ricchi, scemi, masochisti e inquinatori: ben detto. Ora c'è la crisi
«Il nostro è un Paese che si è rialzato dalla sue miserie pedalando [...]. Poi....Poi siamo diventati ricchi. E anche un po' scemi. E città nate per essere godute, vissute, respirate, si sono trasformate per masochisti inquinatori [...]. Mi tocca ridlo: qualche mese fa partecipai a una conferenza stampa nella sede di una grande Regione per assistere alla nobilissima e condivisibile iniziativa della creazione di un gruppo consiliare "Amici della bici". Peccato che gli "amici", in ufficio, c'erano andati tutti in macchina: e così mi chiesero in prestito la bicicletta per farsi la foto di gruppo da mandare ai giornali! Li pregai solo di non sciuparmela: perché io, a casa, ci dovevo tornare con lei».
Marino Bartoletti, L'Italia ce la può fare se ritorna a pedalare, oggi su Settegreen, Corriere della Sera, p. 13.
A pag. 28 intervista a Giuliano Pisapia, Sindaco di Milano:
Quale idea "smart" e di quale città prenderebbe volentieri in prestito?
Più d'una. Vorrei avere il bike sharing di Barcellona, il sistema ferroviario suburbano di Monaco, la rete ciclabile di Copenhagen [...].
E cosa vuole in Sindaco di Roma? Vuole qualcosa?
A pag. 47 intervista al ciclista Marco Pinotti
Più gente usa la bicicletta, più gente avrà voglia di usarla. Certo bisognerebbe anche studiare qualche incentivo per i ciclisti, non quelli professionisti, ma quelli che per esempio vogliono andare a lavorare su due ruote. Non inquinano e non occupano spazio per il parcheggio. Si meritano dei mobility manager che studino una qualità di vita migliore per chi usa la bicicletta.
A pag. 56 trafiletto sui bike messenger e Roberto Peia (fondatore degli Urban Bike Messenger di Milano).
In quarta di copertina, pubblicità del suv Skoda Yeti. Il suv compatto anche nelle emissioni. Vaffanculo.
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