(Fonte: Il Resto del Carlino)
Biciclette, il flagello dei furti costa 1 milione e 300mila euro l’anno
Mille denunce ufficiali
Ferrara, 21 settembre 2011 - OGNI ANNO in città spariscono biciclette per 1 milione e 300 mila euro. Poco importa se chiuse con il classico lucchetto o con una catena robusta; i ladri si sono fatti più esperti ed in qualche caso più sfacciati. «La maggior parte di loro gira con tronchesi a lunghe leve avvolte in un giornale o in un sacchetto di plastica», la segnalazione. Ma ci sono anche i ladri disinvolti: «Con fare plateale si tastano le tasche in modo da attirare l’attenzione dei passanti, meglio se c’è un vigile nei pressi, ed a quel punto esclamano ‘ho perso la chiave, sapete se c’è un meccanico qui in giro?’, poi sollevano la bicicletta e se ne vanno».
STORIE ORDINARIE, a Ferrara. La città delle biciclette per antonomasia, dove ogni giorno vengono denunciati almeno tre furti di ‘due ruote’, anche se in realtà il numero è molto più elevato. Non tutti infatti, spiegano Michele Balboni e Gianni Stefanati dell’Agenzia per la Mobilità, sporgono la segnalazione alle forze dell’ordine: «Così i depositi della questura, dei carabinieri e dei vigili urbani spesso si accumulano di bici ritrovate o abbandonate, ma i ritrovamenti non sono sempre facili o automatici». Perciò d’intesa con il Comune e con la società bresciana Easy Tag, viene rilanciato — per l’ennesima volta dal 2007 — il sistema di ‘punzonatura’ e registrazione automatica delle biciclette, attraverso una rete convenzionata di sedici meccanici e riparatori. La percentuale di recuperi delle biciclette ‘targate’, che a Ferrara sono un migliaio, si attesta attorno al 10-12% (contro il 35% di Brescia), contro le chances di ritrovare una due ruote anonima, che non superano lo 0,5%.
RESTANDO ai dati sui furti, le statistiche dicono che molto spesso avvengono nei cortili dei grandi condomini, oltre che ovviamente in piazza o nei pressi dei principali luoghi di lavoro. I giorni più a rischio? Il mercoledì ed il venerdì (giorno quest’ultimo di mercato in centro storico), mentre la fascia oraria prediletta dai ladri di biciclette va da mezzogiorno alle sei di sera. La domenica, invece, avviene soltanto l’1% dei furti. Per quanto riguarda le protezioni, curioso il fatto che vengano più rubate le biciclette protette con una catena di costo inferiore ai 20 euro (15% dei casi) rispetto a quelle che non sono nemmeno chiuse col lucchetto (9%).
MA A PARTE chi ruba la bicicletta per riutilizzarla, magari riverniciandola o in qualche caso portandola in un’altra città, quanto rende ad un ladro una bicicletta? «Settanta euro al massimo. Se va bene, una buona bici la vendi per 50 euro, una più commerciale per non più di 30, ma solo se la persona che l’accetta ti vuole bene. Poi ci sono le biciclette al carbonio e quelle elettriche, che le puoi rivendere a 300 euro». Parola di C.F., 74 anni, ladro di biciclette professionista per necessità, da diciassette anni in pensione con 280 euro al mese.
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