giovedì 23 giugno 2011

Una questione su cui riflettere

Ho letto sul blog di ciclistica.it una interessante proposta che mira ad aggregare le forze e le realtà del ciclismo urbano e critico presenti a Roma. Partiva da una non diplomatica affermazione di Rotafixa ("la critical mass ha rotto il cazzo. andiamo avanti?"). A me la CM non ha rotto niente, ci vado, mi piace (appuntamento questo venerdì, 24 giugno, ore 18, via dei Fori Imperiali, palo 27, Roma). Quindi all'inizio ho pensato: ci risiamo. Poi, nel lungo succedersi dei post, il pensiero si chiariva: non negare o rifiutare la CM, ma fare anche qualcos'altro. Qualcosa in più rispetto a quanto già fa il coordinamento Di traffico si muore, che a Roma costituisce una novità per quanto riguarda i rapporti (se così li vogliamo chiamare) con le istituzioni: ha aggregato un gruppo abbastanza eterogeneo di ciclisti e ha ottenuto qualche risultato. A parte lo scivolone terrificante del brindisi con Alemanno, che ce lo potevamo risparmiare e che non ho digerito.
Personalmente resto molto legato al mondo delle ciclofficine ed è evidente che le istituzioni mirano a raccogliere voti, a fare appalti e a stravolgere ogni progetto. Basta guardare il Ponte della Musica: un'autentica stronzata, in termini urbanistici.
Voglio però riportare quanto scritto su ciclistica da mammifero bipede. Sto riflettendo su questo tema e invito anche voi a farlo, se abitate a Roma. In grassetto un eccellente ritratto dell'associazionismo romano (fin troppo diplomatico):

"Uhm...
Intuisco dove vuoi andare a parare e sono sostanzialmente d'accordo.
Ma... bisognerà operare tutta una serie di passi preparativi.
In primo luogo va smontata l'estrema polverizzazione di autoreferenzialità del mondo ciclistico/cicloattivista/ciclourbano. Sperimento da anni un proliferare di "mosche cocchiere" che dall'alto di associazioni reali o presunte tali, di "soci iscritti" veri o millantati, pretendono di interfacciarsi con i referenti amministrativi in maniera totalmente autocentrica e slegata da qualunque tipo di concertazione collettiva e condivisa. Ognuno ha la sua "priorità", che siano le piste ciclabili, il Piano Quadro, gli itinerari nel verde, i marciapiedi ciclopedonali, i "circuiti per l'allenamento dei giovani sportivi" (che Allah li strafulmini!!!), e proprio non entra nella zucca a nessuno che divisi non concludiamo nulla.
Dall'altra parte c'è il mondo delle Cicloff. e della Massa, che è per sua natura anarchico ed orizzontale, e non vedo come possa ingoiare una struttura "verticale" come quella che proponi senza un'infinita serie di distinguo e di obiezioni e di cavilli e di questioni, ecc. ecc...
Insomma, sì, può essere un punto di arrivo auspicabile e forse al momento attuale l'unico strumento in grado di incidere fattivamente, ma la strada da percorrere è tanta e dove passi esattamente non è affatto chiaro".

Non è facile mettere insieme persone diverse, evitando che si cada nel protagonismo e nell'autoreferenzialità. O nella mistificazione. Non so se ne ho voglia. Forse però bisogna almeno pensarci.

5 commenti:

Mammifero Bipede ha detto...

Intanto grazie per la citazione.
Il "brindisi coi viaggiatori della metropolitana" l'avevo proposto io, Aurigemma e Alemanno "se so' imbucati" all'ultimo minuto e a quel punto non è stato possibile dirgli di no.
Quanto all'essere "diplomatico" è un difetto che fatico a correggere... ;-)

ha detto...

è almeno dalle feste delle scuole medie che assisto impotente all'imbucamento di personaggi molesti.

Anonimo ha detto...

dall'asilo vedo imbucati. importante e' sapere che possiamo dare, non esserci

rtfx

Anonimo ha detto...

@ mammifero: infatti dovresti capire quando e se fai danni. la tua sagacia incontinente a volte li fa. poi li scontiamo tutti...
pensaci un po'...

(che poi se li accollano altri, e quest non e' giusto)

Mammifero Bipede ha detto...

@ Anonimo (l'ultimo)
Il problema del fare le cose è il rischio di sbagliare. Il rovescio della medaglia è che a non far nulla non si sbaglia mai, ma nemmeno si conclude niente. Penso che invece di "impallinarci" fra noi sarebbe più costruttivo cercare di trovarci per ragionare insieme prima di agire, ma quando ci si prova finisce che siamo sempre max quattro gatti a domandarci dove siano gli altri... "Altri" che sistematicamente escono fuori solo a cose fatte e solo per criticare.

Condensando quanto esposto fin qui in un unico concetto di facile comprensione: "mavaffanculo!"...