mercoledì 1 giugno 2011

Ponte della Musica

Il Ponte della Musica è stato inaugurato oggi. Doveva essere solo pedonale e ciclabile, ma ci passeranno anche tram e veicoli elettrici. Il costo dell'opera è di 8 milioni di euro. Dicono che serve a connettere il quartiere Flaminio, con le sue strutture pubbliche (Palazzetto dello sport, Auditorium, Maxxi) a quello della Vittoria, dove ci sono il Foro Italico e lo Stadio Olimpico.
C'è un piccolo problema, a cui sembra che nessuno abbia pensato. Il ponte termina su una vera e propria autostrada, un tratto di Lungotevere molto ampio in cui la velocità dei veicoli a motore è quasi sempre oltre i limiti consentiti. E nessuno ha pensato al pedone, al ciclista o al minibus che arriva qui. La faraonica opera pubblica, costruita con i nostri soldi, finisce su uno stretto marciapiede.
Un gigante con i piedi d'argilla. Alla meglio, nascerà un bell'incrocio gigante, che contribuirà al congestionamento del traffico. Altrimenti, resterà così. Davvero un bel progetto!

Se questo è il biglietto da visita per la candidatura alle Olimpiadi del 2020, allora stiamo tranquilli.

9 commenti:

Bikediablo ha detto...

E chi avrebbe dovuto perorare la causa dei ciclisti ?
Giorni fa in previsione dell'inaugurazione del Ponte uno dei Ciclomobilisti ha inviato una richiesta di informazioni su quando avrebbero ripristinato la ciclabile a Capoprati e come si sarebbe integrato il ponte con la ciclabile.
La richiesta è stata inviata all'Ufficio Biciclette presso l'assessorato all'ambiente con in copia il sindaco Alemanno. Ad oltre una settimana di distanza nessuna risposta...
marco

ha detto...

Dopo aver scritto il post, ho letto l-intervista a Morassut, ex assessore all-Urbanistica su Repubblica: rileva lo stesso problema, con le stesse parole.
"Chi oggi sale sul ponte dal Flaminio e arriva dall'altra parte si ritrova su una strada ad alto scorrimento, una specie di autostrada. C'erano tre anni di tempo per sistemare l'approdo del ponte e non è stato fatto".

Giuro che non ho copiato!

Anonimo ha detto...

dai Vs. racconti pensavo che Roma fosse la città peggiore per i ciclisti.
poi, ieri, sono andato a Genova treno + bici.
innanzi tutto non c'è il posteggio per le bici fuori dalla stazione e questo doveva insospettirmi.
ma l'unico, ripeto l'unico ciclista che hoincontrato è stato il sottoscritto riflesso in una vetrina.
terribile !
mad max

ha detto...

Neanche a Roma ci sono le rastrelliere nelle stazioni, anche se i ciclisti sono in aumento. Quindi ancora maggiore è la responsabilità degli amministratori. I ciclisti ci sono, ma non se li fila nessuno!

Bikediablo ha detto...

I ciclisti (urbani) non se li fila nessuno perchè sono tutti cani sciolti non hanno alcuna intenzione di fare gruppo, se non in occasioni folkloristiche o di protesta, per ottenere i propri diritti ;-)
marco

ha detto...

Quando però si uniscono in associazioni, vengono invitati ai "tavoli" e diventano più o meno consapevolmente complici della totale passività delle istituzioni in tema di ciclabilità.

Bikediablo ha detto...

io non ho parlato di associazioni, ho detto unirsi per contare.
E comunque attualmente, a mio parere, nessuna "associazione" rappresenta i ciclisti urbani.

ha detto...

D'accordissimo, caro Marco: nessuna associazione rappresenta i ciclisti urbani. E unirsi è fondamentale.

Anonimo ha detto...

Caro Luca,
il ponte detto oggi Della Musica faceva già parte del progetto originario del Foro Mussolini, oggi Foro Italico, collocato proprio li in quel punto, alla fne di viale Tiziano. Come altre opere del genere non fu realizzato. Opere quali l'arco alto 300 m. che avrebbe dovuto sovrastare l'Esposizione Univìersale Roma 42 o quale il colosso dalla mascella inconfondibile che dall'alto di Monte Mario,
da dove ora è la Madonna del Don Orione, avrebbe dovuto dominare Roma.Ilnuovo sindaco coerentemente alla sua cultura ha già da tempo rilanciato l'dea di completare l'E.U.R.(42) con una bella attrazione turistica. Idovona cosa? Un bell'arcone gigante alto come la torre Eiffel!!!!

Ciao Francesco