mercoledì 22 giugno 2011

Il "nuovo" bike sharing a Roma

Due giorni fa l'Assessore all'ambiente del Comune di Roma, Marco Visconti, ha annunciato una nuova fase nel servizio di bike sharing della Capitale. 'Il servizio di bike-sharing che attiveremo a Roma, sarà una vera e propria rivoluzione, destinata ad incidere sull'offerta di mobilità in particolare nel centro storico della Capitale'', ha detto (la notizia, datata 20 giugno, è qui). Purtroppo è già chiaro che il nuovo servizio di noleggio bici non sarà una rivoluzione, anzi ripeterà gli errori del passato. Si prospetta un nuovo fallimento. Visconti ha promesso che "entro 5-6 mesi le postazioni del bike sharing dovrebbero passare dalle 29 attuali a 70 con un nuovo modello che segue quello delle altre capitali europee". Sfortunatamente non è vero. Innanzitutto, le capitali europee, e anche le piccole città, offrono un numero di postazioni e biciclette decisamente superiore. A Roma ci vorrebbero almeno 300 postazioni. Pensate che in una città come Parigi (dove il bike sharing funziona) le biciclette a disposizione sono 20.000, le stazioni 750, gli abbonati 10.000) Basta dare un'occhiata alla mappa mondiale del bike sharing, che si trova qua, per rendersi conto di come funziona mediamente questo servizio.

1) Si spera che nella riforma prospettata dal'assessore Visconti, la prima mezz'ora di prestito della bici sia gratuita, altrimenti verrebbe meno il concetto stesso di bike sharing, com'è avvenuto finora nella Capitale.
2) Un altro tema importante riguarda i percorsi. Il turista che arriva a Roma e prende in prestito una bici per girare in città, deve potersi muovere su una rete di percorsi consigliati, in cui il manto stradale sia in buone condizioni e la velocità dei veicoli a motore non superi i 30 Km/h. Non stiamo parlando di piste ciclabili: è impossibile, e anche inutile, per motivi di spazio e di costi, realizzare piste e perfino corsie ciclabili ovunque. Ma a Roma manca completamente una mappa di percorsi consigliati per le bici.
3) Un serio problema sono i furti. Nell'ultimo anno sono state rubate 400 biciclette del noleggio comunale. Il servizio di bike sharing passerà ai privati in cambio di pubblicità, ha promesso il presidente dell'Associazione Roma Servizi, Massimo Tabacchiera. Così è in quasi tutte le città. Ma ciò non impedirà i furti, se non verranno prese misure adeguate. Le bici del bike sharing di Roma non sono affatto appetibili, in quanto di scarsa qualità e in cattive condizioni; questa massiccia ondata di furti, in pieno centro storico, costituisce forse un vero e proprio sabotaggio da parte di qualcuno infastidito da questo nuovo sistema di mobilità. A chi potrebbere dar fastidio il bike sharing? Pensateci un attimo. In Italia come tocchi le lobby, si scatena il putiferio e tutto viene lasciato come prima. Anche l'idea di ampliare a sole 70 stazioni il servizio, appare un grosso favore a chi trasporta persone e turisti in altri modi. Quindi se non verranno prese misure adeguate, è lecito pensare che anche il "nuovo" bike sharing verrà boicottato con altri furti.
4) Un ultimo aspetto riguarda la scelta delle bici e la loro manutenzione. Le bici del noleggio sono di cattiva qualità. Spero solo che non siano state pagate troppo. Per una bici che deve stare sotto l'acqua, viene usata da persone diverse, che non ne sono proprietarie, ecc. può essere anche una scelta condivisibile. Inutile spenderci tanto se queste bici vengono un po' maltrattate e sono impiegate su percorsi brevi. Eppure, vanno in ogni caso manutenute. Da come sono ridotte quelle attuali, penso che la manutenzione di queste bici sia sporadica, al punto da metterle ko. Chi va in bicicletta sa che basta una ruota sgonfia a produrre una foratura e che una catena priva di lubrificazione rende la pedalata e la cambiata problematica. Anche di questo si dovrebbe occupare l'Assessore Visconti.
Anche qualora il "nuovo" bike sharing fosse soltanto un'operazione di facciata, come sembra, che sia almeno credibile. Nessuno può pensare che si faccia la rivoluzione con 70 postazioni a rischio sabotaggio e rapida obsolescenza.

Secondo me c'è un'ennesima bufala in arrivo, a danno dei cittadini e dei turisti. Ma le elezioni comunali si avvicinano.

1 commento:

Anonimo ha detto...

anche qua si può osservare quanto sia scarso il bike sharing in italia (forse milano si salva per il rotto della cuffia) rispetto alle altre città

http://bikes.oobrien.com/?city=rome

bike sharing