Che bella soddisfazione arrivare in cima in moto. Infatti esclamo ad alta voce "A motore sono buoni tutti", suscitando le risate di alcuni ciclisti che si stanno riposando.
Elena e Anna, sorrisi smaglianti e tempra d'acciaio |
Le signore sono veramente toste. Non si lamentano mai e pedalano senza cedimenti. Ma c'è sempre qualcuno che fatica di più.
Cicloturisti |
Le nubi si addensano: pioviggina e piovigginerà. La prossima meta è il passo della Futa. Ci si arriva.
Poi si scende, per fortuna.
Abbiamo appuntamento con una squadra di amatori dell'Avis. Una ragazza ci accoglie e parla amabilmente con noi. Ha la maglia della squadra, come gli altri, e ha un leggero accento straniero. Sulle maniche, due piccoli iridi.
Siccome per strada, a volte, capita di vedere obesi in maglia rosa o ciclisti della domenica estiva in maglia gialla, non ci faccio troppo caso. Ma mi spiegano che Edita Pučinskaitė ha vinto un campionato mondiale (oltre a un secondo e due terzi posti), due Tour de France, un Giro d'Italia e parecchie altre gare. Forse bisognerebbe che le donne prendessero il comando anche delle federazioni sportive. Una delle più forti cicliste di tutti i tempi è anche una campionessa di semplicità: con le parole ha poco da dimostrare.
La bici di Edita è molto bella, ha i copertoni rosa e fa i giochi parole.
Ripartiamo insieme. Poi è la volta di un incontro casuale (sincronicità). Non sarà l'ultimo della carovana. Il bar di un ex-gregario di Fausto Coppi, nonché amico di Bartali: Guido Boni.
Il muro del bar sembra un pezzo di una una canzone di Paolo Conte, anche se fatica fatta e da fare non lascia spazio a troppe elucubrazioni.
Anche l'esterno ha il suo carisma.
Guido Boni con Edita e alcuni di noi |
Particolare di una foto di Boni con Coppi al Giro di Spagna 1959 |
Si scende verso Firenze |
La planata finale su Firenze arriva all'improvviso: si vede la città come dall'aeroplano, la pioggia è passata e il cielo si apre. Foro la ruota posteriore, dopo aver preso una buca piccola e profonda. Sarà una delle pochissime forature della carovana 8credo tre o quattro in tutto). Mi fermo a cambiare la camera d'aria: impiego pochissimo tempo. E riparto.
Per l'entrata a Firenze ci attendono svariati ciclisti, anche molto giovani. La meta di questa tappa è l'ippodromo Le Mulina, dove si corre al trotto.
Edita e il blogger |
Viene a trovarci addirittura Alfredo Martini, presidente onorario della Federazione ciclistica italiana, padre nobile del ciclismo italiano e altro campione di umanità. Qui sotto Martini viene intervistato da Pastonesi.
Intanto nella sala corse fervono le attività. Avendo poca dimestichezza con gli ippodromi, a me lo scenario ricorda i film con il maresciallo Nico Giraldi detto Er Monnezza.
La sera si tenta inutilmente di andare a votare ai referendum contro il nucleare e il legittimo impedimento e a favore dell'acqua pubblica. Tutti quelli che lo volevano sono diventati rappresentanti di lista. Con 25 Km circa di percorso serale e notturno, finiamo per fare una terza tappa bis. Il percorso è molto particolare. A parte la tangenziale, che comunque ha il suo fascino, percorriamo un sacco di strade secondarie. Dopo un'ora e quaranta trascorsa al seggio, con collegamenti telefonici con varie istituzioni, non c'è niente da fare e su noi si abbatte la mannaia della burocrazia, oltre quella della stanchezza. Qualcuno di noi dormicchia sulle panchine. Alle 22.45 usciamo per ritornare a Firenze. Il finale è una specie di CM nottuna, diciamo disordinatissima, su cui è meglio non soffermarsi più di tanto. Sono molto incazzato per l'impossibilità di votare. Medito di saltare una tappa per andare a Roma o, colpo di scena, di tornare a casa. Però mi dispiacerebbe un sacco. Soltanto un kebab con peroni, verso mezzanotte, assieme a Piero Nobile e Gino Cervi, allenta un poco la tensione.
Si dorme poco e male. Dopo aver rimuginato sui discorsi del dott. Guido, relativi all'inutilità di integratori e simili, il giorno successivo maturo una decisione drastica.
(to be continued)
1 commento:
ma dai !
hai pedalato con la Pucinskaia e non la conoscevi !
reprobo !
ciclista della domenica !
( un invidia da bestia )
mad max
Posta un commento