Mi sono scordato di una tappa sintomatica. In Emilia-Romagna, a un certo punto siamo passati per Maranello. Non so se lo sapete, ma a Maranello c'è la Ferrari. L'idea di un gruppo di ciclisti che si fermano a guardare le Ferrari a me sembrava come se un gruppo di frati partecipasse a delle messe nere o se un'associazione di vegani visitasse una fabbrica di mortadelle. Comunque il rinfresco era buono e ho bevuto vari litri di tè freddo. Maranello è meta turistica: molti giovani vi arrivano e pagano 120 euro per un giro di mezz'ora su una Ferrari per le strade del paese. Che è come se uno incontrasse per strada Adorno o Foucault e gli dicesse soltanto "buongiorno". Risparmio altri paragoni, per esempio con Uma Thurman, perché sennò dicono che sono maschilista. Comunque questi giovani, prossimi alle nozze o dopo il diploma, si concedono un giro in Ferrari. Subito propongo a quelli in attesa un giro su una bici in acciaio a 10 euro. Ridono, quindi significa che qualcosa hanno capito, almeno spero.
Ho scattato alcune foto a Maranello con la mia Canon, ma sono sparite nella memoria del marchingegno. Che abbia un'anima?
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