"Rifiuti, erbacce e auto in divieto. Degrado sulle piste ciclabili" è il titolo di un articolo firmato da Luca Brugnara, apparso ieri sul Messaggero, a pag. 37. Si fotografa la solita situazione, immutata da anni. Un vero trionfo è la riapertura del ponte sulla ciclabile Ponte Milvio-Castel Giubileo, dopo soli due anni di chiusura. Perché non volete apprezzare gli sforzi del Comune di Roma, brutti pessimisti leopardiani?
Tanti ostacoli sui 115 Km di percorsi. Ci fossero stati più Km di ciclabili, ci sarebbero stati più ostacoli: perché vi ostinate a non apprezzare le buone notizie?
L'assessore Visconti chiede più impegno all'Ama e ai vigili.
L'assessore ha detto: «La mobilità ciclabile è uno dei progetti prioritari, a partire dall'integrazione e la revisione del Piano quadro della ciclabilità. Il Piano è pronto e sarà sottoposto al Consiglio comunale prima della pausa estiva».
C'è quindi aria di grandissime trasformazioni nella mobilità di Roma, che entro il 3050 potrà essere al passo con le grandi capitali europee riguardo all'uso della bicicletta in città. Questione solo di un fatidico "attimino".
Ora sedetevi, è in arrivo un'altra buona notizia. A Roma, ha detto l'assessore, le stazioni del bike sharing verranno portate a 70. Non ve l'aspettavate, eh? Non si dice quando, però. Comunque a Savigliano, in provincia di Cuneo, una città grande più o meno come Roma, ci sono 12 stazioni di distribuzione, 90 stalli e 55 biciclette. A Cuneo, invece, gli utenti del bike sharing sono 1300. Pensateci quando andrete a farvi un giro sul Ponte della Musica.
Le Olimpiadi si allontanano, mentre le elezioni comunali si avvicinano. Il PD che fa, ricandida Rutelli, o stavolta ne ha uno un po' più soft?
7 commenti:
chissà perchè a me viene sempre in mente il sergente maggiore Hartman di Full Metal Jacket.
ma devo essere solo uno sporco militarista.
mad max
Quanto può essere devastante una delusione continua che dura ormai da più di vent'anni?
Questa cultura è incapace di migliorare, può solo essere spazzata via. Il tempo provvederà.
Sì, il tempo. Però, se continua così, è lecito ipotizzare un cambiamento per il 3050 o, a essere ottimisti, il 3000.
Le dichiarazioni ai giornali lasciano il tempo che trovano i fatti sono: QUESTI
marco
Queste cose andrebbero tradotte in inglese e inviate al Compitato Olimpico Internazionale. Roma non è in grado di ospitare le Olimpiadi del 2020.
Ma ovviamente le Olimpiadi sono il pretesto per fare (ottenendo finanziamenti) una volta aggiudicate, non è il viceversa.
Il problema di fondo restano i soldi, che non ci sono. Sarebbero più corretti a non promettere l'impossibile ma a voler esplorare insieme (a chi le usa quotidianamente) alternative a costo zero o quasi.
marco
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