venerdì 15 aprile 2011

A Modena / seconda parte

Paolo e la sua famiglia, moglie e figlia, vanno a ruota fissa. Con Paolo andiamo a mangiare i tortellini e si parla ininterrottamente di bici e ciclofficine. Incontro anche Andrea, che ha imparato a riparare le bici nella bottega del padre.
Il giorno dopo scopro varie cose. Il relitto di "Fuerza" è stato depositato in una cantina con bici molto più interessanti. Questo detto obiettivamente, a dispetto delle belle sensazioni che questa graziella a ruota fissa mi ha dato, e anche a dispetto dell'enfasi che avevo posto nel presentare, e anche battezzare, questo velocipede.
Scopro che esiste una variante emiliana dello yoga, e ne rimango sollevato. Non è vero che per fare yoga bisogna mangiare solo verdure. Invece è possibile alimentarsi con tortellini e lambrusco, e poi effettuare tutta una serie di esercizi senza alcun problema. Solo così si può apprezzare la capacità dello yoghi. Sennò sono buoni tutti.
Bisogna fare presto: dobbiamo andare a trovare Lino Messori, 86 anni, uno dei più grandi telaisti italiani.

1 commento:

fede ha detto...

luca...c'è una cosa su cui ti contraddico, Paolo ANDAVA a ruota fissa...adesso utilizza le ruote, basta che siano, libere o fisse :)