«Anche la quotidiana attività di guidare un'automobile, che sembra facile una volta appresa, è abbastanza complessa da richiedere settimane di addestramento e poi mesi per sviluppare un comportamento provetto. Ricordate quando siete andati per la prima volta alla scuola guida? Tutto sembra succedere così in fretta, con così tante azioni da eseguire simultaneamente con mani e piedi, mentre dovevate tenere d'occhio le auto dietro e di fianco, e tutti gli oggetti di fronte a voi, e in più leggere e rispettare i segnali stradali e i semafori, tutti sistemati in posizioni ignote lungo la strada: sembrava un compito impossibile. Dopo qualche anno di guida, sembra tutto così semplice e facile che c'è chi mangia, si trucca, raccoglie oggetti dal pavimento dell'auto e fa ogni genere di cosa mentre guida. La semplicità è fuorviante. Durante la guida normale, l'autista esperto ha molto tempo libero: guidare può essere noioso. Ma poi di colpo, senza alcun preavviso, può presentarsi una situazione pericolosa. Il risultato è che ogni anno decine di milioni di persone in tutto il mondo rimangono ferite in incidenti d'auto».
Donald A. Norman, Vivere con la complessità, Pearson Italia, Milano-Torino, 2011, pp. 26-27.
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