venerdì 8 giugno 2012

Comunicato Verdi Lazio
 
RIFIUTI
BONELLI (VERDI), PIANO SITI REGIONE LAZIO STA PORTANDO ROMA A EMERGENZA RIFIUTI.

SI RITIRI SUBITO PIANO RIFIUTI CHE E’ GIA’ STATO BOCCIATO DA MINISTERO AMBIENTE E AUTORITA’ DI BACINO DEL TEVERE


I documenti dell’Autorità di Bacino e del Ministero dell’Ambiente bocciano Pian dell’Olmo. Tali documenti evidenziano criticità tali per cui è chiaro che non si possa realizzare la discarica a Pian dell’Olmo”. E’ quanto ha detto il presidente dei Verdi Angelo Bonelli rivolgendosi direttamente al prefetto Sottile durante l’audizione in Regione Lazio questa mattina, sollecitando anche la revoca del decreto di occupazione del sito di Quadro Alto, affinchè la stessa Pian dell’Olmo non possa essere considerata una testa di ponte per estensioni limitrofe.

“In particolare i punti per i quali non è possibile fare la discarica di Pian dell’Olmo sono i seguenti: 1) assenza di una barriera naturale geologica idonea; 2) l’emersione della falda idrica superficiale al piano di campagna della cava; 3) la classificazione dell’area da parte dell’Autorità di Bacino del Tevere come ‘a rischio esondazione’; 4) l’esistenza del vincolo del Piano territoriale paesistico regionale che classifica l’area paesaggio di rilevante interesse agrario, e in tali aree – ha ricordato Bonelli al prefetto Sottile -, è tassativamente vietato realizzare discariche. Il prefetto sta decidendo su un piano dei siti scritto dalla Regione, senza che sia stato effettuato un solo sopralluogo.”.

“Siamo profondamente sconcertati dal fatto che il prefetto non abbia escluso la possibilità di conferire il rifiuto tal quale in discarica, dopo che solo pochi giorni fa la Commissione europea ha ribadito l’assoluto divieto del conferimento del rifiuto indifferenziato in discarica. Il governo deve individuare subito un commissario per la raccolta differenziata a Roma, che abbia un curriculum idoneo a garantire la svolta, considerando che in questi anni la raccolta differenziata è stata volutamente sabotata da chi ha preferito la politica degli inceneritori e delle discariche, che ha favorito il monopolio della gestione rifiuti a Roma che vale 400 milioni di euro l'anno”.

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