Notizia ufficiale e non pilotata: è arrivata la primavera. Si pedala benissimo, dopo la passata settimana piuttosto fredda. Escono dalle loro tane anche i ciclisti stagionali, la maggior parte in mountain bike, riconoscibili per il fatto che hanno la faccia incattivita e chiedono troppo al loro fisico poco allenato. Sulle ciclabili riprendono le piccole gare che ti fanno arrivare al lavoro sudato. Si ricomincia a raccogliere camere d'aria, buttate da qualcuno per terra con aria di sufficienza. Riparata la ruota, si danno un'aggiustata alla depilazione, una dopata e si pisciano addosso, perché credono che tutto questo sia molto pro.
È questo il momento in cui si attuano i propositi covati nell'inverno. Acquisti, modifiche. Qualcuno comincia a chiederti la solita cosa: "Ce l'hai una bici per me?", e allora devi spiegare tutti i sacrosanti principi meccanici, il riuso, l'autoriparazione. Indubbiamente è ora che nascono i ciclisti urbani: tanti, con il freddo, riporranno la bici in cantina, ma alcuni no, hanno scavallato la stagionalità e andranno avanti con il freddo, la pioggia, il gelo, le tenebre pomeridiane dell'inverno. E saranno motori a scoppio in meno ad ammorbare e gente felice in più da salutare.
2 commenti:
E noi cerchiamo di stanarli :-D
Bike to Work Day 2011
http://biketoworkday.blogspot.com
marco
sa-cro-san-to!
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