domenica 13 marzo 2011

Carmelo Rizza, ciclista siciliano, ha bisogno d'aiuto

SERVONO INTERVENTI PER GARANTIRE I CICLISTI


«Fallo sapere a tutti i ciclisti urbani e alla Fiab quanto mi è accaduto»


Queste sono le parole che Carmelo Rizza, vittima di un pirata della strada, ha pronunciato al citofono del reparto di rianimazione. E' in gravissime condizioni, ma dimostra ancora forza e voglia di «pedalare» in questa vita. lo deve fare per la moglie 
e per le splendide figlie, sconvolte da quanto accaduto, ma coraggiose nell'affrontare 
il tragico evento. Fa rabbia il fatto che un incidente simile sia capitato proprio a lui, rispettoso del codice della strada della bicicletta e da alcuni anni socio dell'Aretusabike-Fiab. Carmelo Rizza, detto «il Francese», utilizza giornalmente la bici 
per raggiungere il posto di lavoro e la domenica è untranquillo cicloescursionista. E' un ambientalista vero, perché si sposta a zero emissioni, dando un contributo reale e concreto alla battaglia contro le Pm10, in una città che ne ha il primato. 
Scrupoloso nel controllo dell'efficienza del mezzo e dato che usciva di buon mattino, l'impianto luce e il giubbino rifrangente non sono bastati a salvarlo dalla furia del pirata della strada di turno.  

Il tema della sicurezza stradale è particolarmente trascurato a livello istituzionale e nonostante l'inasprimento delle pene e i controlli più pressanti da parte delle forze di polizia, spostarsi in città è diventato molto pericoloso, sia per i pedoni che per i ciclisti. 

Il Piano urbano del traffico e il Piano urbano di mobilità di Siracusa, redatto ma non attivo, deve spingere l'amministrazione ad attuare al più presto interventi di moderazione della velocità e per decongestionare il traffico è necessario migliorare il servizio dei mezzi pubblici.


Certo per arginare questa strage giornaliera, occorre il rispetto assoluto da parte di tutti del Codice della Strada, a cui i giovani devono essere particolarmente orientati e solo la scuola può educare gli studenti al concetto di mobilità sostenibile come precondizione della sicurezza stradale. Il tasso di mortalità e ferimento italiani sono i più alti della media europee e la responsabilità dipendono dalle amministrazioni pubbliche, che non creano le condizioni per uno sviluppo della ciclabilità nelle città, previsto per legge in sede di realizzazione di nuove strade e di manutenzione straordinaria di strade esistenti. 

Molti siracusani utilizzerebbero la bici per gli spostamenti, ma chiedono garanzie per un minimo di sicurezza come l' istituzione delle zone 30, che farebbe diminuire la velocità dei veicoli, piste ciclabili, ciclovie e parcheggi per bici, inesistenti a Siracusa. La bicicletta va vista, non come un intralcio al traffico, ma come un punto di partenza per decongestionare il traffico e migliorare la qualità dell'aria. A questo «ciclista urbano», onesto e instancabile lavoratore, auguriamo di tornare al più presto all'affetto dei suoi cari.


Gianni Gallaro,  Aretusabike-Fiab Siracusa
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A tutti glia amici e compagni


Il nostro caro amico Carmelo Rizza, "u francisi", è stato vittima di un atto di pirateria stradale mentre si recava al lavoro in bicicletta.
Gli esiti di questo incidente purtroppo sono disastrosi. Necessitano cure costose con intervento di neurochirurgia.

E' in atto una sottoscrizione di solidarietà, presso il locale "La gazza ladra" di Marcello Foti in via Cavour Siracusa. Chi volesse partecipare è pregato di farlo con celerità. Grazie!


Andrea Schiavo e Pucci Bordone


P.S. questo messaggio sarà ripetuto a cadenza bisettimanale e siete pregati di diffondere il più possibile tra i vostri amici e contatti.




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