Una lezione di controinformazione. Nell'immane tragedia giapponese, la gestione delle notizie riguardanti le esplosioni nelle centrali nucleari, e più in generale dal rischio di catastrofe atomica, ha molto da insegnare a tutti. Dal sito del forum nucleare italiano alle dichiarazioni deliranti di alcune fonti ufficiali nipponiche, già messe in dubbio da più parti, è un susseguirsi di fandonie (tipo la radioattività è scesa, tutto a posto, piccoli problemi, ecc.). Sarebbe da riderci su, se non fosse in atto un dramma di proporzioni smisurate. E comunque anche in questi casi, qualche becchino finisce per tirare acqua al proprio mulino. Lo stesso successe quando ci fu la catastrofe di Chernobyl. In tv, le previsioni del tempo mostrarono per una settimana la stessa immagine, ci si produsse un deliranti elenchi di precauzioni, tipo lavate bene l'insalata, ecc. Facce da cazzo tranquillizzarono la popolazione, in nome di un bieco principio: ormai la frittata è fatta, è inutile far agitare le persone.
La verità è che l'energia atomica è pericolosissima, le centrali nucleari forniscono soltanto il 16% del fabbisogno energetico mondiale. In cambio, questa scelta ti obbliga a star seduto su una bomba atomica. L'Italia, essendo interamente zona sismica, è particolarmente inadatta a ospitare centrali nucleari, perché i rischi si innalzano ulteriormente . Più abiti vicino a una centrale nucleare, più malformazioni e malattie trovi tra uomini e animali. L'uranio impoverito, che non fa male, come hanno ripetuto all'infinito i militari di fronte alle decine di morti e malattie, il poligono maledetto di Quirra, i fiumi avvelenati, la pesante eredità di Chernobyl in tutta Europa, le scorie radioattive disperse da decenni nel Garigliano, ecc. E anche tutto quello che non ci hanno mai detto.
Questa è la verità, il resto è bieca propaganda di persone interessate a fare soldi sulla nostra pelle.
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